giovedì 29 giugno 2017

Autocostruzione Chitarra Elettrica parte 13: Verniciatura 1

Mentre studiavo la verniciatura ho scoperto che la preparazione delle superfici lignee con carta vetrata grana 240 è ritenuta insufficiente pressoché da tutti... si consiglia di arrivare a 400, per cui già prima di ricevere il materiale per verniciare mi rimetto al lavoro sui due pezzi di legno: manico e corpo con la carta vetrata per lisciare ulteriormente le superfici... un lavoro che mi ha portato via sicuramente 5 o 6 pomeriggi belli pieni... poi ad un certo punto ho finito anche questa ulteriore affinatura. Visivamente non si vede differenza ma al tatto si.
Intanto ho preparato la gommalacca da una parte ed acquistato l'acqua ossigenata con l'ammoniaca dall'altra ed ho iniziato a fare qualche esperimento di sbiancatura su pezzetti di legno...
vari tipi di gommalacca in scaglie
Avendo trovato un kit completo come quello Wudtone per il body decido di passare a gommalacca solo il manico e la paletta.
La gommalacca decerata (nell'immagine sopra è la più chiara) si acquista in scaglie e va preparato sciogliendola in alcol etilico (almeno gradazione 94%, meglio 99%) in proporzioni 200g per 1 litro e questa è la soluzione base (al 20%).
Poi serve il tampone: io me lo sono costruito prendendo da una sarta un panno di lino (deve essere un tessuto naturale che non lascia pelucchi) di circa 40 cm X 40 cm ed un bel pugno di ovatta. si mette l'ovatta al centro del panno e lo si chiude intorno ad essa... ed ecco preparato il tampone...

Come prima cosa ho provato la gommalacca su un paio di pezzi avanzatimi dal taglio del body... un po' modificati e lisciati anche loro... le ho chiamate le mie sculture... li ho passati anche successivamente con altre diluizioni proprio come farò poi col manico...

A questo punto serve anche preparare il manico alla verniciatura: si mettono semplicemente delle strisce di nastro da mascheratura sulle parti che è meglio non passare, per esempio io devo evitare di ritrovarmi la gommalacca sulla tastiera ed ai lati dove c'è il legno di ebano, ma visto che non ci si può affidare alla precisione della propria mano si mette un nastro protettivo proprio a coprire tutta le parti interessate.
Dopo di che passo la gommalacca...
un possibile tampone
Sul mio manico di mogano serve una sostanziosa passata di turapori quindi comincio con una passata con gommalacca al 20%: ho semplicemente bagnato il tampone nella soluzione preparata prima e poi passato lentamente il tampone su tutte le superfici, senza salti, senza scatti ed il più possibile in modo uniforme.  Ogni passata richiede non più di 10 minuti... è veramente una bazzecola su una superficie come quella di un manico per chitarra elettrica. Finito questo lavoro si attendono 24 ore per l'asciugatura della gommalacca mettendo il manico all'aria... io l'ho tenuto una mezz'oretta all'aria sul balcone e poi in casa (una volta che l'alcol è evaporato, ed evapora velocemente, non comporta nessun odore fastidioso) e non ci sono ulteriori controindicazioni...
Il risultato di questa prima passata è visibile nell'ultima immagine qui sotto nella parte alta.
Il giorno dopo, circa 24 ore dopo (quelle di prima eh :) ), si fa una leggera passata di carta vetrata 400 (o più fine direi è gusto personale) per rendere più liscio il manico e si va avanti.
Io ho fatto una seconda passata con gommalacca alla stessa diluizione di prima (perchè il mogano è particolarmente poroso) e seguendo un procedimenti identico fino alla fine.
Poi, ancora con lo stesso procedimento ho fatto passate con diluizione sempre minore...
  • 2 con diluizione al 10%, ogni volta 24 ore e leggere carteggiata con carta vetrata 600 (invece che 400),
  • 2 con diluizione al 5%... sempre con carteggiata finale a 600 ogni volta,
  • 2 con diluizione 2,5%, 24 ore e carteggiata ad 800 ad ogni passata... 
  • e poi l'ho lasciato riposare ancora qualche giorno... tanto dovevo lavorare al body.
Alla fine dei giorni di riposo... si può anche passare con carta vetrata ancora più fine (o altro) per fare un lavoro veramente lucido... carta vetro grana 1200... lana vetro... sono tutte opzioni possibili, dipende dal risultato che si vuol ottenere...
Nell'ultima immagine di fine di questo post, nella parte bassa c'è il manico dopo l'ultima passata... e forse anche dopo la lucidatura, non ricordo. Notare come le passate hanno scurito il mogano...

Mentre si passa la gommalacca stare attenti che l'alcol evapora velocemente e se inizia ad asciugarsi mentre stiamo ancora passando col tampone, quel piccolo strato appena posato (e tutti quelli sottostanti) si staccherà vanificando tutto il lavoro... per questo la signora della coloreria diceva "Ma allora lei vuol tribolare!" ma grazie a Dio a me non è successo.
Finito tutto ho conservato sia la gommalacca al 20% che ho preparato, me ne è rimasta moltissima, che il tampone che mi sono costruito: il tampone più è usato meglio è e va conservato in una scatola di plastica ben chiusa... Il tutto per scopi futuri, non si sa mai...
Sia gommalacca che tampone non devono ritrovarsi al sole se non per pochi secondi...
manico dopo una passata e alla fine
Intanto mi occupo del corpo, ma questo in un altro post, voglio solo accennare che gli esperimenti sui pezzetti di legno sono andati come diceva quello della ferramenta, nessun fastidio senza mascherina e lo sbiancamento è andato benino... anche se ho appurato che per renderlo veramente bianco servono dalle 3 alle 4 passate con la giusta soluzione (20% o 10% di ammoniaca ed il resto acqua ossigenata).

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