giovedì 29 settembre 2016

Home Recording & Amp Modelling: PodFarm

Come ho detto mesi fa in pricipio era Gearbox.... per lo meno io ho cominciato usando quello con la mia Line6 TonePort UX2; poi line6 ha messo a disposizione un nuovo prodotto di gran lunga migliore chiamato PodFarm, per noi utilizzatori di schede audio line6 era sicuramente gratis tant'è vero che io l'ho scaricato senza problemi in versione 1.01 credo, più o meno quando è uscito.
Ovviamente c'era, non ricordo se subito o dopo poco tempo, anche una versione a pagamento ma io non l'ho mai provata e, visto che dopo un po', la versione base è stata resa disponibile a tutti non solo ai possessori di schede audio Line6, io ci sono rimasto un po' male constatando che i possessori delle stesse non avrebbero avuto vantaggi particolari.
PF richiedeva:
  • Pentium 4 -1.2GHz o superiore (2.5 GHz o MultiCore raccomandato);
  • Windows XP (SP2 o SP3), sia a 32 che a 64 bit, o Vista (SP1) si a 32 che a 64 bit;
  • 512 MB di RAM (1 GB raccomandati);
  • 1 GB di spazio su hard disk (10 GB raccomandati);
  • risoluzione schermo 1024 x 768;
  • CD-ROM;
  • Porta USB 2.0 libera  (no USB hub);
  • Connessione Internet (ovviamente facoltativa... ma ormai...);
Le sue richieste in fatto di dotazione hardware non erano particolarmente esose, come si conviene per software di cui si vuol favorire la diffusione, e sul mio Acer ci è andato benissimo...

Ma cosa è PodFarm?
PF è un software di simulazione di amplificazione ed effetti per voce, chitarra e basso sia stand alone che un plug‑in per appplicazioni musicali per computer Mac e PC in formato VST, RTAS ed AU.

Questo software aveva un certo numero di  amplificatori, testate, casse ed effetti combinabili per ricavare i propri suoni ed un certo numero di suoni preconfezionati e/o scaricabili (fatti da altri utenti) da internet... Aveva questi amplificatori:
  • 1964 Blackface ‘Lux: assimilabile al Fender Blackface Deluxe Reverb.
  • Brit Gain 18: basato sul Marshall 1974 18 watt combo.
  • 1990 Brit J-800: basato sul Marshall JCM 800.
  • Citrus D-30: Orange AD30TC.
  • 1967 Class A-30 Top Boost: Vox AC30.
  • 1987 Jazz Clean: Roland JC 120.
  • Line 6 Chemical X.
  • Line 6 Insane.
  • Line 6 Piezacoustic 2.
  • Line 6 Spinal Puppet.
  • Line 6 Treadplate.
  • 1968 Plexi Jump Lead: basato su un Marshall Plxi modificato per dare più saturazione.
  • 1968 Plexi Lead 100: Marshall Plexi Super Lead.
  • Power Amp.
  • 1953 Small Tweed: Fender Tweed Deluxe Reverb.
  • 1993 Solo 100 Head: Soldano Slo 100.
  • 2001 Treadplate: basato sulla testata Mesa Boogie Dual Rectifier Solo.
  • Tube Preamp.
  • 1958 Tweed B-Man: Fender Bassman del 58.
Poi c'erano un altrettanto buon numero di casse per chitarra.... non scendo troppo in dettaglio elenco solo quante sono per tipo (numero di coni e dimensione degli stessi):
  • una 1X6 
  • una 1X8 
  • due 1X10, 
  • tre 1X12, 
  • sette 2X12, 
  • due 4X10, 
  • sei 4X12, 
  • una 1X15
Poi forniva qualche ampli e cab solo per basso... ma io non suono il basso... :)... ed alcuni preamplificatori per voce... nel complesso la parte da leone la faceva la chitarra... ovviamente.

