venerdì 24 novembre 2023

Schecter Banshee Extreme 6 TR M Sky Blue... così, perchè Bellissima

Per lavoro a Torino... visitina al negozio Scavino perchè ne vale sempre la pena...

E così mi sono fatto ingolosire, lievemente, da questa chitarra perchè è bellissima (vedere foto più sotto, è reale).

Non fa per me perchè io cerco una 7 corde, ma fa cultura... così la imbraccio e la provo...

La Schecter Banshee Extreme 6 TR M SKYB, ha un nome troppo lungo per i miei gusti ma è una chitarra elettrica che ricorda, nelle forme, la mitica stratocaster:

  • Costruzione: Bolt-on;
  • Corpo: Mogano;
  • Top Acero Quilted;
  • Manico: Acero Ultra Thin ‘C’;
  • Scala: 25,5";
  • Tastiera: Palissandro;
  • 24 tasti X-Jumbo;
  • Intarsi: "Vector";
  • Binding: Acero;
  • Pickups: 1x Humbucker Schecter Diamond Plus + 2x Single Coil Schecter Diamond;
  • Controlli: 1x Tono + 1x Volume + Potenziometro Push/Pull;
  • Selettore a 5 posizioni;
  • Ponte: Schecter Vintage Tremolo;
  • Capotasto: Graph Tech XL Black Tusq;
  • Colore: Sky Burst;
  • Finitura: Lucida.

Ha caratteristiche non molto diverse da una Schecter Custom Shop che ho provato un po' di tempo fa...

Foto reale fatta da me

 Secondo me è una chitarra leggera, non pesa molto ed è pure bilanciata... ma sopratutto è bellissima, da mozzare il fiato. L'action è un po' altina, per i miei gusti, ma si può ovviare anche se non ora e qui, comunque la mano sinistra è discretamente comoda, non mi ci trovo benissimo però si suona facilmente sia accompagnamenti che ritmiche.

Non la attacco ad un ampli, volendo adottare la mia solita tecnica ci vorrebbe uno degli ampli che già conosco, ma un po' sarà che ormai non li ricordo tutti, ed un po' non ne ho trovato uno tra quelli presenti... e poi come ho scritto io comprerei solo una 7 corde, non questa... se avessi altre esigenze e soldi che avanzano...

Spenta vibra bene, lo sento con la pancia, sento un bel feeling con le dita...  ma chiaramente è tutto quello che posso dire sul suono, ma i pickup sono ad alta uscita, dovrebbero essere un pelino meglio di certi montati sulle Schecter Omen... io dico che questa non è una chitarra da studio, è professionale se l'esigenza è quella di una stratoide economica per il Rock (pur non avendo sentito come suona, non mi posso sbagliare di molto)... lo ripeto è così bella che l'avrei comprata, avessi avuto molti soldi.

venerdì 29 settembre 2023

Peavey ValveKing Royal 8... Testata

 Ho trovato un tipo che vende una testata Peavey ValveKing Royal 8... curioso... La Peavey non ha mai realizzato questo tipo di amplificatore, il ValveKing Royal 8 è prodotto e venduto solo in formato combo con un cono da 8 pollici, mi sembra... niente di che, per me, ma una testata che posso collegare alla mia cassa con Celestion V30 da 12 mi ingolosisce parecchio. Il venditore assicura che ha fatto fare un lavoro professionale da un tecnico specializzato. Mi piace sempre l'idea di acquistare un valvolare piccolo sia di dimensioni che di wattaggio per il mio setup di backup...

Come sempre la testata non si trova nei miei paraggi... o compro o niente... così ci penso un po', ma alla fine cedo alla GAS, anche perchè il prezzo è buono... non penso sia giusto scriverlo qui, ma affermo che è un buon prezzo.

Così dopo qualche giorno mi arriva a casa un bello scatolotto realizzato con cura con scatoli di risulta. Apro ed è tutto ok sul piano estetico... e c'è sia la testata :-) che il cavo di alimentazione... hehehe

La testatina è:

  • 5 watt di potenza, 
  • interamente valvolare, 
  • monocanale, 
  • dual input...
la testata ha controlli per:
  • gain,
  • tone,
  • master.

Ed ecco il mio personale videotest...

Nel primo minuto cerco semplicemente di capire che differenza c'è tra l'input 1 e 2 ... per il mio orecchio nessuna! Poi, partendo sempre con suono pulito, mostro le varie possibilità offerte dai potenziometri specialmente di gain e tono:

  • il gain offre pochissime possibilità di sporcare il suono, coi single si mantiene essenzialmente pulito, per me va più che bene per suonare pulito ma non permette di suonare distorto neanche mettendoci davanti un overdrive (non nel video), ci vuole proprio un distorsore tosto e edatto. Con l'humbucker pieno (non nel video) si sporca un pochino ma mi sembra sempre troppo poco;
  • il tono, come tutti quelli delle sua specie (quando si ha a disposizione un solo regolatore dei toni) diventa troppo aperto a fine corsa a destra e troppo chiuso quando è tutto a sinistra, estremi inutilizzabili nel 98% dei casi, ci si deve limitare tra ore 9 ed ore 15 per il normale utilizzo. Io lo imposterò ad ore 11;
  • il volume, la potenza e la mia Mago-cab sono più che adeguati per studiare in casa, suonare in sala prove ed in piccoli locali.

A partire dal minuto 5:00 circa ho inserito alcuni suoni che mi sono fatto con (e per) il mio setup n°2:

  • pulito -> mooer 002 (negli ultimi giorni l'ho sostituito col Simplifier);
  • distorto solista -> mxr zw44 che spinge l'amt M-lead;
  • distorto ritmico -> il granitico e devastante AMT B1... da solo... è sempre impressionante... ed è solo a metà gain.

Il video sarebbe stato anche più breve senza gli esempi ed il mio setup perchè dati i controlli disponibili non c'è molto da provare, si fa subito a decidere se va bene, se piace. Io penso che il suono di base sia molto pulito per essere un valvolare, devo ancora provare a tirare il finale con il dissipatore di potenza (è una delle prossime cose), ma il suono mi è piaciuto e me lo sono tenuto. Certo lo utilizzerò come setup di backup, di rado, non lo adotterei come amplificatore principale.

L'uscita cuffie è inutilizzabile per le mie orecchie... potevano non metterla.

venerdì 25 agosto 2023

Esperienze di un Cliente Chitarraio: 25 - Mama's di Telese Terme

C'è un secondo negozio che ho inavvertitamente trascurato... Il Mama's è un negozio fisico e con vendita online sito a Telese Terme, in provincia di Benevento. Ne ho sentito parlare dopo il mio rientro lavorativo da Alessandria, non so specificare meglio. Di li a poco l'ho visitato per la prima volta, era molto grande, si trovava (e si trova tutt'ora) in un capannone industriale nella perifera della cittadina termale... non è difficile da raggiungere e c'è un parcheggio adeguato. L'allestimento era ragguardevole per gli standard campani e lo spazio disponibile era veramente importante... faceva pensare al vecchio e compianto La Cicala di Dragoni... sigh.

