sabato 27 dicembre 2025

Dogal, Prova Corde per Chitarra Elettrica

 Sono sempre curioso di provare cose nuove... ed ho un problemino che ogni tanto si presenta riguardante l'approviggionamento di corde Richard Cocco, così penso che potrei trovare delle corde paragonabili e mi viene in mente di provare tutte le Dogal offerte sul sito perchè sarebbe facile, nel caso, procurale: si acquistano direttamente sul sito ed arrivano a casa in pochi giorni.

Comincio con le Chromesteel: ho installato le corde alcuni mesi fa e ci ho strimpellato per circa 4 settimane... ad un certo punto ho pensato di fare delle registrazioni sulla DAW (geniale!) per poter fare successivamente dei confronti in cuffia non solo in base alle sensazioni/ricordi. Per le chromesteel ho pensato di registrare la chitarra elettrica in un certo modo, ho creato la traccia audio, ho impostato l'input sul canale sinistro dove è collegata la chitarra con il Reference ed ho intelligentemente applicato il plugin Guitar Rig 5... Solo giorni e giorni dopo, dopo aver montato nuove corde, mi sono reso conto che è stata una scelta sciocca... utilizzare questi plugin di simulazione appiattisce di molto le differenze tra gli strumenti. Ho dovuto ripensare un modo per me nuovo... non avendo più un ampli adatto (temporaneamente) ed avendo venduto l'ADA MP1, da qualche mese ho il Fractal FM3 MK2... quindi... parto con l'FM3.

Adesso le Chromesteel le do per bruciate... non le ho disponibili, ed infondo si sentiva ad orecchio al primo impatto che non fanno per me, risultano più morbide delle Cocco (aspetto positivo) ma sono un pelo meno lucenti, hanno un suono più scuro e più secco, manca tanta presenza su gran parte dello spettro della chitarra. Le boccio di sicuro.

 A questo punto ho scelto tutti e due i canali del FM3 e due tracce sulla DAW, una pannata tutta a destra l'altra tutta a sinistra, ed ho registrato dei pezzetti tutti nella stessa situazione: arpeggio pulito, ritmica distorta, suono solista, cavo reference RC01, corde di circa 2 settimane e sono stato attento anche al livello d'uscita del Fractal, -10dbv (perchè le prime le ho registrate così, poi mi sono accorto che era meglio alzarlo ma non l'ho toccato).

Comincio con le Carbonsteel, poi Cocco, poi Nickelsteel: penso che ogniuno pò ascoltare e giungere ad un opinione da se, per me i suoni sono diversi ma di poco, tutte e tre i set sono validi, io penso di preferire ancora leggermente le Cocco e poi metterei le Nickelsteel che durano molto: ad oggi, dopo 1 mese e mezzo, io non noto cali di qualità del suono. Le differenze sonore, in base alle mie esigenze, al mio orecchio ed alla mia strumentazione, tra tutte e tre comunque sono minime. Corde valide le due Dogal.

Vai col video... 


 Perchè preferisco le Cocco? Sono brillanti ed ottimissime sulle distorte, poi secondariamente compro il set da 7 corde 10 - 56 che viene realizzato ad hoc per me, e comunque in generale parliamo di volumi praticamente artigianali, e posso confidare sul fatto che sono nuovissime (non credo che le Dogal siano vecchie ma comunque hanno volumi di produzione certamente più importante). La confezioni delle Cocco contiene ogni corda inbustata singola con l'indicazione di che corda sia, senza nessuna possibilità di errore... per le Dogal non sono previsti set da 7 corde, bisogna acquistare un set da 6 ed una corda extra, le corde sono raccolte tutte insieme in un unico contenitore, poi certo io le distinguo al tatto ma penso che l'errore sia sempre possibile in queste condizioni.

sabato 22 novembre 2025

Fractal Audio FM3 MK 2... parte 1

A maggio ho fatto il passo... ho preso questa macchina fantastica.

Da alcuni mesi seguivo diversi video sul tubo di Marco Fanton... ed ero ancora scontento per il problema avuto con la Headrush...

