domenica 26 dicembre 2021

Esperienze di un Cliente Chitarraio: 21 - Cled Art

Avellino...
Da qualche anno ad Avellino i negozi di strumenti musicali fanno piangere... letteralmente. Una volta ce n'era un'altro che aveva una discreta disponibilità, ricordo un mio amico, D, che ordinò presso questo negozio la sua Ibanez JEM 77 nera, dovette aspettare un po' per riceverla ma arrivò nuova di pacca ed imballata... parliamo di almeno 27 anni fa... non avevo mai visitato detto negozio, io, giovane squattrinato sbarbatello, frequentavo solo quelli di Benevento, dove pure spendevo pochissimo (forse non c'era bisogno di esplicitarlo!).

In un'altra occasione ne ho visitato un altro, sempre nella zona degli attuali e del conservatorio, che anche era ben fornito, per una città come Avellino... non ricordo il nome, ma mi sembra sia durato poco, chissà perché...

Oggi la situazione è desolante... di uno abbiamo già parlato... inutile rivangare, stendiamo un velo pietoso... c'è n'è un'altro.

Anche per questo secondo punto vendita di strumenti musicali, purtroppo, per quanto riguarda la disponibilità di merce siamo sulla stessa lunghezza d'onda del precedente... ma il settore vive una crisi veramente importante, è un po' che l'ho notato, quasi riesco a quantificarla.
Questo secondo negozio si chiama Cled Art vende in esclusiva campana, mi pare, le corde Richard Cocco Strings che si producono a Montemiletto, le mie preferite, e non è cosa da poco... recensite qui. Nell'ultimo anno e mezzo mi ci sono recato tre volte per acquistare le suddette corde sia il set da 7 che da 6 per elettrica ed anche quello da 6 per acustica. Ogni volta la spesa ha superato i  50 euro... In ogni circostanza sono stato trattato con buona gentilezze ed ho avuto modo di chiacchierare con i due personaggi che lavorano abitualmente lì dentro. Ho saputo che hanno un contatto diretto con il produttore delle corde di Montemiletto (persona alquanto schiva, da quel che ho potuto notare io) e sono in grado di contattarlo ogni volta che hanno bisogno per un cliente. Ho riscontrato una certa competenza e disponibilità al dialogo.

Nel complesso sono soddisfatto del trattamento ricevuto fino ad ora, continuerò a frequentare quel negozio di tanto in tanto, covid-19 permettendo, e cercherò di supportarli per quanto mi è possibile augurandomi che la loro attività non muoia ma si rafforzi, in fondo nelle aree interne siamo veramente alla frutta in questo settore.

lunedì 6 dicembre 2021

Nuovo Cono Vintage 30 per la Mia Cassa 1 X 12

Ho cercato a lungo un suono che con la Mesa Boogie Nomad 45 non ho mai trovato per la chitarra solista ed ad un tratto ho pensato che la mia cassa autocostruita che abbinavo alla testata fosse troppo potente e cattiva. Non pretendo che qualcuno clicki sul link per andare a vedere di cosa si tratta per cui, brevemente, si tratta di una cassa che ho costruito copiando la 1 X 12 Mesa Boogie con cono Black Shadow da 200 watt comprata anni fa; la mia cassa monta un Electro Voice EVM12L Classic assolutamente analogo al Black Shadow di allora.

Ho letto un po' in rete, ho osservato che almeno nei programmi tipo Guitar Rig e Bias Fx utilizzo spesso suoni costruiti con casse attrezzate con Celestion Vintage 30, per la verità di solito casse 4 X 12... sono simulazioni... ma... Alla fine mi sono convinto a cambiare il cono della mia cassa: ho deciso di montare un Vintage 30.

Così ho ordinato su StrumentiMusicali il cono in questione.

Dopo alcuni giorni è arrivato, nessun problema da segnalare, ottimamente imballato. Appena ho avuto un pomeriggio libero ho proceduta all'operazione: non è stato tanto facile perchè inizio ad avere una certa età, qualche doloretto ogni tanto si presenta e non ho un luogo ed un piano di lavoro adeguati, quindi ho operato per terra, nel mio studio di casa, chino o inginocchiato sulla cassa... mooolto scomodo. 

Comunque, dopo una gran sudata, ho finito il lavoro. Ho anche approfittato per disegnare il mio logo sulla cassa... hehehe, era tanto tempo che dovevo farlo.

Poi ho suonato, mi è toccato stravolgere tutte le regolazioni della Nomad... ho notato che rispetto al EVM12L Classic il V30 è più spinto sui medi ed alti (si potrebbe dire che uno è più flat l'altro è trascura un po i bassi... relatività...) e distorce un filino meno, però non è stato difficile riprendere certi suoni. Il V30 è più che adeguato al Metal... ora suono troppo poco la testata e sto ancora ritoccando il suono solista, credo di essermi avvicinato al mio ideale... ma mi sto domandando e se accoppiassi V30 e Black Shadow in una 2 X 12?... ma questa è un'altra storia...

giovedì 25 novembre 2021

Esperienze di un Cliente Chitarraio: 20 - VI Music

Mi è successo di nuovo, non so se sono io, magari ho una brutta faccia (Ma non mi sembra...) o mi presento male. Due giorni fa sono andato a vedere un negozietto di Avellino che si chiama VI Music... poveri noi della Campania interna!.. Un negozio che qualche anno fa, ricordo, aveva qualcosa... non ha mai esposto merce di gran valore ma la quantità era decente, almeno in linea con il mercato locale. Sarà che il mercato si è mostruosamente contratto, non so, ma in vetrina c'è poco, in negozio una vera e propria desolazione, il deserto dei tartari...
Tre amplificatori... un Harley Benton a transistor da 20 watt, uno di altra marca ed un Orange Crush 20... 160 euro il costo più elevato del singolo oggetto se non sbaglio. Ho pensato Tutti e tre insieme non costano quanto vale la mia testata Mesa Boogie Nomad 45, siamo messi male!