Ma continuiamo con gli effetti offerti:

Delay
Analog Delay w/Modulation basato sul Electro-Harmonix Deluxe Memory Man
Tube Echo Echoplex Maestro EP-1 del 1963
Digital Delay delay digitale generico


Effetti di Modulazione
Sine Choruschorus generico
Line 6 Flanger flanger generico
Phaserbasato sul MXR Phase 90
U-Vibebasato sul leggendario Uni-Vibe
Opto Tremolobasato sul circuito tremolo che fu usato su alcuni Fender blackface (come il  Deluxe Reverb del 64 ed il Twin Reverb del 65)
Rotary Drum + Hornbasato sul Leslie 145


Distorsioni, Dinamica e Filtri
Facial Fuzz
Fuzz Pi basato sul EH Big Muff Pi
Screamerbasato sul mitico Tube Screamer Ibanez
Classic Distortionbasato sul ProCo Rat
Bass Overdrive
Bronze Master
Sub Octavesbasato sul Boss OC-2
Female De-Esser filtro generico de-esser per voce feminile
Male De-Esserfiltro generico de-esser per voce maschile
Vetta Comp


Riverberi
Standard Spring
Brite Room
Medium Hall
Cavernous
Slap Plate


Wah
Vetta Wah
Weeper


Altri effetti presenti e non ancora elencati
Gate
Comp (Compressore)
EQ

Per quanto riguarda i riverberi ed i Wha il PF lasciava alquanto a desiderare... non offriva simulazioni di stompbox famosi e ce ne sarebbero... ed anche altri effetti come il chorus ed il flanger non erano particolarmente ricercati... sarà stata un scelta precisa e chiara dell'azienda.

Io ho iniziato ad usarlo non ricordo bene quando... credo nel 2007... e l'ho usato anche per registrare le mie prime idee musicali (che anni dopo ho scoperto esser venute moooooolto male... un giorno le rifarò)... ho proseguito anche quando ho acquistato il nuovo notebook Vaio, continuava a sembrarmi la scelta migliore utilizzando la scheda sonora TonePort UX2, credevo che il programma ne utilizzasse al meglio l'hardware... Ho smesso di usarlo tra il 2011 ed il 2012... ne parlo nel prossimo post.

A proposito: il programma si può aggiornare ed estendere tramite internet, ovviamente, utilizzando l'utility software Line 6 Monkey, un compenente in più che fa sempre comodo.

domenica 25 settembre 2016

TC Electronic Hall of Fame: Prova ed Impressioni

Ho pensato di fare un video! E' sempre utile se l'utente sa come è realizzato... Per i miei scopo, però, troppi video dimostrativi del tubo sono eccessivamente professionali, tanto da diventare non veritieri, secondo me... I miei video sono casalinghi al 100%, non faccio assolutamente niente per migliorarne il suono o il video (neanche saprei :)! [sono un po' scuri, lo so, prima o poi troverò una stanza abbastanza larga e più illuminata!]) ne per coprire gli errori che posso fare suonando: la mia intenzione è mostrare come suona il pedale (in questo caso) schietto: chitarra, pedale, ampli e BASTA. Addirittura riprendo tutto con la mia, ormai vecchia, Lumix FZ35 senza neanche un microfono dedicato (che pure avrei)... uso quello integrato nella lumix... la macchinetta realizza video in fullHD e con un audio buono: suono ed immagini sono già superiori a quello che serve per youtube. Poi lo passo sul PC e lo trasformo in un video meno ingombrante...

Non ho mai esplorato tutte ma proprio tutte le funzionalità del Hall of Fame... qualcosa, ovviamente, ho visto ma sono troppe e poi ho trovato quello che cercavo e mi sono fermato. Io l'ho usato poco, sempre impostato su un leggero riverbero, mode spring, che desse una leggera spazialità (ma non quanto un delay) ed atmosfera a certi suoni, alcuni assoli e molti arpeggi puliti.
Quindi, quando poi ho pensato di fare un video, ho esaminato la possibilità di esplorare per bene le funzionalità che aveva ma ci volevano almeno 20 minuti di girato e chissà quanto tempo precedente di smanettamento, e poi mancavano anche i TonePrint... e quanti ne potrei mettere di questi? Alla fine ho deciso di fare un video semplice e breve, di esempio, non completo ma a mio avviso è utile per far balenare le possibilità di questo fantastico aggeggio ed illustrarne le qualità.
Sono partito con le mie impostazioni preferite ed ho suonato qualche nota in tutte e undici le modalità offerte... il TonePrint mi sono dimenticato :) qual'è... comunque credo che qualcuno possa cominciare a farsi un'idea... ecco il video.


