giovedì 30 marzo 2017

Un Setup Molto Leggero

Diciamo fine 2013...
Esorto chi sta pensando ad un setup orientato al minimo peso che esclude la presenza di un combo di riguardare il mio setup 5... Si può prendere lo spunto per un setup molto, ma molto leggero... mi sento di consigliarlo a chiunque ne dovesse aver bisogno... è spesso economico e offre buone possibilità sonore...

Voglio dare solo qualche suggerimento.

La chitarra è assodata, è la vostra preferita, su quella non si discute...

Il primo elemento importante di un setup del genere non può che essere un preamplificatore a pedale. Già nel 2013 ce ne sono per tutti i gusti: ad un canale, a due o a tre... forse anche a 4; valvolari, digitali con emulazione o a transistor semplici. Un esempio?
  • I miei preferiti AMT (la serie Legend Amp o gli SS, che non ho mai provato mannaggia :)...),
  •  il Mesa Boogie V-Twin
  • il mio vecchio SansAmp Tri AC
  • oppure il Brunetti Overtone... 
  • etc etc...
i produttori di effetti si stanno interessando sempre più a questo tipo di soluzioni: l'offerta di questi prodotti sta aumentando. Quanti canali? Quanti ve ne servono? Se ne possono usare diversi in base ai gusti mettendoci un BOSS LS-2, nel caso semplice, o un Looper ad N canali.
Dopo serve un finale o qualcosa di simile ad un finale.
Escludendo i favolosi Mesa e Marshall valvolari per il peso (e gli altri valvolari che non conosco) i primi che citerei sono gli Electro Harmonix 22 Caliber o 44 Magnum. Questi due non sono tecnicamente dei finali, sono più dei veri e propri ampli (mooolto spartani) in un pedale, ma vanno bene anche come finali mettendoci davanti un preamp (io ho provato e garantisco che il B1 davanti al 22 Caliber suona bene). Poi non so se ci sono altri prodotti simili ma per un suono mono minimo questi due sono buoni. Io ho avuto il 22 Caliber e suonava bene... l'ho venduto perchè preferisco il suono valvolare ma avrei potuto tenerlo, oggi come oggi lo terrei.

Questo non esclude che se il timbro dei 22 Caliber e/o del 44 Magnum piace già come pasta per il proprio pulito di base, si possa metter davanti a questi solo qualche overdrive e/o distorsore da usare per il suono distorto (se serve) e per i soli.

Poi? Effetti!
Un po' di effetti indispensabili (secondo le esigenze, senza esagerare, mai più di 4) secondo me, almeno delay e reverbero... da posizionare in base alle esigenze. Penso possa dare molte soddisfazioni!

Dare un occhio anche a qualche pedaliera multieffetto digitale, rinunciando all'analogico...

Per finire? Gli altoparlanti!
Per mantenerci sul leggero ma conservare la pressione sonora necessaria la cassa deve esser almeno una 1 X 12, per il Rock e Metal... per altri generi non so...

Però è bello ascoltarsi da una 4 X 12... :)... schiena permettendo...
Per la cassa, se è possibile, si può anche esaminare la questione di non spostarla (da casa a sala prove e vice versa) prima e dopo ogni prova...

lunedì 27 marzo 2017

Autocostruzione Terza Valigetta

Mi sono costruito una nuova valigetta...

Devo tornare un po' indietro... non ricordavo che la terza costruzione di una valigetta fosse precedente... me ne sono accorto guadando le foto.. cerco un attimo di ricostruire i ricordi... dovremmo essere nel primo trimestre del 2013, la mia attrezzatura prevede diversi pedali (faccio prima a fare l'elenco):
  • BOSS AB-2,
  • Sansamp TtriAC,
  • AMT B1,
  • BOSS LS-2,
  • ISP Decimator,
  • Eventide Pitch Factor,
  • MiniMod Delay,
  • TC Electronic Hall of Fame
e poi l'alimentatore...

Volendo realizzare una pedaliera/valigetta per questi pedali e dato che non amo stringere i pedali come fanno altri, mi serve sufficiente spazio (anche più del necessario, per sicurezza).

Racconto brevemente...