C'è qualche chitarra... diverse classiche, 5 o 6 elettriche economicissime ed altro materiale che meno mi interessa ma comunque poco, anche considerato lo spazio disponibile... Ma se non si vende mica vogliamo buttagli addosso la croce perché non sono superforniti?

Ok! Tra i 3, guarda caso, mi incuriosisce l'Orange... più volte ho preso in considerazione un Crush ma non l'ho mai provati: è il momento buono!

Chiedo di provarlo...

L'addetto risponde Ok!

Comincia offrendomi uno sgabello per sedermi... collega l'ampli ad una presa di corrente, poi prende un jack e lo inserisce nell'ingresso... va alla vetrina delle chitarre e prende una Yamaha EG112C la collega e me la porge... nulla da obbiettare! Accende l'ampli e mi regola un po' il volume... poi si mette lì ad un metro e mezzo da me (rispetta la distanza covid-19?) a guardarmi... non molto gentile, direi, è la prima volta che mi capita!

Comincio a suonare... dopo 30 secondi avverto che la chitarra è scordata... aspetto un pochino attendendo una parola del addetto, come è successo altre volte altrove, ma il tizio non dice niente. Mi dico Non posso provare un amplificatore con chitarra scordata! E dico: "La chitarra è scordata!" Risponde: "Si, succede, è una chitarra nuova!" Venti secondi di sconcerto, poi continuo.... "Non so accordarla ad orecchio!" sottintendo che mi servirebbe un accordatore... Non ricordo risposta!

Cerco di resistere un altro minutino, poi mi dico Non è possibile così... chiudo il volume della chitarra, mi alzo, restituisco lo strumento dicendo "Grazie, devo tornare con la mia chitarra!" e penso Ma perchè non riesco mai ad essere cattivo in queste situazioni?

Vado via ma mi rendo conto quasi subito che non posso tornare dopo un comportamento simile...

Il sito è buggiardissimo, magari avessero 53 chitarre elettriche... secondo me  non le vedono neanche in un anno intero 53 chitarre elettriche... e lo meritano... spero chiudano presto.  


BOCCIATO SENZA APPELLO!



PS: I miei pensieri sono in corsivo. Le frasi dette realmente in corsivo tra virgolette.

domenica 24 ottobre 2021

Mooer Baby Bomb, va nella Cassetta degli Attrezzi

Ho comprato anche un'altro oggetto. Un pedalino/amplificatore... forse non dovevo, ma non ho resistito alla GAS.

Il Mooer Baby Bomb è un bell'oggetto, minuscolo considerata la funzione, il suo alimentatore è più grande ed è ancora più grande lo scatolo che lo contiene (perchè ospita anche l'alimentatore). Il Baby Bomb è' un micropedale più piccolo dei normali Boss DS-1 ed MXR ZW44 ed è metallico: è un amplificatore a transistor da 30 watt RMS di tutto rispetto. Dimensioni! Fate conto che è lungo 9 cm, è largo ed alto circa 4 cm; per confronto l'MXR ZW44 è lungo 11 cm largo 6 ed alto 3.

Mooer Baby Bomb
Mooer Baby Bomb preso da Internet, tanto

Non metto un video perchè è proprio semplicissimo. Ha uno switch Warm/Bright ed un potenziometro Master che regola il volume. Si collega la chitarra all'input del pedale e l'output direttamente alla cassa da 8 o 16 ohm, si inserisce il cavo di alimentazioni nella presa di corrente, si regola solo il Master al livello che serve e siamo pronti per suonare (una configurazione estremamente semplice).

Il suono è bello, chiaramente si può suonare solo pulito, poi si va di pedali ma, in partenza, selezionando sulla mia GNG Morgoth 7, la configurazione più clean possibile (i 2 humbucker splittati), il suono è bello. L'azione dello switch warm/bright è anche essa interessante: effettivamente il warm da un suono più caldo ed il bright restituisce un suono più freddo e cristallino... non ci si può lamentare, in partenza siamo messi bene.

Alla fine di questa brevissima recensione il pedale è interessantissimo, io lo consiglio, lo metterò nella valigia degli attrezzi, ho due setup di amplificazione già, questo pedale sarà un backup per sfizio e lo userò pochissimo... Però ci si può costruire un setup mooooolto leggero... la cosa mi intriga non poco... esempio: un pedalino preamplificatore a scelta libera (anche più di uno, a secondo dei suoni diversi che servono) + effetti d'ambiente + Mooer Baby Bomb + cassa a scelta... se riuscite ad immaginarlo non so pensare niente di più piccolo e leggero.

sabato 25 settembre 2021

Hotone Binary Echo

Insieme al power attenuator della Harley Benton ho ordinato un delay/echo... l'Hotone Binary Eko. Costava cosi poco per essere un effetto delay che mi ha incuriosito tantissimo... forse non avrei dovuto ma...

E' un pedalino molto interessante, solido (in metallo), piccolissimo, ma offre un bel po' di funzionalità, per questo è interessante. Vediamole:

  • 2 switch (pedali) e tap tempo per l'utilizzo; 
  • conversione a 24-bit A/D/A, rapporto S/N fino a 110dB; 
  • 17 effetti di delay di alta qualità; 
  • tempo di delay massimo variabile da 1000ms a 4000ms; 
  • funzione tap tempo con tap divide; 
  • ingressi ed uscite stereo; 
  • è possibile aggiungere un pedale d'espressione per la presenza di un jack apposito; 
  • è presente un collegamento USB per aggiornare il firmware, caricare e gestire effetti con il software in scaricabile liberamente; 
  • sono presenti 10 presets, divisi su 2 banchi (cinque per parte); 
  • schermo OLED chiaro e visibile; 
  • 5 knob trasparenti e luminosi (quando il pedale è inserito); 
  • alimentazione a 9 volt (alimentatore non incluso);
Credo di averlo pagato molto poco per un delay... vedo su thomann che oggi costa 90 euro, io credo di aver speso meno, ricordavo circa 70, ma non ne sono più tanto sicuro...