Specifici sulle pedaliere Fractal Audio ho visto 5 o 6 video del Fanton riguardanti anche l'FM3 e la costruzione dei suoni, la spiegazione di come sono realizzati come si possono modificare, ho trovato anche il video sui vari modeler che consigliava in base alla fascia di prezzo... poi ho guardato video di altri due divulgatori italiani, le loro opinioni, le loro esperienze, le loro classifiche personali. Poi sono passato a Leon Todd che pure ha realizzato più di un video illustrativo ed ho guardato video di altri divulgatori di oltreoceano... si capiva che la macchina era fantastica, mi sono convinto di provarci... ho trovato un tizio di Foglianise che lo vendeva, era un FM3 vecchio modello ed offriva non ricordo quale accessorio ad un prezzo di 1100 euro. Ho provato quel FM3 con la mia Morgoth 7 e confermo quello che spesso dice il Fanton, questo oggetto non si può provare in poco tempo, sopratutto per chi è letteralmente a digiuno di modeler, come me... Forse l'unico tipo di persona che può fare una breve prova e decidere sarebbe un utente che ha già posseduto ed usato per anni (almeno 5... forse 10) più di un aggeggio simile così che costui avrebbe bisogno solo di notare le differenze nelle funzioni offerte e nella qualità dei suoni... 

Ovviamente non ho acquistato quel FM3, anche per questione di richiesta alta, mi sono orientato sul nuovo, ed ho pensato quanto avrei potuto recuperare vendendo quello che non sarebbe stato più necessario e mi sono deciso ad acquistare, ho stimato che avrei quasi coperto interamente la spesa, e col senno di poi posso confermare, soldi completamente recuperati. 

Per cui ho comprato l'FM3 MK2 e la maglietta sul sito G66... 

Fractal Audio FM3 dal sito G66

 Nell'attesa ho trovato un po' di tempo per leggere il manuale quickstart, manualetto molto leggero che si legge in poco e da informazioni minime essenziali.

Poi è arrivato, il pacchetto è stato recapitato puntuale in 4 o 5 giorni... a casetta... perfettamente imballato con doppio scatolo... ora già non ricordo molto bene come fosse impacchettato, c'era tutto quello che serve.

A questo punto ho trovato anche il tempo per leggere il manuale del possessore... 

Cosa ho fatto?... Penso che sono veramente a digiuno di modeler... ho avuto l'Headrush Gigboard per circa un anno e l'ho utilizzato senza scendere molto in profondità, per cui mi ritengo ancora un neofita, allora ho pensato di fare un po' come sempre, un giro completo di tutti i preset di fabbrica con relative scene così da capire cosa offre la macchina di già pronto e le sue potenzialità. Credo che questo giro abbia richiesto 3 settimane almeno... dedicando all'operazione circa 1 ora la sera... Ho ripetuto il giro ma questa volta con uno scopo diverso: dato che mi interessa trovare 4 suoni particolari: 

  • un suono pulito per accompagamenti di accordi; 
  • un pulito un po' effettato per arpeggi, cui eventualmente in brani specifici si potrebbe aggiungere più effetti;
  • un distorto granitico per le ritmiche; 
  • un distorto saturo per le soliste declinabile eventualmente in due versioni leggermente diverse a secondo se sia per l'assolo del brano o per i fraseggi... 
Dato che i preset sono tanti, ma tanti, e la memoria mia poca :-) mi sono fatto un foglio calc (ebbene si io non uso il famoso Office di Microsoft) sul PC in cui ho classificato i suoni che sembravano interessanti in colonne distinte non inserendo quelli che non mi sembravano adatti a me.

Penso sia interessante dare i numeri, visto che li ho ancora:

  • al secondo giro ho trovato 74 puliti per arpeggi, 23 puliti per accordi, 42 soliste, 33 ritmiche;
  • al terzo giro ho ristretto il campo a 35 puliti er arpeggi, 12 puliti per accordi, 21 soliste, 16 per ritmiche;
  • al quarto giro sono riuscito a scendere ad 11 puliti per arpeggi, 5 per accordi, 11 per soliste, 5 per ritmiche.