Mi sono fatto fare 2 tavole di multistrato di pioppo dello spessore di 1 cm ogni una di 70 X 40 cm.
Inoltre ho acquistato dei listelli a sezione quadrata di 2 X 2 cm... che voglio mettere tutto intorno al bordo di una delle tavole... (70 + 40) X 2. come si vede nella prima figura qui sotto.
figura 1
Ho anche preso dei pezzi sempre di multistrato da 1 cm di spessore di dimensioni 70 X 14 cm e 40 X 14 cm, due per ogni uno, da incollare sull'altra tavola come si vede su questa altra foto qui sotto.
figura 2
Immagino che già si può capire che uno dei due pezzi sarà il coperchio dell'altro.
Vado avanti...
Dopo di che gironzolando nei brico ho trovato diversi prodotti che potevano tornarmi utili per rifinire questi due pezzi. In particolare ho trovato un rotolo di un materiale gommoso, nero, che su un lato è incollabile ed ho pensato di usare da mettere tra i due pezzi di sopra, per fare una chiusura più comodo e direi meno rumorosa. Inoltre ho trovato un materiale morbido tipo gommapiuma (o forse è proprio gommapiuma, ma non lo so), di colore grigio, che ho pensato sarebbe stato utile per rivestire l'interno della parte più grande... ed è così che ho fatto. Metto una terza foto per rendere chiare le idee...
figura 3
Nella foto si può vedere il pezzo praticamente finito, si vedono appena anche le quattro chiusure (ancora una volta non so come si chiamano questi pezzi, sarebbero state meglio le chiusure a farfalla che vende Thomann ma al tempo non le conoscevo) sempre prese al solito brico.

Dopo di che ho pensato di rivestire e proteggere l'esterno. Al brico avevo visto una sorta di foglio grigio di minimo spessore e flessibile con superficie ricoperta di cerchi di materiale gomma o plastica che mi è sembrato utile: l'ho acquistato e incollato su tutti i lati della valigetta tagliandolo secondo le varie misure. In più per tentare di proteggere meglio gli spigoli avrei voluto usare dei profilati di alluminio, come fanno i professionisti, ma poi ci sarebbe stato il problema di tagliarli per cui ho optato per angoliere di legno verniciato nero. Ho comprato uno o due pezzi di questi, li ho tagliati, li ho incollati ed inchiodati con delle puntine sugli spigoli appunto. Metto una foto per il risultato finale.
figura 4
A questo punto manca solo la maniglia per il trasporto... ne ho acquistato una come quella che ho usato per l'autocostruzione della cassa alcuni mesi fa (immagine sottostante).
maniglia acquistata da thomann
Poi ho fissato i pedali. Inutile dire che ho usato il velcro... Basta vedere l'AB-2 per capire che sono partito da destra e poi si va verso sinistra... l'ultimo pedale della catena è l'Hall of Fame.
Metto un'ultima foto per far vedere come li avevo disposti...
disposizione pedali
Ritengo di aver fatto un discreto lavoro... non è assolutamente professionale ma funzionava egregiamente... poi mesi e mesi dopo ho fatto delle modifiche... se mi ricordo :) lo racconto in un nuovo post...

mercoledì 22 marzo 2017

Crate VTX 65...

Sono stato buono per un po'... direi due o tre mesi... poi però che ci posso fare io i negozi di chitarra li visito sempre molto volentieri anche se non devo spendere... e Torino, Milano ecc sono veramente ben fornite di negozi invitanti, vuoi che non mi faccia un giretto ogni tanto...
Ed un giorno visitando FM Music a Torino mi imbatto in un paio di prodotti che mi hanno subito colpito... ho fatto qualche chiacchiera con il ragazzetto in negozio sul prodotto che aveva appena ricevuto... il Crate VTX 65... un combetto niente male... così mi sono detto Dai proviamolo un po' senza pretese... I Crate sono prodotti che in Italia di solito non si trovano, ma di alcuni se ne parla bene...

