mercoledì 2 marzo 2016

Crisi di P e Fine del Gruppo Adolescenziale

Perchè vi racconto della crisi del mio gruppo adolescenziale?
Perchè grazie a questo ho potuto avere per un po' di tempo per le mani la chitarra di P... e questa ve la racconto nel prossimo post! :)

Come ho accennato altrove, avevo il gruppo con i miei storici amici P, U, G e V.
  • Io suonavo la chitarra (spesso solista), tutti ricordano che ero estremamente creativo :), il mio sottofondo di chitarra (anche in questo caso solista) estemporaneo, durante le varie discussioni in sala, era apprezzato da tutti, dicono che non ho mai fatto un assolo uguale (mi piaceva improvvisarli anche quando non lo sapevo fare perchè ero ancora meno capace di studiarli ed impararli per bene); 
  • P suonava la chitarra (di solito ritmica), l’unica rockstar in pantofole e giacca da camera, perennemente in lotta con bronchite e malori vari, inventore del Thrash Matematico (famoso il suo primo ed unico brano ascrivibile al genere, La derivata prima): nei primi anni entusiasta e partecipe più degli altri nel gruppo, negli ultimi due, più che dalle prove, era attratto dalle lezioni di chitarra e/o matematica che teneva (in cambio di un bacetto o di una palpatina) prima di esse a ignare donzelle, rigorosamente dalla terza in sù; 
  • G la batteria: portava in sala prove rumori di ogni tipo, imprescindibile per la sua ritmica cadenzata durante le prove ma soprattutto per la sua prontezza nel riscaldare la sala prima delle prove e nel preparare il fuoco per le arrostite e le fritture post suonata;
  • ed U il bassista di ghiaccio, inventore dell’incomprensibile discorso musicale, pare che alle prove non sia arrivato mai prima della quarta canzone, per anni ha cercato la giusta miscela per riuscire a suonare e fumare insieme, poi, non riuscendoci, ha smesso sia di suonare che di fumare... 
  • V era il cantante, l’ugola d’oro di Saint Nazzareth, compariva in studio, con la sua mitica Panda 30 grigia e con il suo quadernetto pieno zeppo di testi manoscritti, con filtri, cartine e tabacco... era capacissimo di cantare, il microfono nella mano destra, e rollarsi una sigaretta con la mano sinistra contemporaneamente... e non era mancino... per anni ha ingaggiato un  corpo a corpo con il microfono che, a suo dire, su alcune canzoni stonava troppo.... dopo la fine del gruppo ha definitivamente abbandonato la carriera di cantante per intraprendere quella di poeta, con migliori risultati.

Abbiamo cambiato diversi nomi nella nostra storia... il primo nome che abbiamo scelto è segretissimo e non può essere divulgato senza provocare un incidente internazionale e forse la Terza Geurra Mondiale... poi lo abbiamo cambiato: ad un certo punto ci chiamavamo Iron Bird (c'era una chitarra della BC Rich con questo nome che ai tempi era molto metallara e ci piaceva molto)... poi Anesthesia, preso in prestito dal pezzo Pulling Teeth (Anesthesia) dei Metallica.

Provavamo nel Garage di P chiamato da noi affettuosamente la sala delle torture sonore... dove, invece dei fiumi di birra o superalcolici, scorrevano quintali di patatine fritte e salsicce annaffiate da litri di Pepsi: era un piccolo mondo, spesso imbottito di soluzioni artigianali, ma non mancava niente.
Avevamo un calcio balilla magico (si potevano fare goal impossibili con palline che colpivano l'angolo nei pressi del calcio d'angolo e poi si insaccavano nella porta passando dietro al portiere...);
avevamo un reggi spartito improvvisato, microfoni penzolanti dai soffitti, per chi aveva le mani impegnate; biliardi hand made, un tavolo da ping pong realizzato da noi con pezzi di fortuna, materiale di risulta di cantieri limitrofi (prevalentemente mezzanelle) che ci riscaldava nelle sere di inverno (e per le quali qualche componente del gruppo ha rischiato anche una denuncia)... e un poster di Bruce Springsteen, la cui presenza in quel luogo rimane ancora un mistero.
La cosa bella era che avevamo amici e conoscenti (più o meno indesiderati) che venivano a trovarci durante le prove, e la cosa ancora più bella era che, non avendo il campanello, potevamo fingere di non sentire quelli più antipatici (alzando il volume del suono) e aprire a quelli meno antipatici. Ovviamente questa distinzione non valeva per le ragazze, a tutte quelle (poche purtroppo) che bussavano alla porta del nostro garage, aprivamo a prescindere dalla simpatia ma purché tra di loro ce ne fosse almeno una con un aspetto fisico decente... e in un attimo ci improvvisavamo rockstar.