Le mie considerazioni
L'Hall Of Fame è veramente un pedale eccellente per il riverbero con tutto il necessario per la vostra chitarra. Se consideriamo tutte le funzioni di questo dispositivo di TC Electronic dobbiamo dire che l'HOF ha un rapporto qualità prezzo straordinario. Veramente incredibile. A proposito l'ho pagato 120 euro da Lucky Music!
Per quanto riguarda la qualità del suono, l'Hall Of Fame è un degno prodotto TC Electronic, quindi è eccellente. Veramente un pedale molto valido per il riverbero.

A me in generale la tecnologia troppo avanzata nei pedali non piace tanto, mi piace più l'analogico ed il calore, quindi il TonePrint non è che lo volessi proprio a tutti i costi... Ma grazie a quest ultimo si scoprono dei settaggi e dei suoni che non ci si immagina neanche e non sono per niente artificiali. Beh, d'altra parte quelli che creano i suoni per i server della TC sono dei professionisti... e poi offrono un'altra possibilità non da poco: senza sudare si ha il suono di ....

Secondo me un pedale con le possibilità del Hall of Fame ma che si può usare con una sola impostazione per volta è sprecato: come faccio se a me in un pezzo serve un riverbero Spring e nel pezzo dopo un riverbero modulato con altri settaggi? Durante le performance devo modificare i settaggi al volo sul palco? Rischio anche di farli sbagliati visto che si suona sempre di notte e con luce appena appena decente per guardarsi in faccia! Si potrebbe pensare di farlo tramite un computer, un tablet o uno smartphone, sicuramente oggi sarebbe possibile, ma serve una persona dedicata che ci metta la necessaria attenzione per evitare figure di m... ed io preferisco i vecchi sistemi affidabili e collaudati...
Se posso dare un consiglio alla TC, mi piacerebbe che realizzassero un HOF compatibile col protocollo MIDI ed in formato rack (ma questo è facoltativo) con una memoria non inferiore a 100 presets (a me personalmente ne basterebbero anche 10 ma visto che ci siamo...) per dare a noi chitarristi (tradizionalisti) la possibilità di sfruttare l'HOF stesso al meglio...

Poi dopo almeno 4 anni, per l'unica ragione che non poteva entrare nel mio nuovo rig rack totalmente MIDI, l'ho venduto sul mercatino, e mi è dispiaciuto... devo dire che l'ho venduto a razzo a circa la metà del nuovo, questo la dice lunga su quanto sia apprezzato questo pedale in giro.

giovedì 22 settembre 2016

TC Electronic Hall of Fame

Ad un certo punto mi sono voluto regalare anche un riverbero... mi sono convinto che potesse star bene nella mia pedaliera e nel mio suono.
In sincerità ho fatto una cosa che in generale noi chitarristi non dovremmo fare: l'ho comprato senza provarlo prima... ma sono impossibilitato a recarmi al negozio con la mia strumentazione. Però non ne ho scelto uno a caso, ho letto e riletto diverse recensioni ed ascoltato molte prove sul tubo... per cercare di farmi un idea... ho scelto il TC Electronic Hall of Fame e l'ho comprato da Lucky Music di Milano.

l'HOF è un pedale riverbero stereo che, in un formato compatto, offre quattro controlli, dieci tipi differenti di riverbero, un selettore per scegliere il pre-delay, un selettore per scegliere i tipi di bypass ed il solito pulsante per l'ON/OFF dell'effetto.