Il Crate VTX 65 è un combo per chitarra elettrica 3 canali:
  • clean
  • crunch
  • lead.
Ovviamente ha una potenza di 65 Watt e monta un cono Crate Custom Design (ma questo l'ho verificato online). Ha un doppio processore effetti incorporato con:
  • chorus, 
  • flanger, 
  • phaser tremolo, 
  • delay ecc, 
gestibile via footswitch (che è incluso), inoltre questo ampli incorpora un accordatore cromatico. Dice il ragazzetto "Basterà portare la chitarra e questo ampli evitando effettini o multieffetti, cavi, pedaliere, alimentatori vari!"
Le dimensioni sono: 60 X 50 X 20 cm ed il peso è di 15 Kg circa... è un transistor come i Line6 Spider quindi.
la parte interessante del Crate VTX 65
Ci attacchiamo una delle sue Washburn Parallax... non mi ricordo quale... e suono...
I suoni puliti sono veramente belli... i chorus, i riverberi ed i delay fanno la loro discreta figura (parlando di questa fascia di prezzo). Nessuna difficoltà a trovare dei suoni puliti cristallini... buoni per accompagnamenti soft ed arpeggi... per qualsiasi genere a mio avviso va bene. Ho poco da dire che mi ricordi.... sono belli!
I suoni distorti invece sono si distorti, si duri ma molto zanzarosi e freddi... purtroppo un valvolare è sempre il meglio del meglio per questi suoni secondo me, e si vede... Ricordo di aver speso più tempo per cercare di trovare un suono Heavy interessante, ma mancava sempre qualcosa. Ho trovato una ritmica scarna, buona per Rock o Hard Rock perchè non troppo pompata ma alzando il gain poi è diventato zanzaroso e brutto. Ho trovato un suono per assoli taglienti ma non si riesce a trovare un suono overdriveoso e saturo per soli fluidi tipo Steve Vai.

Nel complesso un buon amplificatore da casa per studiare e suonare pulito... non mi ha colpito la distorsione e con la data chitarra, che credo montasse comunque gli EMG 81 / 85, non reputo questo ampli in grado di suonare in modo accettabile generi superiori al Metal classico.
Il prezzo è buono... difficile trovarlo nuovo... se lo si trova mi sembra che dovrebbe costare sui 250/300... si trova un po' di più usato in Italia a 150/200 euro... nella stessa fascia di prezzo e con simili caratteristiche si trovano altri prodotti (Line6, Yamaha, Behringher, ecc) che vale la pena provare col proprio strumento per scegliere bene.

mercoledì 15 marzo 2017

Autoassemblaggio Elettrica: Conclusioni Prima Esperienza

Questa è stata la prima esperienza del genere... per ora l'ultima!
Ah proposito, l'ho chiamata Magocaster...

Comunque... devo dire che due cose non le avevo considerate.

La prima, la meno importante, è stato il problema dello switch per selezionare la configurazione dei pickup... ho rischiato di non poter concludere il progetto dopo aver comperato tutti i pezzi: anche questo componente ha le sue misure abbastanza fisse, alla fine la soluzione è stata comunque intaccare un pochino il vano elettronica per farci entrare quello che avevo preso, pochi millimetri ovviamente.

Il secondo problema è stata l'ingenuità: (mi ripeto, si!) non credevo di aver a che fare con professionisti poco seri e non ho preso i provvedimenti necessari per mettermi al riparo da questa possibilità. Io non sapevo che montare un Gotoh 510UB comportasse una particolare inclinazione del manico rispetto al body (cosa che comunque si può evitare abbassando di 1 o 2 millimetri l'area del corpo che andrà ad ospitare il ponte stesso e facendo i fori per le corde sotto il corpo [tecnica string thru] e senza wrap around) ma comunque glielo avevo comunicato... dovevano sapere di conseguenza come realizzare la tasca del body... e a peggiorare la loro situazione avevano il manico e ad un occhio esperto sarebbe bastato montare una volta quel manico sul body per capire che un ponte non lo si poteva montare... e come minimo mi dovevano contattare per chiedermi come comportarsi se da soli non capivano che dovevano modificare quella parte.
Questo loro scherzo imperdonabile mi è costato 150 euro... forse... senza il problema appena esposto gli altri lavori avrei trovato il modo di farmeli da me.