Da casa mia sono 40 km di strada non tanto buona: solo 2 corsie (una per senso di marcia), un po' disconnessa, abbastanza trafficata di camion, limiti assurdi a 80km/h (con tratti a 60) ed una selva di autovelox costantemente in aumento (l'ultima volta ne ho contati 6 per lato), queste amene caratteristiche ne fanno una strada che cerco di evitare quando posso... per cui ci vado meno di quanto farei se fosse strana scorrevole.

All'inizio della sua attività il Mama's, per quanto ricordi e per quel che mi interessa... disponeva di un bel numero di elettriche Ibanez, direi da sole potevano essere un centinaio, partendo da quelle economiche, le GRG o le Giò, per arrivare alle Steve Vai sotto i 2000 euro, all'appello mancavano solo le più costose j-custom; c'erano complessivamente un'altro centinaio di Fender, Squier, Epiphone, Cort, Music Man, Sterling, Eko, PRS Se, ecc... quasi tutte le elettriche erano appese alle alte pareti. A terra c'era sicuramente un numero accettabile di amplificatori a transistor, valvolari, digitali ecc.. e c'erano effetti e multi effetti non in grande quantità ma c'erano diverse possibilità.

Doveva aver richiesto un'investimento molto importante per la zona... e rischioso.

Dopo un periodo, diciamo di euforia, durato circa un anno hanno ridotto lo spazio espositivo alla metà e di conseguenza sono diminuiti gli strumenti: molte meno Ibanez, in particolare quelle di fascia medio-alta e anche ampli in meno... ma vabbè, ora si sono stabilizzati, direi... lo spazio dedicato è ancora di grande rispetto, la varietà di prodottti è buona.

Al Mama's ho acquistato il Laney Mini Iron... qui che posseggo ancora (lo uso molto poco). E forse qualche altro gadget... ho provato a chiedere qualcosa di specifico (pickup SD Jeff Beck) ma non c'era mai quando mi serviva... e comunque compro per lo più usato da privati...

Ho provato un buon numero di strumenti (tutti già recensiti in questo blog):

  • H&K Tube Meister 18: testata valvolare;
  • Sterling Petrucci JP150: chitarra elettrica;
  • Ibanez RG6PFGMLTD: chitarra elettrica;
  • Orange Dual Terror: testata...mmmm;
  • PRS Mark Holcomb SVN 7 corde elettrica;

Qualche volta mi sono sentito un po' pressato... o con gli occhi addosso, sarà anche che non l'ho mai trovato particolarmente affollato.

La professionaltà del personale non mi sembra sufficiente... mmm... ma vedremo in seguito... forse.

Quando ho provato l'ultima chitarra, ho anche chiesto se potevo portargli una mia chitarra che ho messo in vendita su mercatinomusicale da più di un anno e che non ho venduto e su cui ho avuto pochissime richieste. Gli ho parlato della mia richiesta economica (per la vendita) ed hanno convenuto fosse congrua, e alla mia domanda di farmi il conto vendita mi hanno risposto che potevo portarla. Due settimane dopo gli porto la chitarra e mi dicono che possono farmi un offerta per me inaccetabile, la mia aspettativa devrebbe scendere un bel po', perchè loro ci mettono il rischio, l'eventuale spedizione, ecc ecc per cui ci devono aggiungere una loro commissione... rifiuto ma ci resto pure male, sapevano di che strumento si trattava, sapevano quanto valeva e quanto volevo e poi sono venuto apposta, cavolo!

A questo punto voglio cercare di essere magnanimo, per il momento, mantengo incerto il mio giudizio su questo negozio... li tengo d'occhio e riceveranno altre mie visite. Chiedo solo maggiore attenzione al cliente.

venerdì 28 luglio 2023

AKG K371... le Mie Nuove Cuffie Home Recording...

Ho acquistato delle nuove cuffie per Home Recording.

Non sono competente in fatto di cuffie, infatti non ho nemmeno fatto una recensione delle mie precedenti ma sento il bisogno di scrivere ugualmente qualcosa. 

Le prime cuffie di un certi rilievo che ho avuto sono le AKG K141... mi ci sono trovato abbastanza bene...

Poi nel 2017 ho acquistato le AKG K271 MK2, usate, sono convinto di non averle pagate poco ma io ho una certa politica in fatto di acquisti dell'usato, mi ci sono trovato bene, non ho mai avuto motivo di lamentarmi, non so se ho scelto il meglio che potessi trovare a quel prezzo e non me n'è importato per tanto tempo. Le ho usate: 

  • qualche volta per registrare senza infastidire mia moglie, 
  • per ascoltare qulcosa che richiedesse un ascolto attento e concentrato, 
  • per strimpellare davanti alla TV guardando calcio o tennis. 
Poi da qualche tempo avevo notato che le K271 MK2 avevano qualche segno di usura, qualche malfunzionamento in fase di ascolto, un filo sbucciato, e non ci ho pensato due volte: serviva un nuovo modello di cuffie. Ho fatto un giro sul solito mercatino dell'usato ma poi ho deciso che questa volta sarei andato sul nuovo.

Per semplificarmi il lavoro mi sono orientato ancora una volta sulla stessa marca, AKG, e mi sono un po' documentato, sempre restando abbastanza in superficie. Ho cercato un modello che fosse certamente superiore alle K271 MK2, non fa niente se probbabilmente non sono in grado di notare la differenza... ho anche fatto qualche comparazione con altre marche (Beyerdinamic, Denon, ecc) ed ho comunque maturato la decisione finale di acquistare le K371.


 Le ho ordinate (su strumentimusicali) e ricevute ormai quattro mesi fa... le ho provate sulla DAW, poi con la pedaliera, guardando Djokovic - Alcaraz a Parigi... anche sunicchiando sul terrazzo con il MiniLion e mi hanno fatto un'ottima impressione, sono molto soddisfatto, pulite, chiare, comode.

Le caratteristiche si trovano online, non saprò mai se sono il meglio che si possa trovare a 139 euro ma va bene così.

lunedì 17 luglio 2023

Laney MiniLion Stereo... Carino, lo Tengo

Come si è appreso dal post precedente ho acquistato un'altro giocattolo... che forse non mi serviva... ma nel comprare cavetti, cuffie, ecc ho avuto voglia di questo oggetto.

Posseggo già il Laney MiniIron ed ho pensato che potevo suonare, diciamo doppiostereo, accoppiando i due aggeggi, ma solo in casa... e chissà quando...

Il MiniLion stereo è un amplificatorino 6 watt (con 2 coni da 3 pollici), a transistor, molto piccolo e leggero, a batteria o a corrente, due canali, stereo (appunto) che ha un numero di controlli... non proprio pochi (da destra verso sinistra):

  • input: ingresso chitarra;
  • pot gain;
  • switch drive: cambio canale;
  • pot level: livello di gain;
  • pot tone;
  • mini pot level (relativo al delay)... questo è troppo piccolo e difficile da maneggiare in quella posizione per le mie dita, che non sono proprio grandi;
  • pot delay;
  • aux in, presa piccola;
  • lsi;
  • pot volume master;
  • switch power per accensione;
  • uscita cuffie minijack.