Sul pannello i controlli sono:
  • Decay: regola la durata del riverbero, che può variare ovviamente secondo il tipo di effetto selezionato. Ciò significa che il valore massimo di questo controllo dipende dal riverbero selezionato e non è sempre lo stesso.
  • Tone: è l'equalizzazione dell'Hall Of Fame. Girando questa manopola in senso antiorario potete tagliare gli alti per rendere il riverbero più scuro.
  • FX Level: regola il volume dell'effetto, non il volume complessivo. Soltanto l'effetto. Il segnale diretto, per esempio il segnale della vostra chitarra, è sempre allo stesso livello dell'ingresso.
  • Mode: Che permette di scegliere tra dieci tipi di riverbero più i TonePrint per tutti i contesti possibili.
I 10 tipi di riverbero sono:
  1. Room: simula il riverbero di una piccola stanza.
  2. Hall: il riverbero generato da un ambiente più grande.
  3. Spring: l'emulazione di un riverbero molto famoso di Fender.
  4. Plate: questo riverbero è l'emulazione di un riverbero Vintage. Una caratteristica di questo riverbero è il suono brillante.
  5. Church: il riverbero che è generato da un ambientale molto grande. Se il riverbero Hall non è abbastanza ampio per le vostre necessità questo riverbero può essere una soluzione.
  6. Mod (Modulato): questo modo aggiunge alcune modulazioni al riverbero.
  7. LoFi: questo riverbero genera un suono molto particolare e originale.
  8. Tile: il riverbero perfetto se volete emulare il suono prodotto in una stanza da bagno.
  9. Amb: un riverbero molto breve.
  10. Gate: questo riverbero è un classico per la batteria e può essere adatto ad alcune particolari situazioni con la chitarra o un altro strumento.
  11. TonePrint: settaggi preparati da esperti della TC o dai più famosi chitarristi come Paul Gilbert e Troy Van Leeuwen pronti all'uso che l'utente può scaricare dal sito web ufficiale e che possono essere trasferiti al pedale tramite la porta USB.
Infine, con il selettore Pre-Delay, è possibile regolare il tempo tra il suono originale (il segnale diretto) e il riverbero con i due settaggi Short e Long.

Quando selezionate un TonePrint, i controlli dell'Hall Of Fame reagiranno come definito dall'autore del TonePrint. Questi ultimi sono una grande funzione dei pedali di TC Electronic, un grande valore aggiunto.

Un selettore sotto la batteria può essere utilizzato per selezionare fra due tipi di bypass, secondo l'uso che farete del pedale: true bypass e buffered bypass. Il buffered bypass può essere utile se usate tanti pedali nella vostra catena di effetti o con i cavi lunghi. Il buffered bypass deve essere selezionato generalmente nel primo e nell'ultimo pedale della catena di effetti, secondo quanto prescritto dai TC.
Se selezionate il buffered bypass potete selezionare anche un'altra opzione con un selettore supplementare: Kill-Dry (on/off). Se selezionate ON, il pedale rimuoverà il segnale diretto dall'uscita: soluzione migliore quando l'Hall Of Fame è utilizzato in un loop effetti parallelo. Se selezionate il true bypass, questa opzione non è disponibile.

Proprio un bel po' di funzioni questo Hall of Fame... ce n'è da sentire...
Per il prossimo post ho preparato un video e farò le mie considerazioni...

martedì 20 settembre 2016

Trasferimento Base Operativa parte 2

Il trasferimento forzato ad Alessandria ha comportato delle novità, musicalmente parlando...
  1. Le mie possibilità di trovare una band secondo le mie esigenze e di rientrare sulla scena musicale si sono di molto ridotte.
  2. Il mio progetto di autocostruzione ha perso un pilastro fondamentale per il quale avevo cercato tanto nei mesi precedenti a Benevento e provincia: il liutaio tutor non c'era più... e garantisco che questo ha rappresentato un grosso ostacolo alla realizzazione del mio progetto per tanto tempo.
  3. Ho perso anche l'esperto di fiducia che curava i miei ampli....
  4. Contestualmente mi sono ritrovato completamente solo e con tanto tempo libero.
Grazie a VillaggioMusicale mi ci sono messo ugualmente sul mercato bandistico, su quello di Alessandria invece che su quello di Benenvento e devo dire che negli anni qualche possibilità di suonare in una band di persone in carne ed ossa l'ho avuta... quattro o cinque gruppi alla ricerca di un chitarrista mi hanno contattato e ci sono stati degli incontri e delle prove, ma la cosa non è mai andata oltre la quarta sessione di prove per vari motivi mia preparazione tecnica... vedute musicali e progettuali ...di tipo logistico ed forse caratteriali.