Ed ora facciamo un po' i conti della spesa... Abbiamo detto:
  • lavori di liuteria (capotasto, tasca manico, buche blocca corde) extra 150 euro;
  • body fatto ad hoc 429 euro;
  • manico di una vecchia Ibanez RG550, 70 euro;
  • Tesla Plasma 1 posizione manico, 27 euro;
  • Tesla Plasma 1 posizione medio, 27 euro;
  • Seymour Duncan Invader, 80 euro;
  • ponte Gotoh 510UB dorato, euro 110;
  • meccaniche Plaent Waves Pwat 6 R3, 60/70 euro;
  • selettore, altra elettronica, placca e viti retro body e qualche altra cosetta, direi circa 40/45 euro.
993 euro... come minimo. Azz!!!
Uno sproposito, lo so anch'io!
Non ho tenuto sotto controllo la spesa! Non avevo pensato di spendere tanto... anche senza i 150 extra sarebbe troppo... ma in realtà un vero e proprio badget non me lo ero dato (errore!) anche perchè la spesa è stata diluita su un tempo lunghetto: il manico ce lo avevo da un po'... anni... il resto direi comprato in 4 o 5 mesi... ma rimane uno sproposito.

In più alla fine la chitarra non mi ha soddisfatto completamente! Ahimè!!!
Sono sempre rimasto dell'idea che non fosse all'altezza della grande Jackson slsmg che avevo... le ho tenute e suonate entrambe per molto tempo (ma preferivo la Jackson) anche perchè la Magocaster era molto difficile da piazzare... Ma con quest'ultima non è mai scattata la scintilla, suonava diversa ma bene, non ho da lamentarmi certo... ed ovviamente i puliti erano meglio... e mi sarebbe piaciuta una chitarra con i suoni delle posizioni 2 e 4 (le classiche posizioni in cui in una configurazione a 3 pickup e 5 possibilità,  il single coil centrale è abbinato al pickup al manico, splittato, se è un humbucker, o a quello al ponte, splittato [è un humbucker sicuro per i miei gusti])... ma con la mano sinistra non mi trovavo tanto bene quanto sulla scorrevolissima tastiera in ebano della slsmg...

e poi ho deciso che dello sproposito che avevo speso qualcosa dovevo recuperare e l'ho messa in vendita sul mercatinomusicale...

dopo un paio di anni l'ho venduta!

Non consiglio di lanciarsi in un progetto del genere per la prima volta!
Se volete assemblarvi una chitarra elettrica... la prima volta:
  1. puntate al risparmio! 
  2. progetti standard!... strato, tele, RG, ecc...
  3. possibilmente body e manici non verniciati!... si risparmia!... poi si possono verniciare a bomboletta e olio di gomiti per le passate di carta vetrata... non ci vuole un liutaio per questo.
  4. Ponti, meccaniche, pickup, ecc economici!... si fa sempre in tempo a cambiarli dopo!
Se si sta attenti ce la si fa con 200 / 250 euro... poi c'è sempre tempo per progetti più ambizioni, quando si hanno buone possibilità di un risultato garantito...

giovedì 9 marzo 2017

Autoassemblaggio Elettrica: è il Momento di Montare

Giusto per mettere un punto... non tanto fermo... dovremmo essere ad Ottobre 2013... ma mi posso sbagliare di un po'... non ricordo molto bene...

Ho tutti i componenti!
Non è stato facile trovare un selettore adatto: la bombatura riduce lo spessore utilizzabile del vano elettronica (aspetto che non avevo considerato prima). Il primo che ho comprato era troppo grande, l'ho prontamente restituito dopo un giorno e riavuto i soldi... :) dopo un certo cercare ho acquistato il mega switch dell'Ibanez (quello montato sulle JEM) e fatto una piccola modifica al vano elettronica del mio body grazie agli addetti di Scavino che mi hanno permesso di guardare dentro una Ibanez modello S 560 che avevano in negozio.

Fatte fare, poi, le modifiche dal liutaio V che si sono rese necessarie a causa del pessimo lavoro fatto da Gianand, di cui ho parlato nel post precedente, monto una prima volta la chitarra escludendo l'elettronica per verificare che tutto sia in ordine... si può vedere nella foto sottostante a destra...
Ovviamente così non suona granchè ma si può ascoltare un suono corposo, con attacco e definizione e non troppo squillante (forse dovuto alla tastiera in palissandro) come ci si potrebbe aspettare da un body in acero solido.
A dire il vero ci ho suonato (diciamo da spenta) anche per qualche giorno, giusto per provare il feeling con la chitarra.... tanto, solo in casa non ho avuto difficoltà ad ascoltarla anche così.

