domenica 31 dicembre 2017

Fender Telecaster Standard Made in Mexico, si ma non mi Piace!

Anche uno come me che non ama certe chitarre che sicuramente hanno fatto la storia ad un certo punto ci ha messo sopra le mani... io in effetti non ho mai apprezzato certe chitarre e non le ha mai desiderate. Infatti non ho mai provato una Telecaster... però com'è, come non è, ad un certo punto, come cultore della 6 corde, una curiosità mi viene: come mai tanti ma proprio tanti non possono farne a meno?
Ed allora eccomi qui, oggi imbraccio una Fender Telecaster messicana e provo a suonarla, da spenta.
E' comoda, non c'è che dire, il peso è quello che ci si aspetterebbe da una fender tele, questa è sia vecchio che nuovo: ha dei single-coil più potenti e cavità schermate, per esempio, e ponte strings-through-body a sei sellette. Le nuove caratteristiche comprendono il manico verniciato, battipenna e controlli color pergamena e logo anni '70. Specifiche:
  • corpo in ontano;
  • manico in acero e profilo modern C;
  • tastiera in acero 21 con tasti medium jumbo;
  • capotasto 42 mm;
  • piastra 4 viti standard;
  • pick up, solo, 2 standard tele single coil;
  • 1 controllo volume, 1 controllo tono, selettore 3 posizioni;
  • ponte 6 sellette standard strings-through-body;
  • battipenna 3 strati bianco, finitura del body nera.
Dico subito che io con un manico simile non mi ci trovo, è simile a quelli delle Schecter, bello cicciotto, e mi sembra che rallenti la mia mano sinistra, inoltre la tastiera ha un radius importante (9,5"), più comoda per gli accompagnamenti in accordo che per lo shreding (ovviamente qualche shreder di un certo livello usa qualcosa del genere ugualmente, se sei veloce, sei veloce con qualsiasi chitarra ma c'è un motivo se praticamente tutti certi chitarristi preferiscono altre chitarre... potendo scegliere).
La posizione da seduto su sgabbello o impiedi è ugualmente comoda... è uno shape comodo... 

A me la Telecaster non è mai piaciuta, esteticamente intendo, non so dire perchè... è inutile appellarsi a questo o quello: non mi piace!

Accendo un ampli... non dico quale... tanto poi si capisce... :)
In questa configurazione con questi pickup da pulita può offrire una gamma di suoni di ogni tipo: in ogni caso si sente fortemente il twang tipico delle telecaster, non mi è difficile trovare un accompagnamento per accordi bello incisivo (tolgo i medi), che ammetto mi piace davvero; non faccio sforzi e trovo pure un suono funkeggiante veramente serio (metto bassi a circa ore 13, medi ad ore 11, alti ad ore 11), Mr V dice che si sente subito che questi pickup sono più potenti dei vintage e di quelli montati sulle telecaster d'annata, anche messicane...
Arpeggi?... sono la mia passione sui puliti, me ne vengono continuamente in tutte le salse tanto che non riesco ad infilarli tutti nei miei pezzi... anche gli arpeggi con questa chitarra vengono bene... i single coil sono perfetti per questo.
Alzo il gain del canale pulito, per pura curiosità, ma non sento nulla che mi piaccia, ovviamente... sono abituato a ben altri suoni, nessun canale pulito mi può colpire per distorsioni...

Passiamo ai suoni distorti e vediamo se la tele riesce ad essere cattivissima...
Provo subito con il gain ad ore 12 ed il pickup al ponte... poi per ottenere una ritmica, che comunque mi risulta troppo fina, devo scavare proprio parecchio con i medi... e devo ammettere che viene un certo Hard Rock vintage style povero in frequenze, secondo me... sia passando al manico, che miscelando i due single coil... è rumoroso e non incisivo. Passo il gain al massimo e la situazione peggiora, diventa quasi ingestibile per il rumore che viene fuori... e niente da fare per la distorsione incisiva che serve per il Metal moderno, ma che vuoi sono solo due single coil?
Provo a passare alla solista e qui mi ci trovo non c'è male... un pelino fino come prima ma il timbro è quello giusto e una chitarra così squillante suona proprio bene con un gain a poco più di ore 13 una buona dose di bassi ed alti non troppo generosi con medi un po scavati ma ad ore 9, note overdriveose e cattivelle, sopratutto definite, diffficile per me però suonarla bene nei primi minuti andando già a 3/4 della mia velocità massima, mi ci devo adattare... ma una volta adattato ho un discreto feeling per i miei passaggi preferiti... capisco perchè comunque molti rockettari come Richie Kotzen l'hanno usata... a proposito ha un action fantastica...

