La seconda edizione di Milano Custom Shop è stata interessante come la prima, non è più una novità in se ma ci sono state delle piacevoli sorprese nella location e negli espositori.
Si è tenuta il 20 marzo 2016 nelle sale dell'Hotel Melià... un hotel a 5 stelle da mozzare il fiato (non che io abbia particolari frequentazioni con hotel di questo livello, anzi, non per fare lo snob, a me non è piaciuto particolarmente... troppa moquette, stanze troppo ovattate, e mobili luigi xv a go go). L'hotel si trova in via Masaccio nella zona Nord Ovest di Milano, ma non è ancora in periferia... è un quartiere residenzialissimo, bello, molto tranquillo, pure troppo, tra il centro città e la periferia: è facilmente raggiungibile con la metropolitana (Linea 1 o 5, Fermata Piazzale Lotto) ed io ci sono andato proprio con quella...
Ho deciso di andarci con i mezzi in passato sono andato sempre in macchina sia a Second Hand Guitar che alllo scorso MCS... treno da Alessandria e poi metropolitana...
Mi sono anche svegliato presto per esser lì tra i primi e girarmelo con calma...
E così ho fatto!
Mi sono girato gli stand due volte... la prima solo per guardare e chiacchierare, la seconda con macchinetta a tracolla per fotografare le bellezze del luogo :)... stavolta mi sono portato una macchinetta fotografica decente, una Panasonic con ottica Lumix semiprofessionale veramente ottima che ha diversi anni di attività ma va ancora benissimo per le mie necessità...
Un po' ho fatto chiacchiere un pò ho apprezzato questi marchi che mi sono proprio piaciuti...
Bruno Traverso Guitars: il liutaio genovese è di nuovo a MCS, è una persona squisita e molto umile, quando gli ho detto che ho fatto dei tentativi non si è atteggiato a maestro per niente, come hanno fatto molti altri, non in questa sede però... Ha diversi endorser anche stranieri... Le sue chitarre (vedere Joy o Sintesi) sono veramente bellissime, bilaciatissime, curatissime... e costosissime... per noi comuni mortali.
Se rapino una banca o vinco il superenalotto me ne faccio fare una.
Bo-One: Ragazzi disponibili e simpatici... realizzano belle chitarre superpersonalizzabili ed a prezzi accessibili (parlando di realizzazioni artiginali). Parlando con uno di loro mi è sembrato particolarmente soddisfatto di aver trovato un modo per ridurre la lunghezza complessiva della chitarra riducendo la paletta... a me non sembra una grande idea... ne un'idea necessaria... comunque sono tentato da questi strumenti...
Fago Cablepro & Migi: Due pazzi... ma che dire delle loro realizzazioni... sono da manicomio... sono letteralmente capaci di rivoltare una chitarra come un calzino (sul piano del suono)... e la chitarra esteticamente rimane la stessa a parte qualche differenza: trasparenze che lasciano vedere l'elettronica o le molle del ponte, luci e lucette... ma nel suono si sente tutta un'altra musica.
Byo Music: bella l'idea di questi ragazzi di mettere insieme dei liutai (non molto conosciuti magari) e tramite un loro sito realizzato ad hoc, su cui è presente un discreto configuratore, mettere noi comuni mortali nelle condizioni di richiedere una chitarra personalizzata a prezzi accessibili.
Gli ho fatto presente che nel configuratore mancano delle opzioni...
M.O.V. Guitars: altro liutaio (Omar Viola) che fa belle chitarre... non è la prima volta che le vedo ma mi colpiscono sempre...
Non ho chiesto il prezzo di una sua realizzazione...
Chianti Rock: Che dire del simpaticone toscano che offre assaggi di vini (chianti rock) a tutti quelli che guardano incuriositi nella sua direzione? Per quel che può valere la mia opinione in fatto di vini è buono...
Ma a che pro? E' solo vino!
Solo perchè sulla bottiglia ci ha scritto ROCK?
Ed allora se Marchionne scrive sulle sue macchine ROCK la prossima volta vedremo una panda? non ditelo a Marchionne che è capacissimo di farlo... poi voglio i diritti!
BRBS Amplification: due chiacchiere anche con Sebastiano Barbirato... ha cominciato facendo modifiche e riparazioni di ampli... ora principalmente costruisce sistemi progettati da lui veramente interessanti curando ogni dettagli e scegliendo componentistica di qualità... questo si riflette sul prezzo ed anche sulla sua fama che è in forte ascesa. E' uno dei tanti che sostiene che un amplificatore valvolare deve avere i watt... chissa cosa direbbe se sapesse che il mio ideale è una testata 4 canali (valvolare) max 10 watt... ma tanto non me la posso permettere e, per fortuna, non mi serve.
Essetipicks: Veramente interessanti questi plettri... io che uso uno stubby della Dunlop spesso 3mm a forma di goccia da anni ormai, ho provato un plettro saponetta da 8mm: troppo morbido sulle corde, fa perdere l'attacco; invece uno da 4mm va molto meglio come il mio stubby. Sempre presenti quei plettri realizzati a mano in una teca apposita... belli, costosi e da collezione...
RedOne Electronics: questi ragazzi (non ho chiesto se l'altro era solo un amico o un membro dello staff) fanno begli ampli. Mi hanno fatto ascoltare una loro testata da 50 watt 2 canali high gain... e suonava bene in distorsione a volumi da stanza... mi sono domandato se avrebbe suonato bene nella mia... Anche loro dicono che un valvolare high gain deve avere i watt...
Non ho chiesto il prezzo tanto io sono soddisfatto di quello che ho... per ora...
Shank Guitars: liutaio di Milano, lui dice di no... :)... che non è un liutaio...
Tutte chitarre fortemente influenzate dalla tradizione e belle... la cura nella scelta dei top è maniacale direi, non ne ho vista nemmeno una banale... vedere la SG X RAY o la Acquafan.
Shiva Audio Devices: Il nome è tutto un programma... il dio della distruzione... ma fa più cattivo di quel che è... gli ampli sono belli e versatili... li vedo bene in molte situazioni, i pedali sono giustamente curati e ricercati nell'estetica senza mai sfociare nel pacchiano e ottimamente costruiti...
... continua nel post successivo...
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