A questo punto, tra i restanti, ho trovato dei suoni che mi piacevano più di altri... 

mercoledì 22 ottobre 2025

BHI Cassiopea 7HFP... Fantastica

Sempre con la stessa idea di prima... ancora pensando che potrei toccare con mano... continuo il giro di GS... sempre nella sala rumorosa... l'appetito vien mangiando...

Mi capita di visitare lo stand di un liutaio italiano BHI e tra le sue chitarre spicca la bellissima 7 corde fanned Cassiopea 7HFP, senza paletta, ma vediamo le informazioni sulla'ascia pubblicate sul sito del maestro: 

  • BODY: Swamp Ash; 
  • TOP: Curly Poplar;
  • TOP FINISH: Hi-Gloss; 
  • BACK FINSH: Satin; 
  • NECK: Laminated (Wengè/Purpleheart/Wengè/Padouk);
  • NECK FINISH: Oil; 
  • FRETBOARD: Royal White Ebony; 
  • Stainless steel Jumbo fret;
  • SCALE: multiscala 25.5”/26.5”; 
  • RADIUS: 20"; 
  • BRIDGE: Technology 4 Musicians;
  • TUNERS: Technology 4 Musicians; 
  • PICKUPS: Bare Knuckle Polymath Set;
  • 1 volume, 5 way super switch
Collegano la chitarra al loro Kemper e me la danno... è leggera e discretamente comoda... indosso le cuffie che mi offrono.

Io mi sono trovato subito bene a suonare la chitarra in questione, contrarimente a quella precedente... sul suono sono rimasto ben colpito ma non ho idea di che cosa il Kemper stesse producendo come profilo e non ho pensato di chiedere. Il suono era di base pulito, importante, medioso con l'humbucker al ponte, poco più contenuto di volume e più caldo con l'humbucker al manico ed anche più definito. Bene anche le combinazioni centrali... ora che ci penso non so la 2, la 3 e la 4 a cosa possano corrispondere; tenendo per certo la 1 (in basso come sempre) sia humbucker al ponte pieno, forse la 2 rappresenta il singolo al ponte, la 3 i due singoli combinati, la 4 il singolo al manico soltanto. Bei suoni puliti in tutti e tre i casi, con una mia leggera preferenza per la versione 4, definita e calda come piace a me. 

Sopratutto mi ha colpito molto la comodità per la mia mano sinistra. Questo mi fa pensare che la discriminante tra le due chitarre che ho provato al BGS debba essere la scala, il diapason di questa Cassiopea e molto simile a quelle cui sono abituato: i bassi sono come la GNG Morgoth 7, che posseggo da qualche anno, le corde acute tendono alla Jackson slsmg che ho usato per un decennio) ed a tutte quelle avute in precedenza, ma questo conterà molto ma molto meno.

Peccato non avere il portafoglio a mantice. 

venerdì 26 settembre 2025

Ceccarini Leviathan 7s versione NAMM 2025

Al Bologna Guitar Show c'era un bel po' di cose interessanti. Io avevo quasi l'idea di vedere chitarre di liuteria e farmi fare una seconda 7 corde, quasi di backup, da un maestro liutaio. Già anni fa ho visto/incontrato liutai di tutto rispetto ai vari SHG ed ho preso i loro biglietti da visita: mi son messo un bel numero di siti di questi maestri nei preferiti del browser, quindi so che cosa producono, almeno visivamente e per quanto riguarda legni, forme e componentistica. Però non si può scegliere un prodotto simile senza averlo prima toccato con mano direttamente... quindi ci voleva questo G.S.

Nella sala rumorosa c'era Ceccarini... avevo tenuto una sua chitarra 7 corde tra i preferiti di Reverb finchè non l'ha venduta (il prezzo era veramente interessante)... Allo stand il maestro aveva 5 chitarre, 2 sette corde, se non ricordo male, io msono stato attratto dalla Leviathan 7s versione NAMM 2025 (l'avevo vista mesi fa sul sito e forse in qualche video del NAMM) e non mi sono fatto scappare l'occasione di... metterle le mani addosso... hehehe. 