Questo ampli non è il migliore da abbinare alla Telecaster... è un valvolare ma un po' freddino...

Concludo: è solo perchè non mi piace esteticamente che non l'ho mai avuta... neanche in versione economica ma ora ho soddisfatto comunque una curiosità che avevo orami da un po...
Non metto foto stavolta, perchè non ne ho scattata nessuna e non mi va di prenderne una a caso da internet...


P.S.: Per chi non lo avesse capito era un Marshall JCM 900 4101 da 100 watt... che era lì in negozio al Centro Chitarre di Tortona.

domenica 24 dicembre 2017

Peavey ValveKing 212 Combo

Faccio il solito giro senza nulla a pretendere dalle parti di Scavino... non faccio per vantarmi ma vado da quelle parti con una certa regolarità... per uso personale...
Stavolta ho proprio voglia di fare una prova di qualcosa e chiedo gentilmente un'ascia ed uno scudo... emmm... un'elettrica ed un ampli.

Ho scelto una Yamaha RGX 421 che era lì sola soletta e chiedeva di esser un po' ripassata... essendo simile all'ultima chitarra di cui ho parlato mi sembrava una buona idea usarla per provare un ampli che mi ha incuriosito. Ho posato gli occhi su un Peavey Valveking 212 valvolare, ovviamente combo.
Peavey ValveKing 212 dalla rete
L'aggeggio è un bel mobiletto di un certo peso e con una discreta presenza... ha un input left e right sui quali confesso una certa ignoranza, ha due canali, master volume, gestione effetti e dumpng.
Il canale pulito ha controlli per:
  • volume,
  • bassi,
  • medi,
  • alti,
  • chanel boost e bright.
Il canale distorto ha controlli di:
  • volume,
  • gain,
  • bassi,
  • medi,
  • alti,
  • boost gain e volume.
La sezione dumping presenta due controlli in più:
  • resonance,
  • presence.

Inoltre ha il pedale per cambiare canali ed il riverbero incorporato.

Non commento la realizzazione che mi sembra ben degna... accendo...

Cominciamo dal canale Clean: è un pulito del tutto accettabile ben presente e squillante soprattutto col bright, ho trovato un bel suono per arpeggi al quale ho anche aggiunto un discreto riverbero, non esagerate con questo effetto ma usatelo spesso, da spazialità. Manca un po' di chorus per completare... Ho trovato un suono adatto per gli acompagnamenti puliti che mi piace fare pur essendo un metallaro incallito. Credo si possa anche pulire il suono per ottenere un suono Jazz caldo e definito.
Peavey ValveKing 112
Ricordiamoci che è un ampli valvolare ed il pulito non è super cristallino, ma rotondo, un po' aggressivo, ma in assenza di un controllo di gain è un canale praticamente sempre pulito... anche perchè tirare il collo ad un 100 watt è impresa ardua, mooolto ardua.

Passiamo al distorto.
Il distorto non è valvolare, il mio orecchio non è proprio così inguaiato da sentire un suono caldo e prenderlo per freddo, posso concedergli che forse l'ho fatto riscaldare poco... ma io non sono contento del suono che sono riuscito a tirare fuori da questo canale.
Parto con bassa distorsione e gioco con gli equalizzatori trovando soltanto un suono da Hard Rock freddo, secco e fino; provo a regolare il gain a circa ore 12 ottenendo distorsioni di buon livello ma suono non abbastanza rotondo.... e continuo fino al massimo della distorsione, ma il suono che trovo non è così pieno e caldo come quello di un tipico valvolare, per certi versi mi ricorda quello del mio vecchio Marshall JCM 900 quando aveva le Sovtek, ma più distorto e compresso... ed anche come freddezza siamo lì...
Non ho provato il resto perchè mi sono fatto l'idea di sconsigliare questo ampli così com'è... non va bene per chi cerca suoni caldi tipici dei valvolari... almeno con una Yamaha RGX 421...