Passiamo a come suona...
Collego la mia GNG Morgoth 7, scelgo i due humbucker splittati e sentiamo il suono pulito: non è male, comincio senza delay e provo i vari potenziometri... il lavoro del gain e del level (gain) non è male, tutti e due servono ad alzare il volume del preamplificatore ed il suono è sempre pulito o quasi, il gain verso fine corsa aggiunge un pelo di sporco; il tono non impressiona ma agendo su un suono che passa per due coni mini da 3 pollici sarebbe impossibile ottenere di meglio... mancano i bassi ed è accettabile. Inserendo il delay sono piacevolmente soddisfatto, questo effetto non è niente male, non so dire a quale effetto assomiglia, mi piace ed ha delle buone caratteristiche sonore, con soli due controlli: non offre chissà quali possibilità ma per le mie esigenze andrebbe bene (se ci fossero due impostazioni diverse richiamabili).
Intorno a 4:50 passo al canale distorto, peccato si possa cambiare solo a mano. Il suono distorto e veramente ben pensato, humbucker al ponte, a parte la mancanza dei bassi che ho già evidenziato in precedenza; la distorsione è buona per esercitarsi con le ritmiche, dura, compressa, non male, e si può suonare Rock, Hard Rock, Metal, e qualcosina in ambiti più duri con qualche compromesso. Rende così così per una solista, almeno per come la cerco io, ma non si può pretendere tanto. Hanno già fatto un bel lavoro. E' un giocattolo da studio in casa.

ecco il video...

L'ho provato anche accoppiandolo con il MiniIron... sopra l'ho chiamato doppiostereo: ho usato l'Hotone Binary Eko che ha due uscite per mandare il segnale sia ad uno che all'altro, li ho messi a circa 1,5 mt l'uno dall'altro (proverò in futuro con jack più lunghi), non è stato niente male, devo rifarlo appena possibile. Dirò anche che i due sembrano ben assortiti con una minima differenza timbrica, ho impostato (ad orecchio) lo stesso volume d'uscita dai due, regolato i toni a come mi sembravano più belli su ogniuno singolarmente, e messo un po' di delay sul miniLion... molto divertente.

A porposito: a volumi alti può disturbare sicuramente gli occupanti di una casa ma anche i vicini!

Se posso dare un suggerimento ai signori Laney... uno bass reflex?

mercoledì 21 giugno 2023

Esperienze di un Cliente Chitarraio: 24 - StrumentiMusicali.net

Ho appena notato che non ho ancora fatto una recensione al nostro Thomann italiano, StrumentiMusicali.net, hehehe... è da un po' che acquisto lì in alternativa al vero e proprio Thomann... ho cominciato notando che il catalogo fosse molto corposo e che le spese di spedizione fossero inferiori a quelle di thomann dato che si trova in Italia, in più anche certi prezzi sono concorrenziali. Quindi un paio di volte ho preparato dei carrelli su entrambi i siti e scelto il più conveniente.

Ricordo che una volta, credo il primo ordine, ho acquistato su SM le cordiere Richard Cocco da 7, gauge 10 - 56 standard e quelle da 6, 10 - 46. Thomann non le aveva e non era in grado di procurarle. Di lì a poco anche su SM non le ho trovate più e quindi mi sono organizzato diversamente.

Un secondo ordine conteneva qualche cosetta, mi sembra i cavetti Reference per i pedalini ed un cono Celestion V30 per la mia cassa ai tempi in cui volevo cambiare il cono Electro Voice EVM12L Classic con il V30 (vedere link).

Altri ordini ora non li ricordo... Ho fatto l'ultimo ordine proprio il mese scorso, tre cose: 

  • cuffie AKG K371
  • amplificatorino Laney Mini Lion ST, per sfizio, 
  • altri 3 cavetti Reference per pedalini.

StrumentiMusicali è un negozio rispettabile ed affidabile, il servizio l'ho trovato molto buono, si vede che in quell'azienda c'è organizzazione. Volendo dare un voto da 1 a 10 diciamo che se thomann prende un 10 (attualmente è il rifermento assoluto) questo si posiziona subito dopo con un 9. Io lo consiglio caldamente, senza se e senza ma.

martedì 6 giugno 2023

20 maggio 2023 Steve Vai ad Apollosa: Evento Storico

Sono stato indeciso per diversi giorni se scrivere o no su questo evento a cui ho assistito.
Un motivo per non scrivere su questo blog è perchè non è una recensione/commento di strumenti di mio interesse, quindi esula un pochino dagli intenti.
Motivi per scrivere a mio avviso sono:

  1. è un evento grandioso ed epocale per il luogo in cui si è tenuto, per tutto il sud Italia, direi;
  2. io ero presente, per la prima volta;
  3. è un modo per rendere grazie a chi ha reso possibile l'evento.

Siamo 3 a 1 ho deciso di scrivere... faccio uno strappo alla regola.

Nel mese di febbraio un mio amico, G, mi ha fatto sapere di questo evento ed io, sulle prime, pur avendo massima fiducia in colui che me ne ha dato notizia, non ci ho creduto, ma sono andato a vedere sul sito ufficiale di Steve Vai, e lì l'evento era presente con data e luogo... così mi convinco: Ok, è ufficiale, si fa! Un Masterclass di Steve Vai ad Apollosa, Waaaaooooo!
Vado sul sito di i-ticket per fare il biglietto: sono previsti biglietti di settore A, B o C; il biglietto settore A è il più costoso ma permette di avere diritto a 2 autografi di Steve (su qualunque cosa, a parte il corpo o un assegno hehehe!), una foto con lui e concede di partecipare all'estrazione di una Ibanez Jem: prendo quello, biglietto settore A, ed aspetto il 20 maggio!

Gli organizzatori dell'evento epocale (meritano una citazione e la mia eterna gratitudine) sono Steve Vai, la scuola Lizard (sede di Benevento), Cyclopes srl di Apollosa, Projenia SCS, Cosmoart, Timbro Musica, Island associazione culturale, the Jack Benevento, Officina 35mm.
Come detto l'evento si dovrebbe tenere ad Apollosa in uno spazio esterno presso la struttura della Cyclopes, tanto è vero che io, non conoscendo la località, decido di fare un sopralluogo sul posto uno o due giorni prima dell'evento.

Fesso fesso non mi sono informato su cosa volesse dire Masterclass di Steve Vai... In precedenza avevo capito che un Masterclass di chitarra fosse una specie di seminario/lezione specialistica su un argomento (o 2) particolare per 20 o 30 discenti massimo, ognuno con uno strumento in modo tale da poter imparare facendo... ma questo cozzava col fatto che mi sembrava di aver capito che i biglietti in vendita fossero molti di più di 30, per 300/500 persone secondo me, e quindi non avremmo potuto portare e suonare l'elettrica tutti quanti... però non ho proprio pensato di cercare su internet per informarmi meglio, avrei trovato sicuramente altri resoconti e video di eventi simili.
Io pensavo... il 20 maggio farà caldo, speriamo non troppo...
mi porterò il disco di Passion And Warfare per farmelo autografare...
magari vinco la Pia... me la faccio autografare e poi la vendo a peso d'oro.

