mercoledì 28 febbraio 2018

Schecter Keith Merrow 6 corde

Dopo la fugace prova del Triaxis ci ho preso gusto, mi sono fatto un giro al Centro Chitarre di Tortona in esplorazione, a vedere cosa ci fosse d'interessante.
Ho trovato diverse cosette che da un po' di tempo mi interessavano...

Il primo oggetto che, manco a farlo a posta, ho deciso di provare seriamente è una chitarra... la Schecter Keith Merrow KM-6.
Ho scritto in diverse occasioni che ogni tanto mi frulla nella testa l'idea di cambiare la mia chitarra perchè da un po' ne vorrei una un pelino più versatile e la KM-6 è seriamente una delle candidate per quanto ne so. Non l'ho mai provata ed ha caratteristiche che non sono in grado di giudicare a priori, ma sembrano interessanti... quindi appena l'ho trovata qui al Centro Chitarre (è la prima volta che la trovo in un negozio) è ovvio che ho pensato di provarla. Per cui chiedo gentilmente, ed eccomi con l'ascia in mano davanti ad un buon ampli valvolare (non ero andato col mio... non pensavo...).
km-6: foto scattata da me al Centro Chitarre
Ritorniamo un attimo indietro e vediamo di cosa stiamo parlando... mi sembra il minimo visto che non parliamo di un oggetto universalmente conosciuto...
  • è una solid body set-neck con ultra access,
  • corpo in swamp ash,
  • top arcuato in acero fiammato con binding black,
  • tastiera in ebano 24 tasti x-jumbo... stainless steel,
  • neck in 3 pezzi di acero,
  • scala 25.5” (648mm),
  • forma del manico ultra thin ‘C’,
  • raggio di curvatura della tastiera compound 12”-16",
  • nut in grafite di 42mm,
  • ponte Hipshot hardtail con corde passanti attraverso il corpo,
  • elettronica un volume con push-pull ed uno switch a 3 vie,
  • humbucker al ponte Seymour Duncan 'Blackened' Black Winter (un'esclusiva di KM),
  • humbucker al manico Seymour Duncan 'Blackened' Black Winter (come sopra),
  • il colore dell' hardware è nero...
la vendono senza case... ma questo è poco importante.
due colorazioni della schecter km-6
Passiamo alla prova...
Fin da subito ha disturbato il mio orecchio perchè ha un pulito estremamente aperto e per le mie abitudini anche particolarmente fino, mancano completamente le frequenze basse secondo me sia con i pickup splittati che con gli humbucker a pieno regime... non ho trovato il santo graal dei puliti.
Il distorto fa lo stesso effetto... mancano i bassi ed il calore... e dire che ho davanti un valvolare...
C'è poco da dire: una grande delusione... Ci ho messo pochissimo a decidere che non era la chitarra per me... non ha soddisfatto nemmeno le mie aspettative, che forse erano troppo alte...

Devo considerare che per quello che ne posso capire di legni per chitarra l'acero su frassino di palude non ha molto senso. Alcune caratteristiche sono ottime come i fret in acciaio, ma il bianco quasi coprente rende sprecato l'acero fiammato del top anche dal punto di vista estetico... Inoltre è una chitarra fatta in Corea... del Sud... e sinceramente per 1200/1300 euro mi aspettavo qualcosa di più... se consideramo che la mia Jackson slsmg ne costava circa 1000, ed era fatta in Giappone...

domenica 18 febbraio 2018

Mesa Boogie Triaxis: Solo una Fugace Prova

E poi un giorno ho messo le mani sul legendario Triaxis...

Non avevo veramente un bisogno impellente di acquistare un preamp a rack visto che ero e sono soddisfatto del mio ADA MP1, ma un conoscente, R, con cui ho già fatto degli affari strumentistici in passato, ne vendeva uno ed R abitava abbastanza vicino a casa mia di Alessandria... Mi ha detto vieni a casa mia e lo provi!... per cui bastava andare da lui con la mia chitarra ed avrei provato uno degli oggetti chitarristici più desiderati della storia del rock in ogni tempo... un proddotto dalla longevità invidiabile visto che nuovo si vende ancora e, per dirla tutta, costa pure un bel bacco di soldi (come tutti i prodotti Mesa di peso). Usato si trova di solito a meno della metà del prezzo da nuovo e se è in buone condizioni è un buon affare, senza dubbio.

