venerdì 11 novembre 2016

Autocostruzione Cassa per Chitarra: Impressioni

A questo punto mi sembra utile fare delle riflessioni anche se con una sola cassa costruita all'attivo non posso pensare di esser diventato un esperto... ritengo di poter trarre delle conclusioni e degli insegnamenti dalla mia esperienza che possono essere utili ad altri ed a me per successivi progetti.

L'autocostruzione di una cassa per chitarra è un lavoro abbastanza semplice anche per un vero neofita del FaiDaTe come il sottoscritto... e la soddisfazione è quasi sicura, basta prestare la dovuta attenzione nelle fasi topiche per evitare grossi errori. La quantità di lavoro necessaria non è molta. Gli attrezzi richiesti per fare un discreto lavoro sono pochi e si trovano a buon mercato.
  • Il multistrato ed i listelli li tagliano al brico, basta andare con le misure e le quantità;
  • Serve una raspa o lima a grana abbastanza grossa per la smussatura degli angoli e non è detto che al negozio cinese vicino casa ci sia la più economica
  • Carta vetrata... diciamo intorno alla grana 180... 
  • Bomboletta spray del colore che preferite;
  • Serve un trapano avvitatore... 
  • Serve un seghetto alternativo o una piccola fresatrice manuale con il componente che permette di tagliare una forma circolare (non so come si chiama); 
  • Ovviamente colla per legno e uno strumento, uno qualsiasi, per stenderla... io ho usato la spatola morbida da dolci (comprata appositamente) tanto io non sono un pasticciere e non la uso in cucina
  • Sarebbero utili dei morsetti da utilizzare nella fase di incollaggio per mantenere i pezzi ben fermi ed in verticale tra di loro... ma con un po' di inventiva si può usare quasi qualsiasi cosa... 
  • Serve un taglierino e/o delle forbici per tagliare tolex e tela;
  • Per finire prendere viti autofilettanti per legno.
Dal punto di vista realizzativo la parte più complessa è incollare il rivestimento... incollarlo su un solo pezzo piano non è difficile, basta stenderlo e tirarlo bene... è più laborioso applicare il rivestimento sui 4 pezzi che costituiscono il parallelepipedo della cassa (pannelli destro, sinistro, sopra e sotto del mobiletto)...
  • serve tempo, pazienza ed attenzione... 
  • bisogna evitare bolle d'aria e di colla... 
  • stendere bene la colla e stirare ancor meglio il tolex con una qualsiasi pezzo adatto allo scopo dritto e liscio quando è ancora fresca la colla per facilitare il contatto ed eliminare eventuali bolle...
  • mettere la dovuta attenzione anche quando si piegano i lembi del tolex verso l'interno della cassa. 
 Alcune cose non sono necessarie...
  • paraspigoli, 
  • piedini, ma bisogna accontentarsi di tenere la cassa direttamente a terra e non so se può comportare problemi sonori, ma credo di no... ai nostri volumi tipici (non da stadio) l'unica cosa che si muove di quella cassa è il cono... ed è già tanto.
  • tolex stesso o qualsiasi altro tessuto di rivestimento (si può pensare di verniciare tutto a bomboletta spray, 5 passate sono buone).
Poi certo c'è da considerare quanti coni... è chiaro che per un neofita un cono è più che sufficiente, bisogna sempre tener conto delle proprie capacità... una 4 X 12 come prima opera non mi sembra una buona idea...
Uno dei problemi della cassa multicono è la solidità del manufatto: 15 mm possono andar bene per una 1 X 12 ma potrebbero non essere sufficienti per una 4 X 12, io ci sto pensando a realizzare una multicono ma per ora non so dove metterla e cosa farne.

Un altro problema è l'impedenza: la cassa deve matchare con l'impedenza d'uscita del finale dell amplificatore; di solito questa impedenza è ad 8 o 16 ohm, raramente di 4, e non sempre c'è uno switch che permettere di passare dall'una all'altra... ed i coni si vendono, anche essi, con un impedenza di 8 o 16 ohm (a 4 ohm ne ho visti pochi), c'è poi da tener conto del collegamento dei coni se in serie o in parallelo... e questo dipende da qual'è l'impedenza che si vuol ottenere alla fine.
Certo quasi tutto è reversibile, ma nessuno apprezza i ritorni indietro e gli sprechi di tempo e lavoro.
Sarebbe interessante anche realizzare una cassa multicono con coni diversi e vedere cosa viene fuori... oppure una cassa stereo e mono, utlizzabile quindi alla bisogna nelle due configurazioni, ma serve spazio... che non ho...

Poi mi sembra doveroso spendere due parole per quanto riguarda l'ingombro. Le dimensioni del mobile si devono prendere da una cassa nota... è l'unica possibilità per evitare spese per legname inutile... poi certo se uno vuole sperimentare, se i soldi non sono un problema, si usa la fantasia e si va, ma secondo me questo lo può fare chi è del mestiere.

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