Ma intanto aspetto il giorno... ed intato a maggio comincia a piovere ogni santo giorno...
Una settimana prima mi arriva comunicazione dell'organizzazione che dice che l'evento, causa maltempo, sarà tenuto a Benevento, al Teatro San Marco, in centro, perfetto! ed il programma: l'artista principale sarà introdotto da 4 band rock emergenti che hanno partecipato ad un contest per conquistare il diritto di aprire per Steve Vai. In dettaglio:

  • 18:30 registrazione partecipanti;
  • 19:00 inizio esibizione delle band;
  • 20:30 inzio Masterclass;
  • 22:30 estrazione contest e consegna attestati;
  • 23:00 meet & greet per biglietti settore A e B per autografi, stretta di mano e foto con Vai.

Sabato 20 maggio alle 18 piove, poco ma piove... metto in macchina il disco di Passion and Warfare + il CD in tasca... parcheggio in culonia (purtroppo) e vado a piedi al San Marco, causa pioggio lascio il disco in macchina, mi farò autografare solo il CD... no ombrello, prendo qualche goccia, ma vabbè.

Dopo le operazioni d'ingresso si comincia, gli artisti di supporto:   

  • Camilla Sperati, bravissima chitarrista fusion di 22 anni... intervista e alcuni suoi brani;
  • Other View: band Power Progressive Metal di Milano... dei brani ed intervista;
  • Nereide: band Post Rock/Aternative di Lecce... dei brani ed intervista;
  • New Horizon, band Progressive di Pisa, vincitori del contest, ma sfortunati perchè suonando per ultimi hanno visto il loro tempo ridotto causa ritardi accumulati in precedenza.

Vai ha cominciato verso le 22... alla fine è stata una sessione di domande dal pubblico e risposte inframmezzata da suoi brani di circa 2 ore, non male per un signore di 63 anni.
Si era portato una band che alloggiava in un notebook (potenza della tecnologia) ed ha risposto a decine di domande con grande disponibilità... ha parlato dei suoi inizi come strumentista, del fatto di aver avuto Joe Satriani come maestro, mi è rimasto impresso il fatto che lui ha detto di essersi esercitato moltissimo alla chitarra nella sua giovinezza (e non solo) e che Satriani è stato un maestro severo ma eccezionale... delle volte si sedevano uno di spalla all'altro e suonavano senza guardarsi... fantastico. Ho capito che certi concetti di tecnica chitarristica su cui io devo ancora pensare molto prima di suonare, lui li ha introiettati così bene che li esegue senza ragionare. Ha parlato di come sono nate le sue Jem, la nuova Pia, le RG, l'Eventide H3000 ed il brano Ballerina 12/24... ha raccontato di alcuni progetti, di alcune esperienze con Frank Zappa o Whitesnake ecc ecc... ha detto che lui in salute sta benino e sul piano chitarristico è al 95% delle sue possibilità... a 63 anni... beato lui! 
Inoltre ha affermato che le sue giornate anche oggi come oggi sono molto piene, si sveglia tra le 5 e le 6 di mattina... medita... è un chitarrista zen... ecc ecc 
Ha eseguito 2 o 3 brani del suo ultimo album Inviolate (che ancora non ho ascoltato) ed altri, l'ultimo è stato For the love of god... apoteosi. 

A proposito... ha detto Abbandonatevi all'atmosfera creata dal suonare e seguitela senza pensare!
...A parte penso la nuova Pia costa 3000/4000 euro, ha nuovi pickup, nuovo design, ma Steve si porta a spasso sempre le solite 2 Jem 77 bianche, la Evo e quell'altra... da 15 o 20 anni... mmmm

Poi estrazione del costest per la chitarra... si trattava di una Jem economica messa in palio da Timbro Musica... nel tempo in cui ho pensato che fosse una Jem prestigiosa o una Pia, tra me e me, pensavo come fa Timbro a metere in palio una chitarra da 2000/4000 euro se lui non li guadagna quasi in un anno quei soldi col suo negozietto... non ho vinto la Jem ma poco importa, che me ne facevo di quella...

In ultimo è venuto il momento del meet & greet: in fila in 150 o 200... autografo sulla copertina del CD di Passion And Warfare (che aperta è diventato un bel posterino... me l'ero scordato), stretta di mano (che purtroppo qualche tempo dopo ho dovuto lavare), foto...

...Fantastico, eccezionale, grandioso, ecc... alle 24:20 vado via...

Grazie agli organizzatori da parte mia.

venerdì 19 maggio 2023

PRS SE Mark Holcomb SVN 7 Corde... Certe Volte Basta Poco.

Un pomeriggio libero. L'ultimo che ho avuto è stato una disgrazia... 26 mila passi e nulla di fatto... 

Stavolta vado al Mama's di Telese Terme

Il tempo di arrivare... butto un occhio al reparto che preferisco... ci sono diverse cose che proverei volentieri, senza troppi tentennamenti opto per la PRS Mark Holcomb SVN 7, mi può interessare davvero. Detta chitarra è l'elettrica 7 corde signature di tale Mark Holcomb, chitarrista dei Periphery (gruppo che conosco poco e non apprezzo, in verità, ma questo non vuol dire che questa chitarra non sia valida).

Vediamo le caratteristiche: finitura satinata naturale, presenta un top in Acero e un'impiallacciatura in Acero figurato; il manico realizzato in Acero presenta una finitura satinata con profilo wide thine, mentre la tastiera è in Ebano 24 tasti con radius da 20 pollici, e la scala da 26.5", baritona. I pickup sono signature di Holcomb i Seymour Duncan Alpha and Omega 7-strings... forniscono la giusta quantità di output e definizione quando suoni accordi sofisticati o assoli... dicono! Tra le altre caratteristiche troviamo un hardware nero, un selettore pickup a 3 vie con manopola del tono push/pull. E' disponibile in questa versione ed in colorazione Holcomb Burst. Il ponte plate-style, tipico delle PRS, con sistema string-through completano le specifiche di questo strumento.

Mi siedo sullo sgabello ed imbraccio la chitarra, si presenta bene, le rifiniture sono ottime, bel colore, il manico mi da una bella sensazione al tatto; ottima costruzione ed assemblaggio: ricordo chitarre bolt-on con minuscoli interstizi, per esempio nell'attacco del manico, tali che ci entrava un foglio di carta di spessore normale, qui non entra niente; non ho notato sbavature di colla o altro... nessuna botta/ammaccatura, è indubbiamente nuova! è anche molto leggera, secondo me è a camere tonali, altrimenti non potrebbe essere così leggera (Si è a camere tonali!). Unica pecca estetica: la plastica coprivano dell'elettronica posteriore non è a filo body che cavolo, bastava fresare 2 o 3 millimetri intorno? 