Offre un bel po' di effetti selezionabili: 

  • Dream Eko (DRM EKO): basato sul legendario delay analogico BBD con un controllo di ripetizione;
  • 80 EKO: basato sul Maxon AD80;
  • MEMO EKO: basato sul Electro-Harmonix Stereo Memory Man;
  • 900 EKO: basato sul Maxon AD900;
  • 999 EKO: basato sul Maxon AD999;
  • PURE EKO: che produce un effetto delay puro;
  • WARM EKO: delay puro caldo, analogico;
  • TAPE EKO: simula un echo a nastro vintage;
  • TUBE EKO: simula un echo valvolare;
  • Vintage Rack (VINT RACK): simula un delay digitale a rack  tipico del 1980;
  • DUAL EKO: produce un dual delay;
  • PING PONG: effetto delay che rimbalza da una parte all'altra nei canali;
  • Sweep Eko (SWP EKO): Produce un effetto delay con filtro sweep;
  • Tremolo Eko (TRM EKO): Delay con modulazione tremolo;
  • LOFI EKO: Delay con feedback ridotto;
  • RING EKO: Delay con modulazione ad anello;
  • SLAP BACK: Simula un eko vintage con suono slap back.

Mettiamo il video... dei 10 suoni di fabbrica...

Non ho molto da dire su questi suoni, penso sia sufficiente che ognuno possa farsi la sua idea... alcuni suonano un po' meccanici, ma non li ho affatto toccati e non so se si possono migliorare. Io ho modificato solo il primo, me lo sono aggiustato per suonare sia sul pulito che sulla solista con più profondità: ho settato un Dream Eko leggero a 40 millisecondi. 
Uso il pedale con la Mesa... per il momento solo a casa... forse un giorno avrò bisogno di altri delay ed allora modificherò qualche altro preset, non più di 3, credo.  per ora sono contento di averlo e lo conserverò a lungo (anche considerando che a volerlo rivendere dovrei metterlo a metà prezzo e sarebbero pochi soldini). Io lo consiglio caldamente a chi ha poco da spendere per un delay a pedale come questo.

sabato 31 luglio 2021

Harley Benton PA 100...Diciamo Pt.1

 L'avete già visto nel video del post precedente, mi sono fatto un attenuatore di potenza Harley Benton.

Da quando posseggo anche la testata Mesa Boogie Nomad mi serviva un terzo attenuatore di potenza (dati i due auto-costruiti che posseggo che sono in altro loco vicino al rack). Non ho avuto fretta, ho provato la testata senza riduttore all'inzio, poi ho preso uno dei due attenuatori che avevo vicino al rack, tanto non suono contemporaneamente le due strumentazioni principali. Quando ho tentato di forzare un po' con la testata... stavo suonando su uno dei canali distorti spinto dal overdrive, il Master Volume, a.k.a. output, forse era poco oltre ore 12) ho visto del fumo leggero uscire dal mio attenuatore, al che ho subito chiuso tutto, giù volume chitarra, spento l'ampli, ho fatto raffreddare e poi ho smontato. A quel punto ho capito che non potevo continuare ad usare per la testata Nomad quel riduttore da me realizzato artigianalmente con scarsa cognizione, dovevo rivolgermi ad apparecchi costruiti con migliori standard. Così ho cominciato a girare sul web... ho visionato diversi video su youtube di presentazione dei vari aggeggi simili, molti dei quali con tante funzioni in più che non ritengo necessarie. Ho trovato questo Harley Benton PA100.

Da diversi recensori era descritto come un prodotto spartano ma con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Era consigliato per chi intendeva usarlo esclusivamente come attenuatore di potenza tra testata e cassa ma era scoraggiato a chi volesse utilizzarlo anche o soltanto per collegare un ampli (dal finale di potenza) ad una scheda sonora per la registrazione con una DAW.

Con una buona dose d'incoscienza, nell'impossibilità di provarlo prima, l'ho ordinato direttamente dal solito Thomann, in fondo il prezzo è molto conveniente.

HB PA100 preso dal web ma in tutto uguale al mio

E' un oggetto semplicissimo, presenta sul fronte 2 potenziometri uno per la gestione del volume d'uscita verso una eventuale DAW, un secondo regola l'uscita verso una eventuale cassa acustica. Sul retro abbiamo, partendo dal basso, tre ingressi per amplificatore da 4, 8 e 16 ohm; sulla parte superiore c'è un'uscita di linea, una per speaker ed una MicMod che può essere usato sia per collegare ad una DAW che ad una PA.

Procediamo: collego la testata alla cassa Mesa Boogie 1X12 da 200 watt con cono Elctro Voice...l'attenuazione va da 9 a 0 come un conto alla rovescia. Parto da 9, siamo circa al 100%, credo, ma in qualche video mi sembra di aver sentito che a questo punto c'è già un minimo di attenuazione, io invece non noto una possibile differenza tra con PA100 e senza; ad 8 penso di cominciare a notare qualcosa; a 7 avverto attenuazione e non sembra alterare le frequenze d'uscita. Io l'ho tenuto diversi giorni a 6, poi sono sceso a 5 anche qui per diversi giorni, poi a 4 tenendolo per qualche settimana e da qualche settimana è a 3. Non sono ancora andato più giù. Che dire... E' ottimo per attenuare! Mi sembra riduca un attimino le frequenze basse, è una mia impressione personale non saprei come fare una verifica seria... non posso suonare senza attenuazione e poi con lo stesso volume della testata con attenuazione alta (a 3 appunto) per ovvi motivi... tirerei giù i muri di casa, ma basta regolare di conseguenza i toni bassi, io effettivamente li ho alzati un po' passando da 5 a 4 ed a 3. Comunque fa quello che deve senza fronzoli, consiglio questo aggeggio sicuramente a chi ha le mie esigenze. Prima o poi lo proverò anche nella DAW, m per ora non ho molto tempo.