Tra l'altro R lo vendeva a molto meno anche della metà, un ottimo prezzo, ma io proprio non potevo permettermelo, lo sapevo e glielo detto, per serietà... ma non volevo perdere l'occasione di provare un'oggetto simile che promette meraviglie assolute... anche a costo di un gravissimo attacco di GAS senza precedenti. Poi avrei pensato una soluzione...

Per cui, un sabato mi sono presentato a casa del buon R con la mia chitarra Jackson slsmg.
Il pre era collegato ad un finale Mesa Boogie 2:90 (non in vendita), ed era collegato anche al multieffetto BOSS GT-8 (non un buon accoppiamento ma per R era tutto quello che serviva)... la cassa mi sembra un marshall 2 X 12, non ricordo il modello.
Mi ero anche portato la fotocamera col treppiedi ma poi mi è sembrato indelicato... anche chiedere... e non ho fatto nulla.

Devo specificare che R abita in un palazzo centrale di Alessandria di 6 piani con 3 appartamenti per piano... a quanto ho potuto vedere... e quindi un vicino un po' meno comprensivo deve avercelo per forza: è statistica!
immagine prelevata salla rete
Collego la mia chitarra, suono ed ascolto cosa esce dalla cassa... sul pulito non c'è nulla da criticare... il volume è certamente basso ma i puliti non hanno bisogno di particolare impatto... e sono chiari e cristallini quanto basta (meglio di diversi valvolari). R dice che aggiungendo un effettino, un po' di delay o un riverbero il suono migliora ed in effetti è così... ovviamente abbiamo provato.
Poi sono passato ad ascoltare i suoni per me più importanti, i distorti: noto che a volume da appartamento il pre in questione non si esprime al meglio, affatto, e noto che le distorsioni sono davvero rispettabili (per i miei gusti, ma non meglio del mio ADA)... ne provo diverse, ma senza un effettino il suono mi risulta veramente povero e secco (meglio di un Brunetti Mille che ho provato molti anni fa)... guadagna con riverbero e delay (in questo caso ne serve veramente un pelino, 20 millisecondi). Ascolto diversi suoni che R si è fatto per la solista che già prevedono effetti (sempre presi dalla GT-8) e non sono male aanche per il mio suono, ma il volume così basso è sempre una botta in fronte.

Negli ultimi minuti R mi da la soddisfazione di alzare un po'... ed il suono ne acquista veramente, ho potuto ascoltare un'ottimo pulito e due grandi distorti solisti... molto simili a qualche guitar hero...
ora si che diventano interessanti e validi. Ho pensato che questo Triaxis non fosse meglio del mio ADA MP1 in prima analisi, ma anche che valesse la pena fare un'ulteriore prova ma in un appartameno come quello di R non era il caso, visto anche che non potevo permettermi l'acquisto e non volevo causargli problemi con eventuali vicini poco compresivi.

Comunque il prezzo era proprio invitante... 600 euro... ma... non vi eccitate, l'ha già venduto!

mercoledì 7 febbraio 2018

Assemblaggio ed Installazione DAW

I componenti ordinati per la mia nuova DAW sono arrivati tutti in una decina di giorni circa.
I ritardatari sono stati proprio quelli di Amazon... ma io non ho mai avuto fretta in questi casi.
Comunque entro il 15 di luglio i pezzi erano tutti a casa mia.
A questo punto ho studiato come montare il case della AZZA, le istruzioni contenute nello scatolo sono, secondo me, incomplete. Io non avevo mai montato un case con le strisce a led e non capivo come montare i cavetti di alimentazione degli stessi... ho dovuto contattare l'assistenza AZZA... ho ricevuto la risposta dopo qualche giorno e così mi sono chiarito certi dubbi.
Non ho avuto altri problemi, anche se cercare di fare un montaggio il più pulito possibile con tutti quei cavi e cavetti mi ha portato via diverso tempo ed il risultato non è il massimo, ma appena è la seconda volta che monto un PC da zero.

Finito il montaggio ho installato il SO ed i programmi che mi sevivano... solo ed esclusivamente per la DAW o per ascoltare musica... unico strappo Gimp per elaborare immagini, che non si sa mai... Poi ho copiato i dati... librerie, canzoni e quant'altro.
Tutte le operazioni software hanno richiesto 4 pomeriggi, dopo il lavoro... e poi ho potuto ricominciare a suonicchiare col PC.

la mia DAW nuova