Mi hanno collegato la chitarra ad un ampli non trascendentale (non mi sembra importante dire di quale si tratti...) ma non avevo nessuna richiesta particolare, avrei voluto provarla, come mio solito, con un amplificatore che già conoscevo ma di quelli presenti in negozio nessuno rientrava nella categoria, sigh!
Comunque mi è piaciuto il fatto che i pickup fossero splittabili, non l'avrei provata altrimenti... 

I suoni puliti sembrano di tutto rispetto... e mi fermo qui, sapete che il pulito non è mai un grande problema quando provo una chitarra.
Sulle distorsioni... i pickup sono ad alta uscita, sento che la chitarra satura e distorce egregiamente anche uscendo da questo ampli a transistor piccolino, ma non so dire altro a causa dell'ampli a me sconosciuto.
Purtroppo mi è sembrato che la tastiera fosse troppo piatta rispetto alle mie chitarre (e sopratutto alla Morgoth 7, perchè questa PRS nella mia mente doveva andare ad integrare la GNG citata e sostituire la Jackson 6 corde). 

Io non penso di ritornare a provare la chitarra con uno dei miei setup (e meno male che ne ho uno di backup più trasportabile) perchè comunque non potrei possedere la Morgoth e questa PRS Mark Holcomb perchè le due tastiere sotto le mie dita farebbero a pugni costantemente... e chiaramente mi trovo meglio con la mia... ed urgono chitarre con caratteristiche tattili uguali.

mercoledì 10 maggio 2023

Budda Superdrive 18, Combo, Seconda Serie in Prova

Ho fatto un tentativo per questo amplificatore che si preannuncia interessante. Un signore lo vende, quindi vado a provarlo...

E' un combo valvolare: 

  • 18 Watt di potenza; 
  • valvole di preamplificazione di alta qualità 12AX7 ed una 5U4 come rettificatrice; 
  • amplificatore di potenza cablato a mano che monta le rinomate EL84, 2;
  • classe AB, si avvale del sistema proprietario Dual-class Hot-Bias per donare le qualità della classe A a un ampli in classe AB;
  • 2 canali, Rhythm e Hi Gain;
  • controlli per alti, medi e bassi in comune;
  • sulla funzione Mid ha uno switch push/pull per il modo "Modern" sull'equalizzazione;
  • sul volume ha uno switch push/pull per il canale Rhythm che aggiunge il bright;
  • volume ritmico e master;
  • controllo del drive;
  • loop effetti;
  • uscita slave per cassa secondaria;
  • footswitch incluso;
  • cosa molto figa, è Made in USA.

Ha un box realizzato in pino rivestito in tolex nero, è aperto posteriormente per circa un terzo; ospita un cono Budda Phat (chi è costui?) da 12 pollici. 

Il peso dell'oggetto è contenuto in circa 18 kg.

Mi sono portato la solita Morgoth 7 di Giulio Negrini.

Colleghiamo la chitarra direttamente nell'ampli, lasciamo riscaldare 5 minuti le valvole (lo so che non è abbastanza, ma in questi frangenti c'è poco tempo per queste cose, o almeno questa é la mia impressione.

Comincio con il canale pulito che è molto godibile, un gran bel suono con la mia posizione centrale ad humbucker splittati, me lo aspettavo, si può fare parecchio su varie sfumature di pulizia, dal medioso al cristallino, ottimo per tutte mie aspettative sia per arpeggi, magari con un pelo di delay e riverbero, che per gli accompagnamenti in cui servirebbe un suono un po' meno deciso e più scuro, si trova anche questa impostazione alzando un po' i medi ed abbassando discretamente gli alti. Provo a sporcare il suono e viene fuori un suonaccio Rock cattivello ma scarso per me, anche con l'humbucker al ponte pieno... ma è quello che capita sempre con ogni amplificatore valvolare o non. In generale è caldo come piace a me.

Passo al canale distorto: ho subito l'impressione di esser di fronte ad un ampli americano, mi ricorda la mia vecchia Mesa Boogie Nomad 45... ma non è il suono High Gain che cerchiamo noi metallari: sa esser molto cattivo, ma proprio come la Nomad gli manca un pelino di distorsione per ragiuingere le vette Thrash Metal ed oltre che vorrei per le mie ritmiche metallare. Il suono è molto presente, spesso fuzzoso, dinamico, ottimo per Blues e Rock di stampo USA, per molti impareggiabile, lo so. Cerco lead al fulmicotone ma non si può fare, così com'è, manca tale cattiveria... non trovo neanche le lead che piacciono a me alla Steve Vai che avevo trovato con un Fender un po' di tempo fa.

Ammettendo di volerlo prendere dovrei procurare uno o due overdrive/distorsori... non ho portato i miei, ma la cosa diventerebbe complicata... e se poi non riesco ad ottenere quei suoni? Dopo di che ci devo mettere un delay, un reverbero ed un compressore o qualcosa del genere davanti... diventa un setup più complesso di quanto preventivato... e sarebbe solo per il setup di backup... Inoltre non mi sono letteralmente innamorato neanche del canale pulito, decido che non lo prendo... ringrazio e saluto gentilmente il signore.

sabato 8 aprile 2023

Simplifier Watson, Simplifier... parte 2, Test

Ho spacchettato subito, ovviamente... il DSM & Humbolt Simplifier che mi è arrivato si prensenta bene: chassis in metallo bianco; è un simulatore di preamplificatore finale cassa stereo analogico. ma è anche un combo zero watt leggerissimo, ma non solo. Niente male!

Richiede alimentazione a 9 volt (un qualsiasi alimentatore per pedalini riesce a far lavorare questo Simplifier, e non è poco).  Passiamo alla descrizione estetica delle funzionalità...

Alla sezione preamplificatrice abbiamo tre voincing:

  • Ac Brit: simulazione Vox AC 30;
  • American: simulazione Fender Blackface;
  • MS Brit: simulazione Marshall JCM 800.

Poi i potenziometri (i soliti di un pre):

  • Volume,
  • Gain,
  • Bassi,
  • Medi,
  • Alti.

E' possibile selezionare un voicing per volta e non ci sono preset o altro: scegli il tipo di pre, ti configuri volume, alti, medi, bassi, gain e suoni.

Dopo viene la sezione del finale composta da:

  • Power Amp Sim;
  • Presence;
  • Resonance con tre tipi di valvole 6L6, EL34, KT88.

Anche qui si regola e si suona, si seleziona un tipo di valvola e si smanetta con i potenziometri per trovare l'alchimia giusta. 

Infine abbiamo la sezione CAB SIM, stereo, divisa in due parti uguali ed indipendenti. Ogni parte ha:

  1. Mic Position che si può spostare con continuità dal centro a completamente fuori asse (immagino sul bordo della cassa);
  2. Tipo di Cabinet (2 X 12, 4 X 12, 1 X 12).

E' possibile scegliere una cassa ed una posizione di microfono per il canale destro ed una cassa ed una posizione di microfono per il canale sinistro. Niente male!