Per quanto riguarda il liutaio tutor.... l'ho cercato! Ho cercato anche un liutaio per il mio strumento principe, che ogni tanto un'occhio e delle mani più competenti dei miei deve visitare la mia ascia, a mio modo di vedere... E proprio a questa persona, V, che ho trovato abbastanza presto, ho chiesto anche se poteva esser disponibile a seguire il mio lavoro di autocostruzione dandomi poi consigli su come procedere di volta in volta (visto che io ci tenevo tanto e continuavo a raccogliere materiale didattico utile) ma egli ha rifiutato la proposta... e ci sono rimasto male... mi è sembrato un po' troppo geloso del suo mestiere, sensazione che C, il liutaio di Benevento (ma anche il liutaio A di Acustica a Napoli) con cui avevo parlato mesi prima non mi aveva affatto dato... Un altro liutaio che avesse il laboratorio in un intorno abbatanza piccolo (geograficamente parlando) da casa mia (ad Alessandria s'intende) non l'ho trovato... così per un bel po' sono rimasto fermo...
Ho perso il mio tecnico di fiducia degli ampli che era ad Avellino, un tecnico davvero preparato e qui ad Alessandria non l'ho trovato uno così specializzato... c'è poco da dire a riguardo... negli anni mi sono un po' arrangiato per quanto riguarda questo problema.

Però ho iniziato ad avere molto tempo libero (ma solo) da dedicare all'home recording, ai progetti di autocostruzione, allo sport... e questo non guasta, almeno questo tra le tante sfighe...

domenica 18 settembre 2016

Trasferimento Base Operativa

A metà ottobre del 2011 ho dovuto trasferire la mia base operativa ad Alessandria in Piemonte per questioni lavorative... e, a parte le questioni sentimentali e personali che non riguardano questo blog, non vi dico il dispiacere per il mio progetto di autocostruzione che avrebbe avuto una battuta d'arresto ed una brutta rettifica per diverso tempo... ne la delusione di lasciare quella fantastica via San Sebastiano di Napoli ed i suoi negozi, sopratutto il meraviglioso Centro Chitarre nel quale mi recavo con cadenza almeno settimanale anche solo per rifarmi gli occhi sulle PRS, Suhr, ecc...


Ma, come questo blog testimonia, non mi sono solo rifatto gli occhi....

giovedì 15 settembre 2016

Autocostruzione Chitarra Elettrica parte 3

Dopo vari argomenti trattati ritorniamo al mio progetto di autocostruzione chitarra elettrica di tempo fa e facciamo il punto al 2011.

Cosa molto interessante: avrei trovato un liutaio a Benevento (C) che sarebbe disposto a supervisionare il mio lavoro... ci ho parlato, gli ho chiesto se, con una certa cadenza, avrebbe accettato di vedere il mio lavoro e darmi dei consigli su come procedere di volta in volta... lui ha risposto di si e che anzi, se avesse avuto spazio, (ma non ne aveva) mi avrebbe permesso di fare il lavoro nel suo laboratorio (c'era già una persona che lo faceva!).

Ora formulo la domanda più importante: Cosa voglio?
Il modello al quale mi ispiro (come ho già scritto) è la mia favolosa Jackson slsmg. Vorrei una chitarra molto simile a questa, lo shape va più che bene, ed anche i legni, in più vorrei maggiore versatilità e la vorrei di un bel blue elettrico trasparente o ci vorrei un bel disegno sopra. Quindi i legni dovrebbero essere:
  1. body in mogano (ed infatti ho acquistato un blank in mogano khaya);
  2. manico in monaco;
  3. tastiera in ebano 24 tasti.
il mio pezzo di Mogano
Lo shape presenta un problema: come faccio a riprodurlo abbastanza fedelmente? Non si può certo appoggiare la slsmg sul legno grezzo e ricalcare il contorno.... ed il resto? Buche per pickup?, Scasso manico? E' un problema che devo risolvere!
Il body in mogano offre un'ostacolo: è impossibile colorarlo di blue trasparente così com'è... è già di suo rosso, se applichi un blue diventa marrone o verde scuro... ma non so se si può applicare un top in acero e non modificare il suono complessivo... ed il blue solido non mi sconfinfera.
Poi, però, la vorrei bolt-on invece che neck through... Per quanto riguarda questo aspetto, in generale si dice che una chitarra neck through ha maggiore sustain ma non è del tutto vero, dipende da tante altre cose e gli esperti dicono che una chitarra bolt-on se è fatta a regola d'arte suona bene come nessun'altra. Comunque, a parte considerazione varie, sarebbe più facile da realizzare per uno come me.