Concludo:
E' economico, ma troppo potente e non abbastanza valvolare sul distorto per i miei gusti... magari con un ampli max 20 watt (cambiando le valvole e regolando il BIAS...) si può ottenere qualche cosa di meglio.
Ma un buon pulito è un buon pregio in un ampli.

sabato 16 dicembre 2017

Yamaha RGX 421 Pro: parte 2

Passiamo ai suoni distorti di questa bella chitarrina.
Switch della testata sul canale 2 e switch di mode sul Vintage...


Impostazione del gain veramente bassissimo; equalizzatori ad ore 12, come sempre, e volume ad ore quasi 15, credo... Si può sentire che è possibile ottenere un suono veramente pulito, i suoni con lo switch in posizione 2, 3, 4 mi piacciono proprio...
Circa ad 1:33 passo il gain ad ore 9 ed il volume lo abbasso un bel po'... già si può dire che possiamo puntare a suoni superiori al Hard Rock convenzionale, direi quello moderno o Heavy Metal puro, se scaviamo sui medi, come mio solito, il suono diventa già ottimo per compressione e distorsione... una ritmica da puro metallo.
Riequalizziamo in flat e portiamo il gain ad ore 12... gran suono... ora mi limito al solo pickup al ponte; scaviamo ancora sui medi e la ritmica è ancora più tosta e cattiva. A questo livello di distorsione si trovano dei suoni molto belli, da rock cattivo, da Metal e qualcosa in più pure.
A crica 7:00 porto il gain ad ore 15 e l'eq in flat... ritengo che il suono sia distortissimo ma un po' medioso: nelle posizioni 2 e 4 i suoni sono interessanti, non proprio durissimi... mi metto di nuovo con l'eq a V (senza esagerare) e trovo un suono da Thrash Metal veramente tosto... chiaramente così si può fare la ritmica, non la solista se non si è dei vecchi e grezzi thrasher anni 80...
Nell'ultimo minuto provo a mettere la distorsione al massimo, che dire... è paurosa... un po rumorosa ma fa spavento.

Passiamo al secondo modo: Modern.


Partiamo con gain ad ore 9, equalizzazione flat e volume ad ore 11 circa. Si sente un bel suono verò? Come nel caso precedente è già una distorsione sufficiente per Hard Rock moderno che sconfina nel Heavy Metal... la differenza rispetto a prima si sente eh... più medio-bassi... si sentono leggere variazioni cambiando i pickup.
Porto il gain ad ore 12... aumenta la distorsione e la compressioni, il tono è quello: in generale è un po' medioso, per i miei scopi io scaverei un po' sui medi e forse toglierei un pelino di bassi che sono molto presenti... Verso i 3:15 provo una diverse equalizzazione: bassi ad ore 14, medi al minimo ed alti al massimo. Questo è un ottimo suono per la ritmica Metal durissima.
Riporto l'equalizzazione in flat ed aumento il gain ad ore 15. Ancora più distorsione e compressione come ci si aspetta, un po' mediosa... provo l'eq. a V esasperata: un po' rumorosa ma estremamente dura, inascoltabile per la solista, solo ritmiche.
6:50, provo il gain all massimo e l'eq in flat: durissima, compressa e mediosa.
V estrema: che dire? E' dirompente... ritmiche Thrash Metal grandissime ma da regolare un po' meglio... ovviamente si può fare... ma non mi serve, credo di aver illustrato abbastanza le possibilità di questa chitarra.
Come ultima prova abbasso il gain al minimo per vedere si riesco a trovare dei suoni puliti anche col canale distorto, ma non mi danno l'anima, devo dire che mi riesce più difficile di prima ma comunque qualcosa ottengo sopratutto se con il plettro ci vado leggero con le configurazioni di centro 2, 3, 4.