Il simplifier ha una serie di input ed output in diversi punti del flusso audio:

  • Si comincia con l'input chitarra.
  • Poi viene l'out L/out R (mono) posto dopo la sezione finale, credo, ma non suona se colleghi una cassa passiva... serve il return di un amplificatore sia mono che stereo o un finale.
  • Poi c'è il send (mono) ed il return L/R(mono) posizionati dopo la sezione finale, contrariamente al solito (come nel Marshall VS65R).
  • Poi c'è l'aux in, alla fine del flusso audio.
  • Insieme al'aux in c'è l'uscita cuffie (jack piccolo) con potenziometrino di regolazione volume indipendente.
  • Infine (sempre alla fine del flusso audio) abbiamo le due uscite XLR stereo per andare nella scheda audio o in un impianto.

Ed ancora c'è il ground/lift e lo switch spread (on/off). Quest'ultimo attiva una sorta di distanzamento spaziale delle due casse che si sente in cuffia sicuramente e forse anche nella DAW, però nella DAW non mi sembra utile visto che c'è il PAN. 

Ecco il primo video

Non ho saputo fare qualcosa di ordinato, è un po a caso, ci son troppe cose da illustrare (servirebbe un video per ogni voicing, uno per il finale, uno per la sezione cassa) e mi dispiaceva perdermi le impostazioni che ho già trovato, però penso sia abbastanza utile per capire le potenzialità di questo ampli/effetto in una DAW. Ho registrato entrambi i canali posizionati usando il PAN della DAW a 70% left e 70% right. Credo si ascolti bene. Il pre American è interessante ma si abbassa molto il volume (taglia le frequenze alte e medie, come il modo Modern del Nomad 45), AC Brit sembra essere il più brillante dei tre, ma preferisco il suono Ms Brit. La sezione finale è poco vistosa ma lavora bene, la parte simulazione casse è ottima. Nella seconda parte del video ho aggiunto sul canale sinistro un delay lungo, sul canale destro un delay corto, fantastico (effetto delay sonitusFx della DAW): è proprio l'impostazione che penso di usare ogni volta che servirà per arpeggi, modificando di volta in volta i delay sui due canali.
Brevemente a me piace il suono Marshall, finale impostato su EL34, e cassa 4X12 + 1X12 con microfoni in opposizione.

Inserisco un secondo video per mostrare come suona con un amplificatore (non certo il migliore ma è quello che ho al momento), lo collego al Mooer Baby Bomb (uscita out R) e la mia solita cassa autocostruita.

Ho provato a collegarlo direttamente alla cassa sia usando l'uscita out R che il send ma non ce la fa, non si sente niente, forse il segnale è troppo piccolo essendo uno 0 watt.
Ho provato anche con i vari pedali overdrive/distorsori che posseggo (AMT Electronics M-Lead, B1, MXR ZW44) ma non mi ha dato risultati degni di nota. Per i miei gusti lo suonerò soltanto per registrare il pulito nei miei brani (come si sente nel primo video userò l'accompagnamento e per arpeggi aggiungendo un po' di delay) e per suonare in cuffia qualche volta.

lunedì 6 marzo 2023

Simplifier Watson, Simplifier... Introduzione

M'ha colpito di nuovo la GAS... oppure no.

Ho deciso che mi serve un amplificatore per cuffie, o qualcosa di simile... con l'arrivo del nuovo TV megagalattico, che abbiamo diligentemente posizionato in salone, penso che passerò un po' di tempo in più davanti ad esso, mentre la mia dolce metà guarda il televisore in camera da letto; esenzialmente io guarderò calcio, tennis, o altro... potrebbe capitare che queste scorrerie in salotto occupino il tempo che prima passavo a strimpellare, per cui sorge un problema: come faccio ad esercitarmi se e quando guardo la tele? Ricordo che anni fa avevo un Roland microBR 80 che sarebbe adatto allo scopo, l'ho venduto da un po' e non me ne pento... ora vorrei qualcosa di simile. Magari qualcosa che possa anche entrare nella pedaliera di backup che mi sto allestendo. Quindi mi serve, diciamo, un amplificatore/finale con uscita cuffie o qualcosa del genere.

Così è partita la ricerca... 

Quasi subito ho escluso pedaliere e superpedaliere megagalattiche... perchè non voglio molti suoni, non voglio distorsioni ed effetti particolari, magari non certo digitalame.

Ad un certo punto ho individuato dei prodotti che sembravano fare al caso mio:

  1. Nux Solid Studio,
  2. Two Notes Torpedo CAB (e famiglia),
  3. Mooer Radar,
  4. DSM & Humboldt Simplifier,
  5. Iridium Strymon.

 Dopo aver visto (sopratutto ascoltato con cuffie qualitative) dei video sul tubo, alcuni di certi divulgatori chitarristi che ne illustravano alcune funzionalità ho pensato di escludere gli oggetti 1 e 3 perchè ritenuti economici, magari non abbastanza qualitativi; ho depennato anche lo Strymon perchè il prezzo mi risultava leggermente più alto del mio budget e mi sono concentrato sui prodotti 2 e 4.

Mi sono orientato dapprincipio sul Torpedo Cab M perchè mi risultava che l'azienda producesse sistemi di qualità; ho anche trovato un'annuncio di un tizio sul mercatino che lo vende e sarebbe raggiungibile per una prova di persona... Purtroppo questo venditore non ha risposto per dieci giorni ed io, impaziente per la GAS, mi sono riorientato sul Simplifier che mi sembrava altrettanto valido, per certi versi anche preferibile.

Simplifier dal Web

Dapprima ho contattato un tizio con il quale ho avuto solo un'infruttuoso scambio di opinioni sui prezzi dell'usato praticati da certi venditori (quello che ha generato il post precedente a questo), dopo di che ho trovato un secondo venditore, un minimo più disponibile, cui ho proposto un prezzo più basso di 20 euro rispetto alla sua richiesta (che era uguale a quella del tizio di cui sopra) e mi ha gentilmente abbonato le spese di spedizione. Ho pagato con paypal per stare tranquillo, ho anche aggiunto la commissione paypal (perchè non l'ho reputato giusto, mi era già venuto incontro in due casi) ed ho atteso la spedizione e consegna del'oggetto. Lo so che non ho fatto un'affare, ma almeno non mi sono fatto prendere in giro, ritengo che il prodotto fosse abbastanza nuovo ed ho pagato il giusto.

Il Simplifier è arrivato in 3 giorni lavorativi con spedizione tracciabile di Poste... tutto Ok! Imballaggio ben fatto, stato della confezione originale molto buono, stato del prodotto come descritto, nuovo all'aspetto...

domenica 12 febbraio 2023

Ma Cosa Sta Succedendo nel Mercato dell'Usato?

 Non pensavo... ma sento il bisogno di segnalare un GRANDE problema che afflige il mercato dell'usato degli strumenti musicale, nella fattispecie la chitarra elettrica e quel che la riguarda.

