lunedì 4 luglio 2016

Hayden Mini MoFo

Un look decisamente poco sobrio quello della Mini Mofo, testata da 15watt completamente valvolare realizzata da Hayden. Oro (chiaramente similoro) in ogni dove, a partire dalla griglia con il logo, fino alle coperture per le valvole, bilanciato da una forma spartana, quasi da unità rack più che da testata. Niente legno per lo chassis e maniglia a scomparsa sempre in solido acciaio. La trasportabilità è ai massimi livelli grazie alla comoda borsa in dotazione e al peso tutto sommato contenuto per essere un amplificatore completamente valvolare. Prima però di collegarlo alla chitarra, conviene indagare alcune delle features più succulente offerte dalla testatina britannica (nel progetto).
Mini MoFo testata dalla rete
Tre manopole sono dedicate all’equalizzazione, alti, medi e bassi, più il controllo presence. Quest’ultimo permette di dare un’ulteriore vitalità alle frequenze alte e medio alte, aiutando il suono della chitarra a guadagnarsi spazio all’interno della band, secondo chi l'ha progettata. Completano il pannello controlli gain, master, che non hanno bisogno di spiegazioni, ed il misterioso Mofo.
Dietro il nome si nasconde il guadagno del booster interno attivabile solo tramite footswitch collegabile all’apposito ingresso posto sul retro. Ai più attenti non sarà sfuggito che sopra ai due input non troviamo le solite diciture HI e LOW, come spesso capita sui monocanale di questo genere, bensì delle indicazioni US e UK: Stati Uniti e Gran Bretagna. Le nazionalità non sono certo date a caso all'Hayden Mini Mofo, ma anzi, celano due percorsi completamente diversi del segnale attraverso i quattro stadi di gain che permettono di passare da clean caldi e avvolgenti fino a distorsioni Heavy Metal, con tutto quello che sta in mezzo... non sarà un amplificatore HiGain ma ci va proprio vicino.

Resta giusto da dare un’occhiata al lato B, dove con grande sorpresa notiamo l’assenza del tasto di standby, c'è solo quello di accensione (sul retro si), e troviamo le uscite speaker da 8 e 16 ohm. Singolare la scelta di utilizzare un jack stereo per il loop effetti, che costringe a cambiare, seppur non radicalmente, parte del nostro setup (bisogna utilizzare un cavo a Y).

Bazzicando a via San Sebastiano almeno settimanalmente vedo tutto... :) stavolta questa testata interessante la trovo da Loveri... l'ho vista due volte, la seconda entro e chiedo di provarla. Specifico che sono di fuori provincia e che avrei problemi per venire a provarla con la mia strumentazione (fosse anche solo con la chitarra non potrei non venire con la macchina) per cui dico che mi servirebbe una chitarra con body in mogano tastiera in ebano e emg 81 al ponte visto che ho una Jackson slsmg... affinchè la prova sia utile sia a me che a loro mi sembra necessario...
Il tizio si presenta con una Dean MAB-1 (Michael Angelo Batio)... e non ha un espressione simpatica e fiduciosa... cominciamo bene... mi collega la chitarra alla testata ed una cassa... non ricordo quale e comincio a provarla...
Mini MoFo retro dalla rete
Sono collegato al canale US, con gain molto basso (ore 9) ed equalizzazione quasi flat, do giusto una ripassata alle basse ed imposto la posizione 4 sulla chitarra per recuperare il suono decisamente squillante della strato: il sound di chiara ispirazione americana è caldo, corposo: non male, si tiene sull’orlo del crunch, vuoi per il piccolo wattaggio, vuoi per la MAB, che è abbastanza tosta.

Gain ad ore 12... viene fuori un crunch spinto. Il colore non cambia. Il sound resta grosso e corposo, questo Hyden ruggisce davvero da rock... ma serve altro.

Il tizio torna e mi chiede come va... gli dico che ho bisogno di altro tempo... non ho ancora sentito nulla, praticamente... lui è alquanto scocciato... basta in questo negozio sono maleducati ed incompetenti...

Resta da mandare la manopola del gain a fondo corsa e vedere cosa succede, almeno a sfregio lo voglio fare...
Il canale US come lead non è certo da buttar via, è proprio potente, ma una ritmica da Thrash/Death Metal non riesco ad ottenerla... per il resto sarebbe proprio buono...

Passo al canale UK: con le impostazioni iniziali di prima, l’impressione è che, dei due, questo canale sia un po’ sfigato. Si sentono subito le alte... le basse frequenze sono state messe da parte. Questo non vuol dire che il clean ottenuto sia brutto, anzi, è vibrante, anche se più scarno rispetto a quello US, ci lascia intuire che alzando il gain potremo puntare a ottimi risultati, poi si possono abbassare un po' le alte per ritrovare suoni più bilanciati... per i miei gusti...

Gain ad ore 12: il suono è realmente più british, acido, ma non mi piace, così è freddo... rimetto le alte ad ore 9.

Rimetto il Gain al massimo... questi eccessivi alti... Anche questo canale ha un discreto suono solista (ma meglio l'altro) ed anche questo non mi soddisfa sulla ritmica, se scavo troppo con le alte e le medie diventa freddo da glaciazione... ma non ho più tempo ne voglia con questa gente che da fastidio e non ascolta le richieste del cliente...
Mini MoFo altra versione sempre dalla rete
Riassumendo: la Mini Mofo mi ha lasciato piacevolmente sorpreso, se si pensa soprattutto al grandissimo rapporto qualità prezzo: difficile trovare difetti a fronte dei circa 350 euro da sborsare per portarsela a casa, compresa di footswitch e borsa dedicati. Forse avrei preferito un send-return normale e la possibilità di passare dal US al UK tramite pedale, trasformandola in una bicanale, e guadagnandoci non poco in versatilità sul palco, ma a questo punto sarebbe servita tutta una serie di controlli extra per sdoppiare i due canali. Comunque se serve una monocanale è decisamente da provare, magari con più tempo a disposizione senza un rivenditore rompiballe e con la strumentazione che adatta...

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