Chiedo gentilmente di provare proprio quella chitarra, la più costosa in esposizione, ed uno dei due ragazzetti sembra un po' restio ma acconsente (pare che il maestro liutaio in quel frangente non fosse allo stand).  

Caratteristiche salienti della stessa che ho trovato sul sito del maestro:

  • Body in Mogano;
  • Top arcuato in Poplar fiammato
  • Manico in Acero fiammato profilo Slim C con finitura lucida, blu, credo;
  • Tastiera in Ebano con raggiatura 18", fanned, 26" - 27", mezza scalloped;
  • inlay sulla tastiera... rappresentazione per me incomprensibile;
  • side dots luminlay
  • 24 tasti jumbo in acciaio inossidabile; 
  • Trussrod doppia azione con 2 rinforzi in fibra di carbonio;
  • Capotasto in richlite;
  • Meccaniche autobloccanti Gotoh
  • pickup realizzati da Ceccarini, avvolti a mano con finitura in acero fiammato;
  • finitura in acero fimmato anche sui potenziometri; 
  • 1 tono ed 1 volume push/pull con switch a 3 vie;
  • cablatura realizzata in collaborazione con Toma Systems
  • finitura anteriore lucidissima denominata "Neon" e satinata sul retro. 

Leviathan 7s NAMM 2025, foto presa dal sito www.ceccariniguitars.it

La chitarra è bella alla vista, la tastiera ha fin troppe lavorazioni che poi non capisco cosa si è voluto rappresentare. Considerando che certe rifiniture, e questa chitarra ne ha troppe, fanno soltanto lievitare il prezzo... e non di poco... però pensavo che era comunque un'occasione irripetibile poterla ugualmente imbracciare ed allora...

Collegano la chitarra al loro Kemper (mi pare...), mi danno le cuffie e comincio a suonare... non si sente nulla! 
Segnalo ai ragazzi che increduli alzano le spalle perchè loro non sono in grado di verificare ed intervenire ed il titolato a farlo non è lì... la cosa mi fa un po' dispiacere, ed immagino la brutta figura (assicuro che non sarò cattivo), comunque dico che continuerò per un po', mi servirà a capire come mi trovo con chitarre fanned. Infatti, anche se non sono stato in grado di sentire alcunche, per cui non posso dire come suonava e che impressione mi abbiano fatto i pickup artigianali di cui è dotata, posso dire che mi ha lasciato sensazioni contrastanti: la mano destra è andata bene, la mano sinistra non si trovava particolarmente bene non so se fosse un problema di corde o tastiera fanned... io adoro le tastiere in Ebano.

Penso di aver strimpellato in silenzio per circa 20 minuti ed il titolare non si è rivisto tornare (ma non fa niente), ed io ho pensato che anche se il problema sarà stato un qualcosa di poco conto quella non poteva proprio essere una mia futura elettrica. 

Ripeto ancora, sono assolutamente convinto che non era un grave problema tale da inpedire allo strumento di suonare per lungo tempo o richiedere un intervento di riparazione costoso... chissà magari il PCB Toma Systems (di cui non ho mai sentito nulla) non è collegato in maniera perfetta o qualche volta, come può succedere a certi pickup solderless, si stacca un cavetto da qualche parte. 

 Tempo dopo sono ripassato vicino allo stand c'era qualcuno che aveva aperto il vano elettronica della chitarra (non conosco visivamente il liutaio, penso fosse lui)...

venerdì 29 agosto 2025

Bologna Guitar Show 2025... la Mia Prima Volta

Finalmente, dopo 8 anni, ho l'occasione di riandare ad una fiera di chitarre... il Bologna Guitar Show. Quando lavoravo in Piemonte andavo al SHG a Milano, e lì sono stato l'ultima volta nel 2016, mi sembra... poi mi sono trasferito a casa mia in Campania e non ho sentito più il bisogno di andare a fiere simili per un po'. Da qualche anno ci pensavo di nuovo, sentivo di nuovo il bisogno... avevo sentito parlare del Guitar Show che si faceva a Padova ma non mi sconfinferava fino in fondo... pigrizia, pessimi collegamenti, mezzi insufficienti, assenza di compagnia... 