Ho notato, guardando le aperture sui lati, che ha una ventola e delle resistenze dissipative, non è fatto quindi con L-PAD come i miei; la ventola non è sempre attiva, evidentemente entra in gioco quando le resistenze si surriscaldano, l'ho vista qualche volta in rotazione... chissà come fa ad alimentarla visto che non va a corrente.

martedì 15 giugno 2021

MXR ZW 44: il mio Secondo Overdrive

 Overdrive tanto trascurato overdrive...

Ho acquistato un overdrive usato. Dopo tanto tempo mi sono fatto l'idea che mi serviva l'MXR ZW44 (l'overdrive signature di Zakk Wylde) per la solista. A maggior ragione da quando posseggo la Nomad 45... 
Contrariamente a quanto dicono tutti (ed anche io) non ho potuto provarlo prima, l'ho trovato usato ad un buon prezzo sul mercatinomusicale, non ricordo in quale regione d'Italia, ma un po' lontano da me, e l'ho preso, che ci posso fare se dalle mie parti il mercato è morto!

E' il più canonico degli overdrive, un pedale singolo, analogico, completamente in metallo, in livrea Wyldiana, con tre controlli standard: 

  • output, 
  • tone, 
  • gain.
A questo punto passiamo ai video test... GNG Morgoth come ascia...

In questo primo video collego l'overdrive davanti al Marshall VS65R
Nella prima parte lo uso al massimo del gain sul canale clean del amplificatore... nei primi 39 secondi uso la chitarra impostata con i due single coil ed esce un suono tutto sommato poco interessante, per me, poco solistico ed affatto adatto alla ritmica Metal ma che può piacere già a tanti... poi innesto l'humbucker al ponte e si può già dire che siamo su suoni discreti, solistici più che ritmici ma niente di trascendentale (ecco perchè per tanti anni non ho apprezzato questi pedali).
Nella seconda parte suono sul canale overdrive del vs65r... dapprima faccio sentire il solo canale dell'ampli che è già impostato abbastanza scavato (visto che sul pedale non si può fare), poi accendo il pedale con un gain ad ore 12 ed un tono un po' più aperto (credo che il tono su pedali come questi vada usato e calibrato con attenzione, evitando impostazioni troppo aperte o troppo chiuse) ed il suono a mio avviso si riempie, si completa, diventa più grosso e carico di distorsione, molto più bello di quello ottenuto sull'altro canale sia come solista che come ritmica. Ma ho realizzato un secondo video...


Ora vediamo ed ascoltiamo un secondo video in cui ho collegato il tutto alla Nomad 45 (che poi è questa la configurazione con cui penso di usare questo pedale) e conto di usarlo sui canali 2 e 3: sul 2 per le soliste e sul 3 per le ritmche. Il suono esce dalla mia CAB 1 X 12 auto-costruita con cono Electro Voice EVM12L Classic da 200 watt... uguale all'altra Mesa che posseggo. Il pedale è regolato come booster spinto (volume al massimo e gain intorno ad ore 11). Penso che non c'è un gran bisogno di tanti commenti... sul canale 2 il tutto mi da un bel suono solistico pompato (da allora ho leggermente aumentato il tono verso regioni più aperte... direi ore 13) e sul canale 3 ho una bella ritmica metallara molto seria... mi sembra quasi di raggiungere la distorsione che forniva la testata Pandora.

Che dire? Penso che suono sempre troppo poco... è un bel pedale che offre molto, con i suoi 3 semplici controlli, se sapientemente utilizzati, può fare tanto, per esempio trasforma la Nomad 45 in una testata assolutamente high gain distruttiva e senza compromessi... davanti ad un qualsiasi valvolare come booster (spinto o no) è veramente una manna dal cielo... certo è che bisogna disporre di canali già un po' distorti in partenza... non credo possa trasformare molto i clean... però regolare il tono è veramente complicato, io da qualche giorno (l'ho anche scritto poco sopra) l'ho già modificato rispetto al  video... di poco...

sabato 29 maggio 2021

Yamaha RGX 521... un'Altra Ascia da Rock... Migliorabile

 Aperture per coronavirus avanzate, finalmente libero... giro al negozio di Avellino, VI Music... con mascherina ma senza particolare necessità, vedere cosa c'è e provare una chitarra. Mi sono portato anche un ampli, il mio Marshall VS65R (già recensito).
Trovo una chitarra elettrica di una certa età, una Yamaha RGX 521, in condizioni buone, mi è scattato di nuovo... la voglio provare. Chiedo.
Sicuramente non la comprerò però devo soddisfare una curiosità... me ne guardo bene dal dirlo al negoziante.

Prima le presentazioni...
E' un'ottima chitarra di produzione giapponese della Yamaha (fine anni 80 - inizio 90) con un rapporto qualità prezzo importante, ai tempi costava... oggi si trova solo usata ed a buon mercato, 300 euro circa, per uno strumento del genere sono ben spesi.

Passiamo alle caratteristiche tecniche:

  • Corpo in ontano massello
  • colore rosso scuro;
  • manico in acero;
  • tastiera in palissandro, 24 tasti;
  • pickup HSH di produzione Yamaha;
  • switch a 5 vie;
  • ponte TRS 101, uno dei migliori ponti su licenza Floyd Rose prodotti, ottimo per gli shreder...