Sono un chitarrista e bazzico sul sito www.mercatinomusicale.com da molti anni, quasi giornalmente, sono sempre alla ricerca di qualcosa che mi incuriosisca, un oggetto a me sconosciuto o di cui ho sentito parlare e che promette bene per me. Quando posso magari vado a provare (è la cosa migliore ma nella mia zona è una cosa un po' complicata). Abbastanza spesso compro... Non di rado compro qualche oggetto che mi sembra interessante a distanza. In ogni caso non mi aspetto di fare un grande affare e scontentare i venditori, semplicemente cerco qualcosa che, in quanto usato, costi almeno un 30 o 40 per cento in meno del prodotto nuovo. Certo la valutazione può scendere in base agli anni di utilizzo ed alle condizioni del oggetto, ma qualunque prodotto venduto da un privato, anche se a poche settimane dall'aquisto fatto in negozio, senza scontrino o fattura deve costare almeno un 30% in meno senza se e senza ma. Solo così si può pagare il giusto per un prodotto che non è più nuovo, magari ha qualche segno di usura e che di sicuro non si può rimandare indietro se non va bene (cosa che con acquisto in negozio si può fare sempre). Diversamente è una truffa o si può pensare di scomodare la circonvenzione di incapace ma non è la mia materia... Se il venditore può dimostrare con scintrino o fattura trattarsi di un acquisto recentissimo per lo meno va tolta l'IVA che paga il venditore professionale ed un privato no.

Cominciamo con qualche esempio.

1 - Ho visto una Ibanez S470 (qui recensione mia) a 750 euro con gli Ibanez Quantum. E' una rapina a mano armata o una truffa. Chissà se si può chiedere l'arresto... Quella chitarra, di produzione coreana, l'ho pagata 450 euro nel 2004 da La Cicala (quel legendario negozio che negli anni 90 sognavamo in tanti)... se pure fosse una più vecchia produzione giapponese, siamo sempre nella seconda parte degli anni 90, non è ancora un vintage, ci vogliono ancora più di 10 anni per questo traguardo, se fosse perfetta, miracolosamente intonsa andrebbe venduta a meno di 300, senza se e senza ma. Io credo di averla venduta a 250 nel 2009.

2 - Ho visto una Ibanez S440 a 900 euro.... sssssss.... ha i soliti ibanez quantum eh... non i pickupdellamadonna, potrebbe essere imparentata con la chitarra di Frank Gambale, ma non è quella... la chitarra di Gambale di quel periodo aveva già i di Marzio (e costava circa 1600000 lire). La S440 è rara, dei primi anni 90 e di produzione giapponese ma anche qui non parliamo di Vintage, un prezzo un minimo minimo decente non può essere superiore ai 500 euro.

3 - C'è in vendita una pedaliera Zoom G9.2tt a 200 euro... è alto, niente di scandaloso, ma in condizione ottimissime non può costare più di 150 euro: è un digitale (anche se ha 2 valvole è sempre digitale, alla fine), suona bene, ma avrà almeno 20 anni di vita e sappiamo quanto si deprezza un digitale... ci sarà di molto meglio in giro oggi a 200 euro. A scanso di equivoci io ce l'ho. Stesso discorso per una Boss GT10 (che sarà dello stesso periodo e livello della G9.2tt).

4 - C'è chi vende un Marshall VS65R a 250 euro, usato, è troppo. E' un amplificatore superatissimo. Io l'ho avuto, recensione, ma un prezzo adeguato è sicuramente al di sotto dei 200, a 250 siamo al limite del abbuso...

5 - C'è un Brunetti Maranello Black top a 750 euro... in un negozio, ho trovato lo stesso ampli, ex-demo, sempre garanzia negozio, spedito gratis, a 649 (link)... ho detto tutto!

6 - Sette otto anni fa poteva acquistare un Mesa Boogie Triaxis usato a 600 o 650 euro... oggi ce ne vogliono 800 o 900, forse non è un abbusto dato che nuovo costava un botto...

7 - Una cosetta la vorrei dire pure sulla Schecter Omen Extreme 7. Io l'ho pagata 330 euro (mia recensione)  nel 2010, e rivenduta dopo alcuni mesi, era coreana... un negozio oggi la vende a 699 euro, è ancora identica a quella che ho comprato io 13 anni fa e dovrebbe esser prodotta in Indonesia, non vale tanto con quei pickup... di conseguenza usata costa tanto.

8 - Altra vera e propria rapina è una Jackson sls3 a 1400 euro... su Reverb la porta molto più bassa, e qui, in Italia, la vendevano a 900 euro, nuova... (è molto simile alla mia slsmg che io pagai 1000 euro nuova 14 o 15 anni fa) 1400 è una rapina, non c'è che dire. Per di più l'annuncio è scritto male, ma molto male, si dice che una produzione giapponese Jackson è top di gamma... o non sa... ma allora guarda su internet... o fa finta di non sapere. La produzione giapponese per Jackson era quella economica, la produzione top era (ed è) la USA Custom Shop. Per me questa è disonestà.

E poi c'è l'ADA MP1 a 450, l'Ibanez RG 470 a 700, la Schecter C1 Exotic Star a 750... e potrei continuare.


PS: A proposito, non si possono leggere annunci del tipo Vendo Blak Truck... ecc... Anche io sbaglio a scrivere, ma basta controllare 5 secondi con google... nel 2023 non si può pubblicare un'annuncio con orrori d'ortografia del genere: è na figur e merd!

mercoledì 25 gennaio 2023

Eventide Time Factor... lo Voglio... lo Vorrei...

Ho fatto un ennesimo giro sul mercatino, il signor G vende un Eventide Time Factor, chiede un prezzo secondo me concorrenziale, inoltre non è molto distante da casa mia... potrei andare a provarlo...  
Ovviamente è quello che ho fatto! 

Per questo giro mi porto la fida GNG Morgoth, il Mooer UK Gold 900, il Mooer Baby Bomb e la cassa autocostruita Mago... è la catena con cui potrei poi utilizzarlo qualche volta, nel setup di backup.

Brevemente, il pedale è fornito di: 

  • 2 Delay indipendenti da 3 secondi;
  • 10 tipi di delay stereo o dual mono: Digital Delay, Vintage DDL, Tape Echo, Modul. Delay, Ducked Delay, Band Delay, Filter Pong, Multitap e Reverse Delay;
  • Program Change istantaneo (MIDI);
  • Controllo dei parametri in tempo reale tramite 10 potenziometri, MIDI o pedale di espressione;
  • Connessioni MIDI In e MIDI Out/Thru, collocate sul fianco destro del pedale;
  • Tap Tempo e MIDI Sync (MIDI Clock out);
  • 100 preset memorizzabili on board, e preset illimitati via MIDI;
  • True Analog Bypass;
  • 12 secondi di loop ad elevata qualità (fino a 48 in modalità quarter quality);
  • 3 footswitch in metallo per accesso istantaneo ai preset;
  • Funziona sia in mono che in stereo; 
  • Input e output con selettore per instrument o livello di linea;
  • I potenziometri possono inviare MIDI control change via USB/Connettore MIDI, trasformando lo Stompbox in una superficie di controllo;
  • Permanenza della coda del delay nella transizione tra gli effetti.
Aggiungo che l'Eventide Time Factor è grandicello (come il Pitch Factor), involucro in solido metallo ultra resistente, dimensioni: 122 x 190 x 54mm e pesa circa 1kg.