Poi molti mesi fa ho scoperto che questo GS si spostava a Bologna e mi sono detto devo andare!. Ero anche disposto ad andare da solo, in treno, ma mia moglie ha voluto accompagnarmi... abbiamo pensato verso gennaio 2025 di andare in treno o in macchina il venerdì, stare a Bologna fino alla domenica/lunedì, a seconda degli impegni, ed io sarei andato da solo al GS per un giorno intero il sabato.

Abbiamo prenotato un alberghetto nel centro storico di Bologna con posto auto interno e tra febbraio e marzo abbiamo optato per la macchina, visti i costi dei treni già a febbraio... almeno decidiamo tutto noi e non rischiamo i ritardi che si setono quasi giornalmente in questo periodo anche sull'alta velocità

E così Sabato mattina 10 maggio sono per la prima volta al GS, entro ed inizio il giro degli ambienti... ho scattato delle foto e realizzato un video molto semplice, senza audio...


 Ho potuto vedere diverse cose... l'ho girato tutto due volte per esser sicuro di non perdermi niente... dalle dieci del mattino alle 17 circa... ed ho provato qualche strumento, hehehe.

Nel primo ambiente, il silent ho beccato molto vintage... all'ingresso c'erano strumenti da museo e poi il mitico Giulio Negrini di GNG. Subito dopo la storica casa Manne (peccato che non ne ho mai avuto una). Poi decine di Fender e Gibson vintage ma che a me non piacciono molto... successivamente Mojentale ed amplificatori storici, per finire in bellezza con le bellissime e costosissime Tyler. Ho pure visitato lo stand di corde Drago, un giovane che produce corde per musica barocca, oh in budello, tra l'altro procedimento di produzione appreso a Napoli, mi ha detto il tipo che aveva voglia di parlare...

Nel secondo e terzo ambiente, quiet e play, ho apprezzato in particolare: 

  • Dea guitars;
  • Boone;
  • BRBS amplificatori; 
  • Demiurge;
  • Marco Fanton: il mitico chitarrista divulgatore di supertecnologie per chitarra;
  • Reference, Angelo Tordini, con cui ho scambiato due parole;
  • Ceccarini guitars;
  • Giacomo Berti, belle chitarre molto particolari;
  • Aviator guitars, dalla repubblica ceca;
  • Mogar, il grande distributore;
  • BHI;
  • Lodato
  • Ronciswall, chitarre spettacolari;
  • Cult;
  • Consolini pickup
  • Aulos audio;
  • Sail guitar, chitarre acustiche splendide;
  • Vitruvian production.

lunedì 28 luglio 2025

Headrush Gigboard parte 3: Hardware not Connected

Da un po' di tempo ho scoperto che la porta usb della Headrush Gigboard non funziona: tutto è cominciato quando ho provato ad aggiornare il firmware... ad un controllo sul web ho notato che avevo il 2.4 e che sul web era disponibili il 2.7... e sono un informatico... quindi mi sembrava opportuno aggiornare: 

  • ho scaricato ed installato i driver sul mio portatile Asus Zenbook con Windows 11
  • ho provato a connettere la gigboard ad una porta usb type C, con adattatore, e niente, secondo il driver: Hardware not connected
  • ho provato su una porta USB 2.0 e niente; 
  • ho cambiato cavo USB e riprovato sulle due porte di prima, che sono sicuramente funzionanti, ma nessun miglioramento; 
  • per scrupolo ho provato su un secondo PC, il fisso, la mia DAW: ho installato i driver, ancora provo con i due cavi USB di prima ma non funziona in entrambi i casi... il driver dice sempre e comunque Hardware not connected.

Non mi perdo d'animo, contatto il mio tecnico di fiducia, Legend Amp di Avellino, sicuro che con una piccola spesa si potrà riparare il problema, ma A. mi risponde che lui non ripara prodotti digitali per politica aziendale... fregato!

