martedì 9 febbraio 2016

Il Più Semplice Setup di un Chitarrista Elettrico

Ovviamente un chitarrista elettrico quando inizia a suonare acquista una chitarra ed un amplificatore combo... ed eccolo quà un setup semplice ma funzionale per cominciare... e questo è quello che ho fatto io agli inizi, come ho già raccontato...

Oggi si potrebbe suonare attaccando la chitarra elettrica direttamente nella scheda audio del PC, ma non è una soluzione ottimale, è una possibilità che si può sfruttare in casa per esercitarsi o per non fare troppo rumore ma in sala prove col gruppo non è utilizzabile: inoltre senza una scheda audio discreta del costo oggi giorno di 100 euro almeno, senza casse decenti non so immaginare cosa si possa suonare ed ascoltare... io a volte in casa suono in questo modo ma ho una scheda audio da 200 euro e due casse da 400 (da 100 watt con cono da 8 e tweeter) acquistate con gli anni non è una spesa che conviene fare subito... e non è la stessa cosa. Si sente meglio suonando con la strumentazione completa. Inoltre non ti puoi portare alle prove chitarra, pc, scheda audio e casse da computer... anche perchè due casse da PC, anche se da 100 watt, non suonano nemmeno come un amplificatore per chitarra da 10 watt: non ti sentiresti proprio.
setup buono
Vediamo per cominciare i costi di questa soluzione: come ho scritto altrove il mio setup è costato 600000 lire nel 1989... ai tempi erano un bel po' di soldi... ma è un'informazione puramente storica.
Oggi, senza andare a spulciare tra l'usato, ci sono chitarre elettriche a circa 100 euro... non ho idea di come sono fatte di come suonano e nemmeno mi interessa :) (probabilmente vengono dalla Cina o dall'Indonesia...) ...ma ci sono... rappresentano una possibilità per cominciare (comunque in questi casi è sempre meglio avere il consiglio di un esperto disinteressato per evitare di acquistare pacchi belli e buoni)!
Di amplificatori ce ne sono un numero infinito... tralasciamo i mini amplificatori portatili a batteria e o con micro coni da 3 pollici (da 5 o da 6) che sono davvero poco utili se non in casi specifici... meglio puntare su dei combo a transistor di potenza discreta con un cono da almeno 10 pollici: tra il nuovo, un 25 watt a transistor si trova dai 75 euro, un 40 watt da circa 90/100... non male no? Se si vuol prendere un transistor con cono da 12 pollici (disquisirò più avanti di questa questione) la spesa si aggira intorno ai 140/200 euro per un 30, 40 o 65, watt... il prezzo varia in base alla marca... e sono già dei combo con più di un canale o con effetti incorporati (che fanno sempre comodo per iniziare ad esplorare il suono e divertirsi un po' di più).

Oggi è praticabile anche la soluzione a valvole... gli amplificatori valvolari sono il sogno di ogni chitarrista blues, rock, heavy, ecc... non male sarebbe averne uno fin dall'inizio... Un valvolare nuovo da pochi watt (5/10) con cono da 10 o da 12 costa intorno ai 250 euro, quindi non proprio un prezzo proibitivo...

Direi che con l'analisi dei costi abbiamo finito: iniziamo a considerare gli altri aspetti:
Il primo aspetto è sapere cosa ci dobbiamo fare con la strumentazione: tipicamente un chitarrista, anche se alle prime armi, mette su un gruppo (non ha senso imparare la chitarra per suonarsela in casa da soli, la chitarra elettrica è uno strumento che non ha senso da solo, non è come il pianoforte), per mettere su un gruppo bisogna considerare che il batterista non ha il potenziometro del volume col quale regolare a suo piacimento il suono della batteria ed un amplificatore con pochi watt non si sentirebbe quasi per niente. Per cui: amplificatori da almeno 40 watt se a transistor e da 10 se valvolari... i valvolari possono essere tirati più dei transistor e suonano molto meglio ad alti che a bassi volumi. (tipicamente, su una scala da 0 a 10, non è buono alzare il volume del transistor oltre i 6/7, mentre un valvolare può andare tranquillamente a 8/9 ed i pot dei volumi di solito vanno con scala logaritmica). Tenere anche conto che da un certo volume in poi l'amplificatore satura!
Nell'ottica "quanto ti senti nel gruppo" va preso in considerazione anche il cono in dotazione: dal punto di vista della potenza di solito il cono ha una potenza doppia rispetto a quella della sezione finale dell'amplificatore, questo per evitare che si rompa subito se l'ampli viene tirato un po' per il collo (può essere intelligente controllare questa caratteristica guardando dietro l'ampli che spesso è aperto, oppure sulle caratteristiche di fabbrica del prodotto)... ma un'altro aspetto è la dimensione... in effetti c'è modo e modo di sentire un amplificatore da X watt: un cono da 12 (rispetto ad uno da 8 o 10) risponde meglio ad alti volumi, rende meglio i bassi e sposta più aria (quella che ha davanti)... spostando più aria, all'orecchio dell'ascoltatore arriva un suono che sembra più potente...

Per quanto riguarda le chitarre direi che una chitarra vale l'altra, a questo punto... basta che non sia una fregatura!
 

Poi bisogna pensare quanto la strumentazione (e l'amplificatore in particolare) deve essere trasportabile... come lo si trasporterà.... Per la chitarra non ci sono problemi ci sono custodie morbide a poche decine di euro ben imbottite e da mettere sulle spalle a mo' di zaino che sono assolutamente comode... gli ampli invece di solito hanno una maniglia sola, non molto comoda, un ingombro ed un peso non indifferente (8/15 chili i transistor i valvolari possono pesare di più)... da trasportare a mano...

E comunque, nel posto giusto, tra i due componenti principali (chitarra ed amplificatore) o nel loop effetti dell'amplificatore (ormai ce l'hanno tutti, solo i vintage no) si possono inserire pedali effetto (compressore, overdrive, distorsori, delay, ecc) o pedaliere per le diverse esigenze.

Il mio consiglio finale è: "se si dispone di un certo budget, X, è meglio spendere qualche euro in più per l'amplificatore che per la chitarra!"
E' l'amplificatore la parte principale nella costruzione del suono... se attaccate una super fighissima Paul Read Smith Private Stock del costo di 11000 euro vicino ad un pessimo amplificatore, come il mio vecchio Aria, (tanto per non offendere nessuno dei presenti:)...) comunque suonerà molto male... sarà meglio attaccare sei corde ad una mazza di scopa, montare l'elettronica e collegarla ad un Blackstar Artist 15 Combo del costo di 900 euro.


P.S.: Trucco: se con l'ampli a terra non ci si sente molto si può alzarlo di un mezzo metro (o anche un metro) così che il suono arriva all'orecchio più direttamente (oppure si può inclinare l'ampli indietro di 10/15 gradi, occhio! deve essere stabile, per ottenere lo stesso effetto).

1 commento:

  1. Aggiungo una concetto che mi tornerà utile più avanti. Un combo di solito ha una sua cassa ed è mono. Alle volte ha una seconda uscita per una cassa esterna... ma anche con due uscite non è completamente stereo, semplicemente ha due uscite mono (come sempre) ma su ogni uscita il segnale è lo stesso. Può essere utile sia con cassa uguale che con una cassa diversa si possono trovare paste sonore interessanti.

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