Cominciamo col canale pulito del Valvestate...
In posizioni 2 e 4 dello switch si ottengono dei suoni molto belli per arpeggi ed accompagnamento, non ho incontrato problemi a farlo anche con diverse configurazione di volume ed equalizzatore... chiaramente il volume va messo tra 2 e 6... sono gusti personali poi
Invece nelle posizioni estreme dello switch con i soli humbucker pieni, facilmente i suoni non sono bellissimi, un po' rumorosi, facilmente mediosi e pieni, oltre 5 di volume il suono si sporca un pochino, non lo preferisco. Gli humbucker sono ad alta uscita ma nulla di estremo, un po' sporchini e non di buona qualità (secondo me).
L'ultima configurazione, con pickup al centro, il single coil, non mi dice nulla di che, ma non la reputo e non l'ho ritenuta interessante su nessuna chitarra. Io per i miei scopi, su una chitarra come questa, utilizzerei la posizione 4.

Canale distorto. Partiano con gain veramente bassissimo; equalizzatori ad ore 12, come sempre, e volume ad ore 15... Si ottiene un suono pulito, i suoni con lo switch in posizione 2, 3, 4 sono carini...
Porto il gain ad ore 9 ed il volume lo abbasso un po'... già si può dire che possiamo puntare a suoni sporchi, se scaviamo sui medi migliora un po' ma è poco.
Riequalizzo flat e porto il gain ad ore 12... discreto... mi limito al humbucker al ponte; scavo sui medi e la ritmica è più tosta, da Hard Rock
Porto il gain ad ore 15 e l'eq in flat... ritengo che il suono sia quasi distorto ma medioso; passo di nuovo con l'eq a V (senza esagerare) e trovo un suono da Heavy Metal... si può fare la ritmica, non la solista...
Provo a mettere la distorsione al massimo: Metal discreto... con un ampli del genere non si può ottenere molto di più.

A questo punto tiriamo un po' le somme: la chitarra ha i suoi anni e si trova solo usata: a circa 300 euro non si può chiedere di più, è ottima sotto ogni punto di vista, i componenti sono accettabili ed è discretamente versatile anche se pensata per il Rock e le sue declinazioni, come ogni Yamaha RGX. I pickup sono di qualità appena accettabile, secondo me sono gli stessi della RGX 421 PRO che ho avuto anni fa (e recensito). Per chi decide di farne la sua ascia consiglierei la sostituzione di questi ultimi (non per forza tutti e tre) con uno o un set superiore: i migliori Di Marzio, Seymour Duncan, EMG, ecc..., a seconda delle esigenze che si hanno, così si potrebbero ottenere precisione, meno rumore, più sfumature e più versatilità.

Prendetela in considerazione se avete bisogno di un'ascia HSH con ponte simil Floyd.

lunedì 3 maggio 2021

Mesa Boogie Nomad 45 Testata: Canale 3... Altro Canale Distorto

Passiamo al terzo canale della testata, il secondo distorto: il numero 3, quello a destra, per intenderci.

Attacchiamo la fida GNG Morgoth da 7 corde (in accordatura standard, non l'ho mai specificato ma è sempre stata questa) e suoniamo... come abbiamo fatto con quelli precedenti.

Iniziamo con l'impostazione di default, Modern...


Cominciamo con gain ad ore 9, master quanto basta, presence a zero, alti medi e bassi circa ad ore 12... provo tutte le possibilità offerte dai miei pickup escluso uno (quella che non mi sembra utile a nessuno, i due humbucker pieni insieme). In sostanza sono: 
  • humbucker al ponte pieno, 
  • humbucker al ponte splittato singolo, 
  • due humbucker splittati singoli, 
  • humbucker al manico splittato singolo.
  • humbucker manico pieno.
I primi suoni non so come definirli, siamo solo all'inizio, sono tutti sporchi, non mi piacciono!
A quasi 2 minuti aumento il gain ad ore 12... con l'humbucker al ponte la testata suona bene Hard Rock, non c'è che dire! A circa 3:35 aumento ancora il gain... ore 15 circa... per i miei gusti siamo in zona Metal... un po medioso e scuro... chissà a quale ampli assomiglia... Quando alzo il gain al massimo il suono dell'humbucker al ponte è veramente granitico, americano. Poi comincio a lavorare con i toni... tolgo un po' di medi... bellino! aumento alti e bassi... un po'meglio! Aumento al massimo bassi ed alti... siamo sempre in territori Metal, di quello moderno. Poi provo a lavorare con il presence... si incattivisce sempre di più... riesco ad arrivare al limite dell'high gain, secondo me. Buono per la ritmica e per la solista aggressiva.

Ora switch su Vintage, cioè secondo video.


Si parte come prima, gain ad ore 9, master quanto serve, presence zero, alti medi e bassi ore 12. Questi primi suoni mmmm... con i single coil si riesce quasi a suonare pulito... ma medioso...
Ad 1:37 aumentiamo il gain ad ore 12... con gli humbucker si suona Hard Rock... il suono è più fino e secco rispetto al Modern. A circa 2:50 aumento il gain ad ore 15... è già metallaro, come prima, ma rimane secco e fino... sono gusti. A 4:10 circa porto il gain al massimo... suono secco e scuro ma bello. Poi provo a giocare con i toni... la distorsione ci sta, è bella piena, al massimo... e cresce in cattiveria aumentando il presence, come prima... fino al massimo... In generale come ritmica preferisco il modo Modern... ma si tratta di gusti personali/soggettivi.

Tra Modern e Vintage la differenza principale è nel volume... il Modern ne ha sensibilmente di più. Altra differenza è nel timbro che sembra più corposo quello Modern.

martedì 6 aprile 2021

Mesa Boogie Nomad 45 Testata: Canale 2... un Distorto

Ed ora passiamo al primo canale distorto di questa bella testata: il numero 2, quello al centro, per intenderci.
Attacchiamo di nuovo la GNG Morgoth da 7 corde e suoniamo...