Poi sorgono delle domande:

quale ponte?
Sono indeciso sul ponte... la slsmg monta il solito tune-o-matic con corde passanti attraverso il corpo che in questo periodo non apprezzo più di tanto (ignoro alcune considerazioni liuteristiche...) e vorrei orientarmi su altro ponte fisso ma non so quale... ne vedo diversi sui siti di negozi, ma non li ho mai visti su una chitarra che ho potuto imbracciare e suonare per bene...

quali pickup?
Anche sui pickup sono indeciso... ho esperienza diretta di ben pochi di questi (oggi, col senno di poi, posso affermare che conviene farsi una cultura sui pickup provandone molti, prima di fare una scelta oculata)... gli EMG attivi 81 ed 85 della mia Jackson mi piacciono molto e per non rischiare sarei orientato su qualcosa del genere ma li vorrei splittabili e non so se li fanno (oggi si!).

E poi ho il problema del manico, io non so se sarò mai in grado di realizzare un manico con tastiera, tasti, curvatura della tastiera, capotasto e shape manico come si deve... nemmeno con un aiutino di quel liutaio di cui sopra mi sento sicuro di riuscirci a meno che non me lo fa proprio lui... ed il manico è fondamentale...

Così un giorno, capitato per lavoro a Roma... per circa un mesetto, vedo sul mercatinomusicale e trovo un manico di una vecchia Ibanez RG550... a 70 euro... contatto il venditore e lo prendo credendo di aver così risolto il problema... ERRORE!
il manico che ho acquistato

martedì 13 settembre 2016

Autocostruzione Seconda Valigetta

Un amico, P, mi ha chiesto di aiutarlo a mettere insieme una pedaliera con i suoi pedali... deve costare poco, vuole un lavoro decente ma sopratutto funzionale... lui ne usa diversi e non vuole fare balletti.
Siamo sempre in un caso di una pedaliera molto semplice composta solo da pedali singoli, senza pedaliere multieffetto o midi e senza looper o altri aggeggi particolari.
I pedali da collocare sono, in ordine:
  1. BOSS CS-3
  2. BOSS SD-2,
  3. MXR Super Badass Distortion,
  4. Electro Harmonix Stereo Memory Man (usato in mono, purtroppo),
  5. MXR Micro Flanger
... ed il T-Rex Full Tank...

Come si vede i pedali sono abbastanza pochi. Lui li preferisce tutti davanti all'ampli... ha un transistor Crate (non ricordo il modello) datato ma di buona qualità che sembra digerirli bene.
Il problema è relativo alla portabilità della pedaliera: deve essere abbastanza piccola ed i pedali ci devono stare bene. 
 
P ha accettato il mio consiglio di mettere i pedali su una base di multistrato in Pioppo dello spessore di 1 cm... dimensioni approssimative crica 40 X 50 e di fissare questa base su due pezzi di legno tagliati a triangolo (abbiamo preso un listello a base rettangolare 4 cm X 2 cm lungo 40 cm, come la pedaliera e li abbiamo incollati sotto, a 5 cm dal bordo, con la colla vinilica) in modo tale da tenere la pedaliera abbastanza inclinata verso il chitarrista (da 4 cm a 0 in 40 cm... è una comoda inclinazione)... che facilita la pigiata dei pedali...

Poi abbiamo verniciato in nero, che è il colore migliore per certi supporti, con la solita bomboletta spray di nero opaco.

Per quanto riguarda il metodo di fissaggio dei pedali P mi ha bocciato il velcro dicendo che non tiene bene come vuole lui e poi è complicato toglierlo sia dai pedali che dalla pedaliera senza che lasci residui, alle volte stacca la vernice (quella sul supporto si ma sui pedali mai)... mahhh... comunque la soluzione più pratica per quanto riguarda facilità di assemblaggio, economicità, praticità e comodità nella sostituzione di pedali etc etc ma non esteticamente ci è sembrata quella di usare delle fascette (quelle da elettricista).
Abbiamo bucato la pedaliera col trapano e ci abbiamo fissato i pedali con due fascette per ogni componente.