A questo punto tiriamo un po' le somme: la chitarra ha i suoi anni e si trova solo usata intorno ai 200 euro, in base alla conservazione del pezzo: a questo prezzo non si può chiedere niente di più, è ottima sotto ogni punto di vista, tutti i componenti sono accettabili ed è discretamente versatile anche se pensata per il Rock e le sue declinazioni, come ogni Yamaha RGX che si rispetti. I pickup sono di qualità appena accettabile, un po' piatti, come si può ascoltare nei miei video sopratutto sui distorti, sui puliti non saprei dire, non ho l'orecchio abbastanza fino. Per chi decide di farne la sua ascia consiglierei la sostituzione di questi (non per forza tutti e tre) con un set superiore, i migliori Di Marzio, Seymour Duncan, EMG, ecc..., a seconda delle esigenze, così si potrebbero ottenere migliori sfumature, minor rumore di fondo e più versatilità.
Inoltre è una sciocchezza cambiare le corde e, per inciso, ha un action bassissima, non ne ho mai vista una così su chitarre con ponte mobile.

lunedì 11 dicembre 2017

Yamaha RGX 421 Pro: parte 1

Altro giro... altra corsa...
Mi trovo come al solito in giro per guardare chitarre... sono un guardone!
Trovo una chitarra di una certa età, non credo sia la prima volta che ne trovo una del genere al Centro Chitarre di Tortona o altrove, ma stavolta mi è scattato qualcosa. Ho visto, amato, provato e preso la Yamaha RGX 421 Pro, oggetto prodotto nei primi anni 90... quasi 30 anni di vita oggi. Quando ero studente squattrinato, aspirante shreder da quattrosoldi, era uno dei miei desideri segreti, per questo oggi l'ho comprata.

Andiamo, come sempre, alle presentazioni...
E' un'ottima chitarra di produzione giapponese della casa Yamaha con un rapporto qualità prezzo assolutamente invidiabile, non riesco a ricordare quanto costasse nuova, oggi si trova solo usata ed a buon mercato, un vero affare secondo me, prendetela se avete bisogno di un'ascia come questa, non ve ne pentirete.

Ed ora passiamo alle caratteristiche tecniche:
  • Corpo in ontano massello
  • colore verde scuro, metallizzato;
  • manico in acero;
  • tastiera in palissandro, 24 tasti;
  • pickup HSH di produzione Yamaha;
  • switch a 5 vie, come ogni chitarra HSH che si rispetti per una buona versatilità;
  • ponte TRS 101, uno dei migliori ponti su licenza Floyd Rose prodotti per un ottima accordatura e per ogni shreder...
Ed ora passiamo alla mia personale prova fatta come al solito, spartana, in casa, senza fronzoli....
canale pulito della mia testata Pandora e casse Mesa Boogie da 200 watt con i soliti EV Black Shadow...


Come si vede imposto un suono sull'ampli e provo a vedere che ne viene fuori scorrendo lo switch dei pickup.
In sintesi con le configurazioni 2 e 4 dello switch, che ancora una volta ribadisco rappresentano una configurazione con il pickup centrale abbinato ad uno dei due humbucker (4 con l'humbucker al ponte e 2 con quello al manico, se la memoria non mi inganna) si ottengono dei suoni molto belli per arpeggi ed accompagnamento. Secondo me la differenza tra il suono da accompagnamento e quello da arpeggio dovrebbe essere una minore presenza sui medio-alti ed, alle volte, un certo gain in meno.
Invece nelle posizoni estreme dello switch con i soli humbucker pieni, facilmente il suono si sporca un pochino, non lo preferisco, ma posso capire che qualcuno ci possa basare la propria musica... questi humbucker sono ad alta uscita ma nulla di estremo.
L'ultima configurazione, con pickup al centro, il single, non mi dice nulla di che, ma non la reputo e non l'ho ritenuta interessante su nessuna chitarra. Io per i miei scopi utilizzerei la posizione 4.

Nel prossimo post commenterò il suono distorto con ben 2 video...

domenica 3 dicembre 2017

Carvin V3 micro

A questo punto saltiamo a gennaio 2017...

Al Centro Chitarre di Tortona trovo questa testata che mi interessa da tempo. Non credo di averne bisogno ora, visto che sono attrezzato con un sistema rack di tutto rispetto, ma in passato mi avrebbe fatto comodo e mi aveva incuriosito fin dalla sua uscita nel 2011.
Vista lì tra i vari prodotti ho subito chiesto di provarla... voglio proprio vedere cosa può fare.
E' una testata valvolare a 3 canali indipendenti con tre possibili potenze d'uscita (50, 22 e 7 watt).
Esteticamente si presenta bene, moderna, tutta in metallo, discreto peso e spazio limitatissimo per una buona trasportabilità.
Carvin V3M dalla rete
I tre canali sono ben posizionati dal 1 al 3 da destra a sinistra, tutti è tre hanno gli stessi controlli:
  • drive,
  • volume,
  • bassi,
  • medi
  • alti,
  • presence.
Come sola differenza il canale 1 e 2 hanno il controllo thick/intense. ed il canle 3 bright/soak... lasciano intuire che il canale 3 deve essere quello scelto per il pulito e gli altri 2 per i distorti.
Attacco una chitarrina come la Ibanez RG 470, non ricordo benissimo il modello, ma credo sia proprio la RG 470 e parto a sentirlo a piena potenza ma a volume discreto.