La configurazione dei controlli l'ho già introdotta, lo switch a destra, ripeto, ha due modalità (vintage e modern). Ecco il video per il modo Vintage, per cominciare...


Impostazioni ad ore 12 per i tre potenziometri di equalizzazione, con Gain ad ore 9, Master... quanto permesso dalla stanza e senza Presence.
Il primo minuto e mezzo circa faccio ascoltare un po' tutti i suoni che si possono ottenere con la configurazione di potenziometri appena indicata e nelle varie posizioni degli switch della mia chitarra: 

  • humbucker al ponte pieno;
  • humbucker al ponte splittato singolo;
  • entrambi gli humbucker splittati;
  • humbucker al manico splittato;
  • humbucker al manico pieno.
La configurazione con entrambi gli humbucker pieni non mi sembra interessante.
Dopo di che passiamo al solo humbucker al ponte (che è quello che uso di più per i canali distorti) ed inizio a scavare un po' l'eq. A circa 2:05 abbiamo il gain circa ad ore 9 alti e bassi ad ore 15 e medi ad ore 9: suoni per generi da Rock o Hard Rock non particolarmente spinto... e sopratutto per la ritmica. Incrementando un po il gain si continuano ad ascoltare sonorità interessanti per quei due generi... magari anche Heavy Metal leggero. Il suono sembra un po' scuro... tolgo quel po' di medi che avevo lasciato in precedenza... mi piace per qualche ritmica. Continuo ad alzare il gain e le ritmiche da HM ci sono abbastanza; a 4:22 circa ho raggiunto il gain massimo: la ritmica non è proprio granitica come piace a me ma è Metal degno... indubbiamente. Dopo i 5 minuti provo ad alzare il presence e credo che senza medi non faccia un granchè sul suono, ma è il mio orecchio, forse, che non coglie qualche sfumatura.

Poi passiamo ad un secondo video per il modo Modern


Primi secondi con le stesse impostazioni iniziali del video precedente. A circa 00:25 passiamo il gain ad ore 12 ed i tre equalizzatori a poco meno di ore 12 sempre senza presence: questo suono è già corposetto sia in distorsione ritmica, e sembra buono, che per gli assoli. Ad 1:00 circa tolgo i medi ed alzo il gain ad ore 15 per lavorare sulla ritmica: bella ma non granitica, per una solista si sente bene ma è già troppo distorto per i miei gusti. A 2:30 circa raggiungo ancora una volta il massimo del gain possibile e non è niente male... ottimo suono per la ritmica ma un po' scuretto... mi sono quasi dimenticato di andare oltre con i potenziometri di equalizzazione ma si è certamente capito che per quanto riguarda la riserva di gain ce n'è, non al livello della mia vecchia testata Pandora, ma c'è per quasi tutto.

Come suona questo canale? E' interessante, ma sto ancora cercando di capire come suona... ho troppe poche ore di esperienza su una testata così complessa (il presence in base ai medi impostati cambia molto).
Quel'è la differenza tra il modo Vintage e Modern? Il modo Vintage sembra suonare più dolce e più british però non assomiglia ai Marshall che mi ricordo, il Modern aggiunge volume (medio-alti?) e corposità, si avvicina al timbro americano credo, ma, ahimè, penso proprio di avere troppa poca esperienza con altri amplificatori per individuare certe sfumature.

giovedì 11 marzo 2021

Mesa Boogie Nomad 45 Testata: Canale Pulito

 La Mesa Boogie Nomad 45 è una testata piena di sorprese perchè ha tante funzionalità, non ultima 3 canali totalmente indipendenti... vedere post precedente...

Non ho ancora inquadrato questa testata... cosa fa bene, cosa fa male ed a cosa serve... credo di saperne troppo poco sui Mesa...

Per cominciare non credo di poter mostrare tutte le sfaccettature del suo funzionamento in un solo video. Ho pensato di presentarla un canale per volta. Farò il mio solito video a pane e puparuoli (come mi piace definirli): chitarra elettrica e testata + cassa 1 X 12, nient'altro. La chitarra è la mia ascia GNG Morgoth 7 (lunga vita a Giulio Negrini!) e la cassa è la solita Mesa Boogie con cono Black Shadow da 200 watt.

Cominciamo con un video sul canale pulito, come si evince dal titolo del post... Non è stato semplice decidere come farlo ed allora ne ho girati 3 e poi, essendo abbastanza brevi, li ho uniti mettendoci un intermezzo che fa capire cosa ho usato di diverso in ogni spezzone.

Nella prima sezione del video ho usato, in particolare, l'humbucker della mia Morgoth intero ed ho impostato lo switch del canale su normal. Poi durante questa prima parte gioco praticamente solo col gain (l'eq è al centro, fisso, il presence è a zero) comincio da ore 9 e poi salgo a step: il canale è un pelino medioso ed i suoni sono buoni, a partire da ore 12 circa inizia a sporcarsi.

Nella seconda sezione invece l'humbucker è splittato. Anche qui lavoro solo col gain aumentandolo a step e lasciando il resto fisso (come prima). I suoni sono più belli finchè sono puliti. Poi i suoni sporchi a me non piacciono, non so proprio cosa dire di utile su questo.

Nella terza sezione uso entrambi gli humbucker della Morgoth splittati. Sempre aumentando a step il gain, giusto per dare un'idea. A parità di tutto il resto questi sono i suoni che mi piacciono di più tra le configurazioni viste per un suono pulito. Molto belli, poi vi farò sentire quello scelto per me... ma ci sto ancora lavorando.

Ed ora aggiungiamo un secondo video che mostra come cambia il suono con lo switch settato a pushed.