L'alimentatore lo abbiamo fissato sotto nella parte più alta sempre con due fascette... ed i cavi di alimentazione che vanno ai vari pedali passano per gli stessi buchi delle fascette... i cavetti jack invece non abbiamo trovato un modo per nasconderli e sono tutti completamente in vista.

P è decentemente soddisfatto ed io ho fatto un altro po di esperienza... come pro ha che è leggera, è super economica, e dovendo cambiare un pedale tagli le fascette e alla peggio fai un altro paio di buchi... anche se a lungo andare potrebbe diventare un colabrodo... io avrei messo il velcro.
Gli rimane solo da trovare una borsa/valigetta/case per portarla in giro comodamente; al momento ha pensato di usare il suo vecchio zaino di scuola.

Un'altra cosetta che gli ho suggerito è di mettere delle maniglette e magari qualcosa sotto, piedini, o per esempio uno strato fino di tessuto tipo moquette almeno sotto i piedi a triangolo... così non riga, non stuscia e non fa rumore se la si sposta.

Tutto il materiale per assemblare questa pedaliera si trova in un qualsiasi brico e non servono particolare capacità faidate... anzi... peccato che non ho foto di questa realizzazione, ma non pensavo mi sarebbero servite in futuro, ed ora non ho modo di farne, P è fuori dal mio radar :) ed a quanto ne so ha cambiato pedaliera...

venerdì 9 settembre 2016

Alimentatore per Pedali Dunlop DC Brick

Quando i pedali della mia pedaliera sono diventati più d'uno mi sono subito posto il problema di prendere un unico alimentatore per tutti. La prima scelta è caduta sul Bespeco PS50, un alimentatore che non ha grosse pretese, è stabilizzato, è economico e fornisce una discreta corrente (1 Ampere complessivi) a 5 pedali che non siano molto esosi (in termini di corrente appunto) a 9 volt... in teoria si possono alimentare anche più di 5 pedali con cavetti sdoppiatori... qualcuno ci ha provato e non conosco in dettaglio il risultato.
bespeco ps-50
Quasi tutti i pedali semplici in commercio consumano abbastanza poca corrente, inferiore al centinaio di milliAmpere (in generale gli effetti di modulazione possono consumare qualcosa di più ma se sono semplici non è un problema, ovviamente in questa categoria non rientrano gli Eventide Time Factor o gli effettoni complicati)... se abbiamo tutti pedali singoli come BOSS o Electro Harmonix non ci dovrebbero essere problemi ad alimentarli tutti e 5... o anche 6.... ma diverse fonti dicono che questo alimentatore non è adeguato ad una buona pedaliera, e comunque diversi pedali hanno bisogno di alimentarsi a 12 o 18 volt...

Per cui approntata la pedaliera ho cominciato a vedere come migliorarla... e sono partito dall'alimentatore visto che vorrei alimentare come si deve il B1 (sembra sia alimentabile sia a 9 che a 12 volt e ad orecchio non ho sentito differenza... ma preferisco alimentarlo a 12 se posso).
Allo scopo ho scelto l'MXR Dunlop DC BRICK... acquistato dal grande, immenso, Thomann...

MXR Dunlop DC-BRICK
E' un ottimo alimentatore stabilizzato e di qualità per pedali...a sua volta ha il suo alimentatore da 18 volt, può foraggiare fino a 7 pedali con un voltaggio compreso tra 7,5 e 9 volt e 3 pedali ad un voltaggio compreso tra 3 e 18... comodo no?

La Dunlop sostiene che "Più che un'alimentazione elettrica, questa scatola è un condizionatore. Diversamente delle batterie, il Brick fornisce sempre la tensione corretta, mantenendo i vostri effetti costanti spettacolo dopo spettacolo." Il DC Brick ha il suo FCLC (Foldback Current Limiting Circuit) che assicura la massima protezione da cortocircuiti e sovraccarichi di potenza. Anche a carico completo, godrete del funzionamento silenzioso e fantastico di un'alimentatore elettrico completamente regolato. Anche questo alimentatore può fornire una corrente di circa 1 Ampere.