Dopo questo test ovviamente ho provveduto al montaggio definitivo, completo di elettronica... che si vede in questa seconda foto qui sotto.
Ed ora cosa altro dire?...
passiamo al suono...
In realtà come suona questa chitarra lo avete già sentito (i pochissimi che hanno letto il post di diversi mesi fa) per cui senza ripetermi inutilmente vi linko il post del 4 agosto 2016 che ingloba già i video in questione e commenta il loro andamento... non credo di dover aggiungere altro... allora ero stato sul generico (per ovvi motivi) dicendo che fosse una superstrat da me progettata, ma ora sapete in dettaglio di che strumento si tratta.

giovedì 2 marzo 2017

Autoassemblaggio Elettrica: Problemi?

Circa 2 o 3 mesi dopo aver fatto l'ordine, è arrivato il mio nuovo body fiammante fatto da Gianand su misura per me (ed il manico che gli avevo inviato).
Non sto più nella pelle... è incredibile... ma come ho scritto ho commesso un errore (per risparmiare) non ho ancora acquistato pickup, meccaniche, ponte, ecc... per cui una volta arrivato non posso fare altro che guardarmelo per un po'.
foto del MIO body
Penso di poter affermare che è molto bello... questo blu così brillante può non piacere certamente ma è così che lo volevo... magari mi sarebbero piaciute delle venature un po' più a vista ma un acero figurato (come top) sarebbe costato molto di più e non volevo esagerare con la spesa... Notare che è come lo volevo, è pronto per il Gotoh 510UB, per due single coil ed un humbucker... tutti da montare direct... il manico ci entra... ???

Così mi metto alla ricerca dei pezzi mancanti... al risparmio...
I single coil Tesla Plasma 1 li ordino da FM Music....  ad un buon prezzo...
Il ponte lo ordino qui ad Alessandria da TuttaMusica (sinceramente mi ha fatto pena) ed anche se devo aspettare quasi un mese...
Compro il Seymour Duncan Invader da Lucky Music a Milano... 80 eurozzi.

Si ma il manico ci entra??

Dopo un bel po' di giorni, sicuramente più di una settimana, anche 3, ahimè (tanto da non potermi più lamentare con quelli di Gianand), ho notato qualcosa che non andava: montando il manico nel suo alloggiamento mi domandavo come potessi collocare poi il ponte... nella foto non si vede e non ne ho un'altra che mostra il problema... Perdo ancora qualche giorno dopo di che mi decido di portare manico e corpo dal liutaio, V, per un parere clinico esperto. V conferma i miei sospetti! E' impossibile montare il ponte per come hanno fatto la tasca del manico, doveva essere quasi piatta ed invece è inclinata come se dovessi montare il Tuno O Matic... in questo modo il ponte dovrebbe essere alto 2/3 cm sul body... non ci siamo proprio! La modifica (della tasca stessa) mi costerà 150 euro (inclusa la modifica del manico per coprire le buche delle viti del blocca corde ed un capotasto nuovo in osso [modifiche di cui ho già parlato qui])...
Porcapupazza!
Ho fatto un errore: dovevo esser pronto a montare la chitarra per l'arrivo della merce lignea così da accorgermi subito che qualcosa non andava e chiedere conto a Gianand... non l'ho pensato ed ho sbagliato! Ciò non di meno Gianand mi ha fatto un pessimo servizio... avevano il manico e conoscevano che ponte volevo montare... ovviamente quando si è cliente dai fornitori/rivenditori bisogna chiedere massima professionalità e lavori fatti bene, verificandoli tempestivamente (il mio errore)  per chiederne riparazione... qualora ciò non dovesse esser possibili, dare massimo risalto alla cosa nei modi che ognuno si può permettere... spargendo la voce... ed io l'ho fatto! Dopo di che...
Non li ho più presi in considerazione per progetti futuri: è l'unica arma importante che abbiamo noi contro venditori poco capaci!