un nostro concerto a Recupo
Provavamo per puro divertimento ed amore per la musica, non abbiamo mai avuto velleità di raggiungere la fama o altro... facevamo comunque musica Heavy Metal (per quel discorso fatto da P qui) abbastanza pesante per i tempi e per il paesello nel quale vivevamo... ma non disdegnavamo fugaci puntate in altri territori musicali... qualcuno potrebbe ricordare la imperdibile Sconnettezze... Principalmente facevamo cover di Iron Maiden, Megadeth, Sex Pistols, Metallica, Slayer, Faith no More... condite con diversi pezzi nostri...

Come ho scritto già, il gruppo è nato nel 1989 ed è andato avanti sempre più o meno con noi 5 fino alla crisi di P, nel 1998... abbiamo avuto all'attivo qualche apparizione in rassegne musicali locali con altri gruppi della zona di Benevento; abbiamo suonato al mitico centro sociale il Labirinto Occupato di Benevento, una serata in cui, durante la nostra performance, e mentre 50 o 100 esaltati pogavano sotto al palco, cadevano dal soffitto calcinacci e chissà cosa altro.
Altro momento degno di menzione è l'introvabile e leggendario Live in the Cage of Lions, registrazione, solo audio, di una nostra performance... robba da far accapponare la pelle... il clou della serata fu quando V chiese al numeroso (composto in larghissima parte da altri musicisti... era musica per palati fini) pubblico avete mai sentito Leopardo cantare? No? E ‘mmo o sentiti!. Piccolo omaggio (ma lui avrà tradotto con oltraggio) al genio di Recanati che in pochi secondi scatenò il diluvio e mise fine allo strazio musicale di cui ci stavamo rendendo autori.
Poi di grande successo una serata in un locale di San Nazzaro in cui, quei pochi che ci ascoltavano, volevano che la serata non finisse mai e ci chiedevano sempre di più o il bis... avevamo i nostri fans ed eravamo comunque in forte ascesa... Pezzo cult della serata: la nostra personalissima interpretazione di Filomegna di Lino Banfi, mai provata per intero in sala ed improvvisata lì sul momento.
un Nostro Concerto per pochi Intimi
Avevamo all'attivo anche un album realizzato, credo nel 1997, in 2 settimane di full immersion nella sala delle torture sonore grazie ad un mixer Lem baby (8 piste?) preso in prestito da una persona che preferisce rimanere anonima... lo abbiamo distribuito con i canali underground di allora (brevi manu) e quindi anche quest'album, oltre che in qualche mio cassetto, si può trovare in pochissimi posti al mondo... sospetto che neanche P lo abbia più...
L’album (mal realizzato) portò una lunga discussione intorno al discorso musicale (avviata da U) che il gruppo avrebbe dovuto portare avanti, si discuteva ma nessuno capiva di cosa, tranne V che dava ragione a tutte le parti in causa... Poi un giorno P ha detto: "Preferisco darmi una pugnalata nei coglioni piuttosto che continuare a suonare questa merda!" (all'origine di questa dichiarazione forte c'è una crisi artistica dovuta all'aver ascoltato gruppi come Therion, Theater of Tragedy, Dream Theater, Rhapsody, oltre ai vecchi Iron Maiden, Metallica, Megadeth, Halloween, ecc che gli hanno fatto pensare, per un'estrema modestia, che non avremmo mai raggiunto certe altezze compositive ed esecutive) ed è finita l'avventura (proprio ora che io, finalmente, avevo una strumentazione decente) e P ha appeso al chiodo (in modo figurato) la chitarra e l'ampli.

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