Rispetto al Bespeco ovviamente non c'è paragone per quanto riguarda le uscite e la varietà di pedali alimentabili, funzionalmente in tutta sincerità non saprei quantificare ma ancora rispetto al Bespeco mi sembra di avvertire una migliore resa di alcuni pedali e mi sento più sicuro...

Oggi, nel 2016, l'ho messo in vendita perchè ho smantellato la pedaliera e venduto tutti i suoi componenti... e quindi non mi serve più... almeno spero...

mercoledì 7 settembre 2016

Setup con Fantasia: il mio Setup parte 3

A questo punto mi sembra utile fare il punto della situazione e descrivere il mio setup a fine 2011... in quanto rispetto all'ultimo sono cambiate tante cose ed è un setup con fantasia.

Dopo tanta GAS e una certa spesa... ho comprato e venduto parecchio... ritengo di aver trovato un setup quasi completo di tutto rispetto e adatto alle mie esigenze...

Anche il portafogli ne sarà contento?

Per cominciare illustro con la figura sottostante (ancora una volta realizzata da me in modo veramente grezzo, ma è il massimo che so fare con le immagini).
mio setup... disegno molto grezzo
Vediamo se riesco a spiegare il tutto:
Si parte ovviamente dalla mia Jackson slsmg... la sorgente :)
La collego al Behringer AM100 (che non durerà molto in pedaliera) e poi al Boss AB Switch.
Dallo switch un jack va nell'input della bella testata Pandora (qui ancora nel suo rivestimento d'origine), per sfruttare i suoi due canali, ed uno va al favoloso AMT B1 che ho pensato di utilizzare per le parti soliste... prettamente per assoli Metal veloci e taglienti. In questo modo ho tre suoni, come fossero tre canali...  La testata mi da il pulito ed il distorto ritmico (settando lo swich vintage/modern sul Modo Modern). L'equalizzatore in comune tra il pulito e il distorto ritmico non sono un problema perchè non mi piacciono suoni mediosi quindi anche per il pulito ho scelto una equalizzazione un po' scooped sui medi (se non ricordo male ho impostato Alti ad ore 15, Medi ad ore 9, Bassi ad ore 15). Avrei potuto anche scegliere di fare la solista col distorto della testata utilizzando il Modo Vintage ma ho preferito così.
Dal B1 vado al BOSS PS5 che utilizzo per armonizzare qualche assolo o fare qualche "tappeto" melodico, come ho scritto altrove mi piacciono molto i suoni stile Iron Maiden e voglio riprodurli con una sola chitarra (scritto qui).
Dal PS5 e dal send del loop effetti della testata si va al BOSS LS2 che utilizzo come mixer di linea...
Qui aggiungo il delay EH Memory Toy e poi si va nel return del loop effetti della testata.
Dalla testata poi un cavo di potenza va alla cassa MESA BOOGIE (la famosa mesa con coni Electro Voice da 200 watt).

Per le mie esigenze principali questo setup mi soddisfa abbastanza... quello che probbabilmente manca è un delay in più o in sostituzione del Memory Toy perchè devo ammettere che mi servirebbero due configurazioni di delay: una breve sui 20/30 millisecondi di ritardo inseribile sulla solista per aggiungere pienezza al suono ed una configurazione settata sui 500/600 che mi piace molto su certi arpeggi... ma al momento non c'è fretta: non ho gruppo e utilizzo molto l'Home Recording per divertirmi in casa.

Forse ora è più importante invece cambiare i cablaggi, in sincerità ho due o tre jack lunghi più una decina di jack per pedali di varie marche e modelli, ma tutti di qualità scadente penso. Leggo sempre più interviste e dichiarazioni di professionisti che si spendono tanto per affermare l'importanza di un cablaggio di qualità che anche io ora mi domando se non ci sia un fondo di verità... tra l'altro la pedaliera al momento è un po' rumorosa e non è solo colpa del AM100...

Poi, per completare, mi piacerebbe una chitarra che compensi le pecche della slsmg sui puliti... e forse aggiungerò un riverbero dopo il delay... ma ci sto pensando, ne devo provare qualcuno per vedere se aggiunge davvero qualcosa.

No, il portafogli non si accorgerà proprio di niente, la GAS continuerà!