Colleghiamo i miei attrezzi (peccato in mono) e comincio a suonare con le patch di fabbrica. Che dire... gli effetti sono fantastici, anche con la mia 1 x 12 rimango impressionato (chissà come sarebbe con una 4 X 12, o ancora meglio in vero stereo con due casse separate) e sto utilizzando dei prodotti (i miei mooer) veramente economici. E mostruoso! Ci sono una quantità enorme di effetti possibili, ho ascoltato 40 o 50 suoni diversi, ma non ne ricordo neanche uno per nome (in effetti quel display è poco funzionale al giorno d'oggi) ma la qualità audio è ancora di prim'ordine. Mi sono reso conto che offre davvero troppo e non ho trovato molti suoni (sono splendidi) che possa utilizzare così come sono nel mio setup (secondario, ma fosse anche quello principale), abitualmente; io non suono Progressive Rock, Ambient o altri generi che richiedono decine di delay spaziali o onirici ed a tonnellate... io, per restare con i piedi per terra, ho bisogno di due delay in verità: uno moolto breve per accompagnamenti puliti e soli (20 o 40 millisecondi di solito) ed uno poco più lungo per gli arpeggi, ne faccio tanti di arpeggio (mi vengono) ma per la maggior parte del tempo sono alla ritmica distorta e poi alla solistica non shred... potrei immaginare uno o due altre impostazioni di delay particolari per arpeggi onirici da usare in qualche brano particolare, 1 o 2 su 20 o 30... ma 100 preset di delay... A dirla tutta, come avrò già scritto altrove,  i delay che offre, come effetto collaterale, il mio Eventide Pitch Factor vanno già benissimo nel mio setup principale... Ma come non restare affascinato da una macchina del genere?... GAS... GAS... 
Alle volte non mi preoccupo tanto del futuro, di pianificare, di risparmiare, di badare solo a quello che davvero serve... mi piace! Lo vorrei proprio prendere...

A questo punto, colpo di scena, per niente invitata, si è presentata lì tutta la mia ragionevolezza per convincermi a non comprare questo pedalone, notando che ancora una volta ero rimasto affascinato e stavo cedendo: mi diceva "hai il Pitch Factor sul rack che ti soddisfa a pieno anche per i delay! Stai seriamente considerando l'ipotesi di mettere questo mostro nella pedaliera con UK Gold 900, Baby Bomb, B1 ed M-Lead?... mono? Lo stai castrando di brutto!... E hai pensato che lo utilizzerai meno di 2 volte al mese?... a quel prezzo! E' vantaggioso, ma non sono pochi soldi! Se lo sapesse tua moglie...

Ho dovuto convenire che le sue motivazioni erano inattaccabili, mi sono ripreso e così ho lasciato... ma se serve proprio un effetto delay, qualcosa che non sia un singolo banale ritardo, in un setup senza compromessi, usato, sotto i 300 euro, questo pedale è un affare!

domenica 8 gennaio 2023

Ibanez Jem 77P BFP... Prova

Finalmente ritorno a fare una visitina al Centro Chitarre di Napoli... quanto mi è mancato...

Ci sono molte chitarre interessanti... noto un calo nel numero e nella qualità degli amplificatori esposti: ce ne sono molti di quelli piccoli ed economici, di veramente validi ci sono 3 Fender valvolari, strano, non mi sembra di notarne altri...

Come chitarre ce n'è per tutti i gusti... Ho pensato di riprovare una mia vecchia fiamma... o meglio qualcosa di simile, la Ibanez Jem 77P BFP. Ho posseduto la Jem 777 FP... una Steve Vai dei primi anni 90 di produzione giapponese con i di Marzio Paf pro in configurazione HSH, come ogni Steve Vai che si rispetti... vedere... questa qui è una Premium di produzione indonesiana (cosa che mi fa ancora storcere il naso) con le seguenti caratteristiche:

  • Materiale corpo: tiglio americano;
  • Profilo manico: Wizard;
  • Materiale manico:5 pezzi acero/noce con KTS titanium rods;
  • Radius:400mm (poco meno di 16");
  • Legno tastiera: acero roasted 
  • Scala:25.5" (648 mm);
  • Tasti:24, jumbo w/ Premium fret edge treatment;
  • Intarsi:tree of life;
  • Strings spacing:10.8mm 
  • Meccaniche: Gotoh Magnum Lock w/ H.A.P. (Height Adjustable Posts);
  • Pickup al ponte: di Marzio Gravity Storm™ (H) passivo/alnico;
  • Pickup centrale: di Marzio Evolution™ (S) passivo/alnico;
  • Pickup al manico: di Marzio Gravity Storm™ (H) passivo/alnico;
  • Switching: switch a lama con 5 posizioni; 
  • Ponte: tremolo Edge-Zero II; 
  • Accessori: gigbag Ibanez.


La chitarra si presenta bene, bella, pulita e lucida: noto delle leggere differenze con la mia vecchia 77FP:

  • il manico non è in due pezzi orizzontali ma 5 in verticali;
  • il manico della 777 FP sul retro era sempre rotondo fino alla paletta e qui comparivano le viti che assicuravano il bloccacorde dal retro, su questa la giunzione manico paletta presenta uno scalino (non so spiegarlo meglio), non c'è traccia delle viti che reggono il bloccacorde/capotasto evidentemente sono sotto i tre elementi di blocco e vi si accede dal di sopra.
  • i pickup sono di Marzio ma diversi;
  • il ponte sarebbe diverso ma mi sembra esteticamente identico, non posso dire nella sostanza;
  • gli ultimi 5 tasti non sono scalopped (poco male).

Le rifiniture sono buone, noto un leggero spazio (pochi decimillimetri quadrati) nell'angolo in alto a sinistra tra bloccacorde e paletta, non so se può essere un problema, ricordo che la mia Jackson slsmg aveva una sbavatura di colla in una zona simile, leggeri difettucci di fabbricazione?

Attacchiamo la chitarra ad un combo Fender Hot Rod Deluxe iii... che ho provato qui... meno male! così mi faccio un giro avendo un minimo di congnizione. Con i suoni puliti siamo sempre ad ottimi livelli, ci si può suonare qualsiasi cosa ed a me piacciono moltissimo, sopratutto le posizioni 2 e 4 (come ho avuto modo di affermare tante volte), come sempre la posizione al ponte è quella che mi piace poco, ma è tutto normale. Sui suoni disorti ho dovuto tenere il volume bassino perchè c'erano altre 2 prove in contemporanea e avrei disturbato, comunque mi sembra che anche da questo punto di vista, considerando l'ampli, le attese sono soddisfatte: ho trovato un gran suono solistico, per le ritmiche suppongo si possa introdurre un overdrive/distorsore davanti. Mi sono trovato molto bene con manico e tastiera, ottima action che nessuno ha toccato, almeno non io, e bel profilo... Guardando il ponte mi ricordo quanto è tedioso cambiare le corde su queste chitarre, cambiare scanaltura, regolare l'action, ecc... non fa per me, ma è un prodotto valido che può spaziare su molti generi, può costare nuova tra i 1400 ed i 1600 euro senza difficoltà usata non so... ma se sembra adeguata...