Cerco sul web...
Scopro che il problema è molto frequente, penso che Headrush deve utilizzare componenti scadenti.

Poi decido di rivolgermi all'assistenza Headrush. In Italia è fornita da Soundwave e li contatto per telefono. Dopo che ho illustrato il problema e spiegato i tentativi che ho fatto mi rispondono, purtroppo, che è probbabile che il prodotto richieda una sostituzione dell'intera scheda madre. Obietto che mi sembra eccessivo sostituire tutta la scheda madre per una porta USB non funzionante, dovrebbe bastare sostituire quella o controllare saldature e contatti, ma mi rispondono che se la porta non presenta danni esterni è molto probbabile che il problema sia nella scheda madre che potrebbe essere dovuto al microcontroller che non va più e/o non gestisce correttamente la porta, del resto è quello che succede di solito nella fattispecie, per cui sarebbe necessaria la sostituzione della MB. Ma c'è di peggio: attualmente il pezzo di ricambio non è disponibile e non si sa quando tornerà disponibile di nuovo, dopo di che mi dicono che la spesa potrebbe arrivare a circa 200 euro spese di spedizione incluse...

Sono soddisfatto dell'assistenza offerta da Soundwave e della gentilezza della persona con cui ho parlato, ma sono tremendamente deluso da Headrush... è inaccettabile che si rompa un componente tanto spesso; è inaccettabile che non sia disponibile un ricambio... 

Non comprerò mai più Headrush.

lunedì 14 luglio 2025

Martin SC10e parte 2... Video

 L'ultimo post è stato un... inciso... Ora riprendo a parlare della mia nuova Martin SC10e.

La acustica e' arrivata a casa mia più o meno a metà gennaio 2025 e ci ho strimpellato per un mesetto con le corde di fabbrica con sensazioni molto buone e e soddisfazione.

Quando, dopo circa un mese, è giunto il tempo di cambiare le corde montate non mi sono domandato che modello (ovvvio che fossero Martin) e che scanalatura fossero, avevo delle Martin 11-50 ed ho montato quelle... è stato un disastro... si è alzata l'action ad almeno 5 millimetri ed è diventata insuonabile dal quinto tasto in poi. Ho tentato un paio di volte di regolare l'action e sono riuscito a guadagnare un millimetro, credo... Dopo alcune settimane, preoccupato, ho mantato le mie abituali Richard Cocco 11-50 e la situazione non è migliorata affatto. Ho tentato di regolare il trusrod diverse volte ma non migliorava quasi di nulla, mi sono deciso a portarla dal liutaio... ci voleva uno più esperto di me che non so nulla di acustiche.

Ho valutato tre opzioni ed alla fine ho scelto Pino D'Elia di Mirabella Eclano. E' stata una scelta fortunatissima, Pino ha visto la chitarra, ha studiato 5 minuti la sua particolare costruzione, che non conosceva, e mi ha risolto il problema in mezz'ora ad un ottimo prezzo. Mi ha regolato un action da sogno, rasoterra, da elettrica shred... poi certo... io non so fare shred sull'elettrica, figuriamoci sulla acustica, ma ora è qualcosa che nemmeno immaginavo. 

Il video l'ho girato con su le Richard Cocco, vecchie di un mese e mezzo... per me suonano ancora molto bene...


 Posso paragonare questa chitarra, date le condizioni, soltanto alla vecchia Ovation CE44 e ritengo suoni meglio, ha più volume, bellissimo timbro in arpeggio ed in accompagnamento, sono proprio contento dell'acquisto... ed è anche più comoda da suonare inpiedi; di questi tempi sarà capitato già una decina di volte che l'ho suonata a tarda sera sul terrazzo (causa eccessivo caldo in studio)  con grande soddisfazione e senza fastidi passeggiando avanti ed indietro in lungo ed in largo. Per il resto penso che ogniuno possa farsi la sua opinione in merito, poi certo 3 minuti ascoltati su youtube non sono niente e la prova diretta dello strumento è insostituibile.