Ho usato l'humbucker della Morgoth al ponte, pieno... Il gain è al massimo, come negli ultimi secondi, della prima sezione del video precedente... credo che non ci vuole un grande orecchio per capire che spinge molto. Aggiungo che anche con il gain ad ore 9 il suono è già sporco, non ho trovato un'impostazione che lo rende pulito per bene.
Questa impostazione a me non dice molto, a me serve un canale pulito davvero, per questo gli dedico poco spazio!

giovedì 11 febbraio 2021

Mesa Boogie Nomad 45... Testata...

E poi ancora la GAS... un tizio vende una Mesa Boogie Nomad 45... una testata che è tutto un programma.
A costo di fare i debiti deve essere mia, il prezzo è accattivante (in linea con le quotazioni, ma per me vantaggioso...non dico quanto l'ho pagata, perchè non si fa!).

Zona gialla, zona rossa, arancione... ma siamo verso settembre 2020, chi si ricorda... ma mi fiondo in un paesino dell'avellinese per provarla armato fino ai denti... di GAS...

Tante volte ho pensato che una Nomad poteva essere la mia testata definitiva: 3 canali indipendenti in tutto e per tutto, cosa vuoi di più dalla vita?

Cominciamo con una descrizione... breve... ma c'ha tante cose questa bestiolina...
Presenta sul fronte l'ingresso strumento e tre sezioni per i 3 canali, ognuno ha:

  • gain,
  • master,
  • presence,
  • treble,
  • mid,
  • bass.

Il canale pulito, il primo da sinistra, oltre ai sei potenziometri ha uno switch clean/pushed.
Il secondo canale, uno dei distorti, più al centro ha sempre i sei potenziometri (con lo stesso significato di prima) ed uno switch vintage/modern.
Il terzo canale, un secondo distorto, quasi al centro, con ancora i sei soliti potenziometri ed uno switch modern/vintage.
Poi verso la destra ci sono un potenziometro per il volume del finale interno ed uno per il solo (una specie di volume in più utilizzabile per certi soli in caso di necessità). In fine abbiamo i due switch di accensione dell'amplificatore.

Sul lato posteriore, partendo da sinistra, in alto, abbiamo:

  • un potenziometro per cambiare a mano i canali (sicuramente scomodo, chi lo userà mai?),
  • un fusibile,
  • la regolazione del mix tra il segnale dell'ampli ed il send-return,
  • uno switch che agisce sul finale (normal ed extreme),
  • 3 potenziometri che regolano la quantità di riverbero per ogni canale... indipendentemente.

Poi ancora sul lato posteriore, sempre da sinistra, in basso, invece:

  • un uscita recording che esce dopo il preamplificatore,
  • uno switch che può spegnere il finale (per il recording),
  • jack send e return,
  • uscita speaker ad 8 ohm,
  • due uscite speaker a 4 ohm (ma c'è scritto di usarle anche con due casse da 8 ohm),
  • uscita slave che può andare verso un'altro finale di potenza.

E poi c'è il superbo pedale Mesa Boogie FU-2 con cinque switch:

  • 3 per i canali, 
  • uno per la funzionalità solo, 
  • 1 per il riverbero.

Testata e pedale, presi dalla rete, ma tanto è uguale

L'ho provata e me la sono portata a casa senza troppi complimenti, anche se mi sembrava un azzardo... è stato più forte di me, dovevo avere quella Mesa!

A breve recensione e test. Sono ancora indeciso su come organizzarli: la uso così poco e c'è così tanto da sentire...

sabato 30 gennaio 2021

Brunetti 2 X 12: Parte 2, un po' di Lavoro

Come scritto nel post precedente c'è del lavoro da fare sulla Brunetti.

Per cominciare il retro e quasi tutto chiuso con un pannello di truciolato (sospetto che tutto il mobile sia fatto di questo materiale per ciò è così leggera... ma finché rimane integra...) io lo preferisco semi aperto, quindi taglierò il pannello di qualche centimetro per dare più aria ai coni. Inoltre questo pannello ha uno strano rivestimento plastico lucido, nero, proprio brutto a vedersi... lo rimuovo senza indugio. Procedo al taglio dei centimetri che ho intenzione di rimuovere (una decina) con seghetto alternativo, non occorre raccontare altro.

Secondo lavoro da fare: aggiustare il rivestimento del mobiletto... qua e là è un po' rialzato e scollato sopratutto sul retro negli angoli, e sotto. E' lavoro che richiede tempo solo perchè servono 24 ore alla colla per asciugarsi. Comunque in 2 o 3 giorni ho incollato ovunque servisse.

Terzo lavoro e più importante: procurare ed installare una piastra jack come si deve... la piastra Marshall sottostante...

La piastra in questione è fighissima: è Marshall, il che non guasta, e made in England; si collega facilmente ai morsetti dei due coni e poi si può cambiare la configurazione degli stessi: in poche parole li si può utilizzare in mono (serie o parallelo) o stereo spostando a destra o a sinistra quello switch che si vede in foto. La stessa non costa poco ma penso ne valga la pena, ordino (dalla Germania [in Italia ho contattato per email diversi rivenditori, ma nessuno ha voluto ordinarmela, poi si lamentano che ci rivolgiamo, online, a fornitori alle volte virtuali]) ed attendo... 

Dopo qualche giorno arriva.

Prendo le misure e taglio lo spazio, largo circa 7 centimetri per 8, nel pannello posteriore (sempre seghetto). Dopo di che rivesto il pannello col mio vecchio tolex avanzato dalla cassa autocostruita anni fa (lo sapevo che certe cose non vanno mai buttate).

Poi 

  • collego i morsetti, 
  • avvito la piastra al pannello, 
  • avvito il pannello sul retro della cassa... 
non necessariamente in quest'ordine... ed il lavoro è finito... ecco risultato visivo nella foto sottostante.