Parto, seguendo il suggerimento, dal canale pulito: imposto lo switch su bright perchè un pulito che si rispetti anche per il Rock duro non può essere che pulitissimo e squillante, secondo me. E' passato un po' di tempo, ma posso dire di aver trovato un suono bello per gli arpeggi... impostando un gain a circa ore 12, volume ad ore 11 ed eq impostato a 12 (bassi), 10 (medi), 12 (alti), presence ad ore 15 con i pickup della chitarra in posizione 2 e 4 che sono le mie preferite per questi casi. Poi per trovare un suono che secondo me andasse bene invece per accompagnamenti puliti ho dovuto modificare un po' i parametri: presence molto più basso, si può anche togliere del tutto, ho provato a mettere il soak ma non mi ha entusiasmato e poi ho accentuato un pò la V dell'equalizzatore... tutto sommato la ritmica di accompagnamento pulita nel Metal è rara, ma per me serve.

Passiamo ai canali distorti...
canale 2, mantengo lo switch della potenza in posizione 50 watt, sinceramente non ci ho pensato a ridurla. Passo la chitarra in posizione 5, pickup al ponte, ed inizio con un impostazione di equalizzatore flat (ore 12), volume ad ore 12 e gain ad ore 9... ritmica Hard Rock un po' mediosa, buona solista... volume un po' alto per gli altri presenti in negozio :). Provo a variare solo l'eq e ridurre un pelino il volume... bassi ore 13, medi ore 11, alti ore 12, volume ore 10... i presenti ringraziano, ma io non sono soddisfatto del suono. Provo a regolare bassi ad ore 14, medi ad ore 10 e alti ad ore 14... un principio di V... il suono inizia ad essere come lo preferisco, un pelino più deciso e compresso, viene già fuori una bella ritmica Hard Rock... e la solista pure ci guadagna.
Allora oso portare il gain ad ore 12 lasciando il resto invariato e trovo la mia ritmica Heavy Metal da Maiden in poi, trovo una bella solista tagliente... bello.
Provo a portare l'eq a V estrema... la ritmica diventa molto grossa ed incisiva, quasi da Thrash Metal, io potrei già utilizzare questa ma a questo punto ci ho preso gusto e provo ad aumentare il gain ad ore 15... mi convinco che questa sarebbe la giusta regolazione per una ritmica taglientissima da vero Thrash Metal. Provo solo per curiosità alzando il gain al massimo... bella distorsione, comunque corposa, e veramente durissima... non mi ricordo se ho utilizzato slo switch... cacchio.
Carvin V3M dalla rete

Passo al canale 1, non volendo approfittare troppo della gentilezza dei ragazzi ho pensato di fare una cosa semplice semplice... imposto canale 2 e 1 in flat e passo tra i due per vedere se sono uguali. Così ho fatto, e posso affermare che i due canali sono assolutamente identici. Quindi si può usare uno dei due indipendentemente per ritmica o solista.

La mia prova è certamente incompleta, non ho provato con i vari settaggi di potenza d'uscita ne con altre chitarre, ma non volevo dare fastidio in negozio, in fondo io non lo avrei comprato...

Pensandoci oggi ritengo sia un prodotto eccellente, di buon prezzo, sopratutto usato sul mercatino, e dovrebbe offrire ogni possibilità ricercata da un chitarrista Rock moderno, invece per generi dal JAZZ al Blues non sono la persona adatta con cui parlare. Io, se avessi una buona attività live, potrei anche considerare l'acquisto, in fondo 3 suoni sono il minimo che mi serve e con quanche effettino magari otterrei anche il resto; devo dire che la mia Pandora ha una distorsione più devastante, ma è meno potente ed ha solo due canali di base... ma ora come ora per l'utilizzo che ne faccio ho già troppe armi nel mio arsenale.