Adesso ne approfitto: ecco un breve video con i miei suoni, così ascoltate come suona a la cassa con questi coni. Devo dire che mi fa ricredere... non mi servono i Vintage 30, forse...

A proposito, i coni Custom sono dei Jensen C12K2.
I suoni sono gli stessi che uso da un po' di tempo col mio rack solito, prima uscivano dalle due casse 1 X 12 Mesa Boogie, ora, in questo video vengono fuori dalla Brunetti 2 X 12 stereo.

martedì 19 gennaio 2021

Esperienze di un Cliente Chitarraio: 19 - Laney

Forse sono un rompiba**e...

Un po' di mesi fa ho comprato questo giocattolino, il Laney mini Lion. Ovviamente non ne riparlo qui visto che già l'ho recensito...

Racconto quello che mi è capitato quando ho chiesto aiuto al supporto Laney visto che non riuscivo a collegare smartphone ed amplificatorino.

Secondo le istruzioni che si trovano sul foglietto del Mini Lion ed anche sul tubo (video di personale Laney) c'è un bel cavetto in dotazione da collegare all'ingresso LSI dell amplificatorino e l'altro capo all'uscita cuffie del dispositivo di comando (smartphone/tablet/ecc)... che strano, l'uscita cuffie... io provo con il mio Xiaomi e non funziona... ho chiuso l'app e riavviato più volte, ho disinstallato e reinstallato l'app ma niente... nessun suono... ogni volta l'app dice che non c'è uscita collegata.

Penso che sia colpa dello Xiaomi e cerco un altro dispositivo tra le mie disponibilità... frego l'ipad di mio padre (che tanto non lo usa) e riprovo... anche questa volta seguendo le istruzioni non funziona. Contatto il supporto. Scrivo una email... mi rispondono, gentilmente, ripetendo quello che ho già fatto e trovato scritto sul sito ufficiale... insomma nessuna risposta utile, a mio avviso neanche lo sforzo di domandarsi ma cosa vuole questo cliente?


Ho risolto, si fa per dire, da solo: ho acquistato un cavetto lightning apposito per collegare l'LSI alla presa dell'ipad... ora si che funziona!

sabato 2 gennaio 2021

Prendo una 2 x 12, una Brunetti Andrà Bene

Non posso dire di non esser soddisfatto del mio rack con le due casse Mesa (una autentica, l'altra costruita da me sul modello della prima [ne parlo qui]) ma ho voglia di provare altri suoni... e poi quelle due sono molto pesanti per essere delle 1 X 12... 15,5 kg, etto più etto meno... sarà l'età! 

Da un po' di tempo noto che utilizzando con buona soddisfazione varie simulazioni sia sulla DAW che su ipad (Guitar Rig, Bias Amp 2 e Bias Fx) il mio gusto si orienta sempre su suoni che contengono casse con Celestion Vintage 30 (tipicamente 4 X 12, ma anche 2 X 12). Per quel poco che ne so i V30 sono ottimi speaker che erogano una potenza di 60 watt e sono molto buoni per generi dal Rock al Metal ma non solo... sono tra i più usati in assoluto. I V30 dovrebbero essere un pelino meno aggressivi dei miei Electro Voice. il che, da un po' di tempo, per me non guasterebbe.

Poi cominciano le seghe mentali... 

forse con il mio Marshall 20/20 in sala prove non pomperò mai a sufficienza per far lavorare come si deve i Black Shadow... 

forse i V30 sono più adatti... 

Ma per provare un V30 c'è il coronavirus e l'endemico problema del reperire gentiluomini che lascino provare i loro alambicchi... io stesso sarei restio ad entrare in certi laboratori alchemici chiusi... per la verità anche in assenza di pandemia sarebbe difficile trovare una persona tanto gentile da lasciar provare una propria cassa con coni X ad un onesto appassionato armato esclusivamente di curiosità. 

Dopo giorni e giorni di elucubrazioni... considerando inoltre l'ingombro ed il peso di un'oggetto del genere ho deciso che mi serviva una cassa 2 X 12, stereo, magari con coni V30. Così ho cominciato a monitorare le casse 2 X 12 sul mercatinomusicale. Più o meno ne ho trovate qualche decina che fossero raggiungibili per una prova, poche con i V30, ma ad ogni modo non era facile organizzare un'incontro, una prova. Ho condotto diverse trattative che non sono andate a buon fine. 

Poi ho trovato un tizio di Avellino che vendeva una Brunetti mono da 200 watt (due coni da 100 watt) ad un prezzo veramente vantaggioso. I coni sono dei Jensen Custom Green Top da 16 ohm... Non corrispondeva esattamente alle mie richieste ma il prezzo era così buono che potevo fare le modifiche a me necessarie con pochi euro... inoltre quest'uomo ha accettato di farmi un video dimostrativo e poi di incontrarci per lo scambio in un luogo aperto in modo da azzerare il rischio legato al virus. Un giorno dopo ci vediamo in un paese quasi a metà strada tra le nostre residenze, gli do i conquibus e prendo la cassa... non ho provato la cassa sul posto, ovviamente, ma a casa ho controllato che funzionasse... ed è tutto ok. La cassa si presenta discretamente: ha un rivestimento simile al tolex ma di colore marrone, il rivestimento è apposto non molto bene e nella parte bassa del mobile è allentato... è stato fissato con quelle spillette grandi ma non posizionate ovunque e con la giusta spaziatura, per giunta senza colla... mi occuperò anche di questo, intanto metto una foto per far vedere com'è realizzato il jack per il collegamento con la testata... questo mi lascia perplesso, i cono sono in parallelo, infatti la cassa ha un impedenza di 8 ohm (in serie sarebbero 32) ma questo tipo di collegamento non l'ho mai visto: non è proprio professionale! Mi meraviglio del signor Brunetti (vedi foto sottostante).

Il suono comunque è discreto ma ne parlerò ancora in seguito.