mercoledì 22 ottobre 2025

BHI Cassiopea 7HFP... Fantastica

Sempre con la stessa idea di prima... ancora pensando che potrei toccare con mano... continuo il giro di GS... sempre nella sala rumorosa... l'appetito vien mangiando...

Mi capita di visitare lo stand di un liutaio italiano BHI e tra le sue chitarre spicca la bellissima 7 corde fanned Cassiopea 7HFP, senza paletta, ma vediamo le informazioni sulla'ascia pubblicate sul sito del maestro: 

  • BODY: Swamp Ash; 
  • TOP: Curly Poplar;
  • TOP FINISH: Hi-Gloss; 
  • BACK FINSH: Satin; 
  • NECK: Laminated (Wengè/Purpleheart/Wengè/Padouk);
  • NECK FINISH: Oil; 
  • FRETBOARD: Royal White Ebony; 
  • Stainless steel Jumbo fret;
  • SCALE: multiscala 25.5”/26.5”; 
  • RADIUS: 20"; 
  • BRIDGE: Technology 4 Musicians;
  • TUNERS: Technology 4 Musicians; 
  • PICKUPS: Bare Knuckle Polymath Set;
  • 1 volume, 5 way super switch
Collegano la chitarra al loro Kemper e me la danno... è leggera e discretamente comoda... indosso le cuffie che mi offrono.

Io mi sono trovato subito bene a suonare la chitarra in questione, contrarimente a quella precedente... sul suono sono rimasto ben colpito ma non ho idea di che cosa il Kemper stesse producendo come profilo e non ho pensato di chiedere. Il suono era di base pulito, importante, medioso con l'humbucker al ponte, poco più contenuto di volume e più caldo con l'humbucker al manico ed anche più definito. Bene anche le combinazioni centrali... ora che ci penso non so la 2, la 3 e la 4 a cosa possano corrispondere; tenendo per certo la 1 (in basso come sempre) sia humbucker al ponte pieno, forse la 2 rappresenta il singolo al ponte, la 3 i due singoli combinati, la 4 il singolo al manico soltanto. Bei suoni puliti in tutti e tre i casi, con una mia leggera preferenza per la versione 4, definita e calda come piace a me. 

Sopratutto mi ha colpito molto la comodità per la mia mano sinistra. Questo mi fa pensare che la discriminante tra le due chitarre che ho provato al BGS debba essere la scala, il diapason di questa Cassiopea e molto simile a quelle cui sono abituato: i bassi sono come la GNG Morgoth 7, che posseggo da qualche anno, le corde acute tendono alla Jackson slsmg che ho usato per un decennio) ed a tutte quelle avute in precedenza, ma questo conterà molto ma molto meno.

Peccato non avere il portafoglio a mantice. 

venerdì 26 settembre 2025

Ceccarini Leviathan 7s versione NAMM 2025

Al Bologna Guitar Show c'era un bel po' di cose interessanti. Io avevo quasi l'idea di vedere chitarre di liuteria e farmi fare una seconda 7 corde, quasi di backup, da un maestro liutaio. Già anni fa ho visto/incontrato liutai di tutto rispetto ai vari SHG ed ho preso i loro biglietti da visita: mi son messo un bel numero di siti di questi maestri nei preferiti del browser, quindi so che cosa producono, almeno visivamente e per quanto riguarda legni, forme e componentistica. Però non si può scegliere un prodotto simile senza averlo prima toccato con mano direttamente... quindi ci voleva questo G.S.

Nella sala rumorosa c'era Ceccarini... avevo tenuto una sua chitarra 7 corde tra i preferiti di Reverb finchè non l'ha venduta (il prezzo era veramente interessante)... Allo stand il maestro aveva 5 chitarre, 2 sette corde, se non ricordo male, io msono stato attratto dalla Leviathan 7s versione NAMM 2025 (l'avevo vista mesi fa sul sito e forse in qualche video del NAMM) e non mi sono fatto scappare l'occasione di... metterle le mani addosso... hehehe. 

Chiedo gentilmente di provare proprio quella chitarra, la più costosa in esposizione, ed uno dei due ragazzetti sembra un po' restio ma acconsente (pare che il maestro liutaio in quel frangente non fosse allo stand).  

Caratteristiche salienti della stessa che ho trovato sul sito del maestro:

  • Body in Mogano;
  • Top arcuato in Poplar fiammato
  • Manico in Acero fiammato profilo Slim C con finitura lucida, blu, credo;
  • Tastiera in Ebano con raggiatura 18", fanned, 26" - 27", mezza scalloped;
  • inlay sulla tastiera... rappresentazione per me incomprensibile;
  • side dots luminlay
  • 24 tasti jumbo in acciaio inossidabile; 
  • Trussrod doppia azione con 2 rinforzi in fibra di carbonio;
  • Capotasto in richlite;
  • Meccaniche autobloccanti Gotoh
  • pickup realizzati da Ceccarini, avvolti a mano con finitura in acero fiammato;
  • finitura in acero fimmato anche sui potenziometri; 
  • 1 tono ed 1 volume push/pull con switch a 3 vie;
  • cablatura realizzata in collaborazione con Toma Systems
  • finitura anteriore lucidissima denominata "Neon" e satinata sul retro. 

Leviathan 7s NAMM 2025, foto presa dal sito www.ceccariniguitars.it

La chitarra è bella alla vista, la tastiera ha fin troppe lavorazioni che poi non capisco cosa si è voluto rappresentare. Considerando che certe rifiniture, e questa chitarra ne ha troppe, fanno soltanto lievitare il prezzo... e non di poco... però pensavo che era comunque un'occasione irripetibile poterla ugualmente imbracciare ed allora...

Collegano la chitarra al loro Kemper (mi pare...), mi danno le cuffie e comincio a suonare... non si sente nulla! 
Segnalo ai ragazzi che increduli alzano le spalle perchè loro non sono in grado di verificare ed intervenire ed il titolato a farlo non è lì... la cosa mi fa un po' dispiacere, ed immagino la brutta figura (assicuro che non sarò cattivo), comunque dico che continuerò per un po', mi servirà a capire come mi trovo con chitarre fanned. Infatti, anche se non sono stato in grado di sentire alcunche, per cui non posso dire come suonava e che impressione mi abbiano fatto i pickup artigianali di cui è dotata, posso dire che mi ha lasciato sensazioni contrastanti: la mano destra è andata bene, la mano sinistra non si trovava particolarmente bene non so se fosse un problema di corde o tastiera fanned... io adoro le tastiere in Ebano.

Penso di aver strimpellato in silenzio per circa 20 minuti ed il titolare non si è rivisto tornare (ma non fa niente), ed io ho pensato che anche se il problema sarà stato un qualcosa di poco conto quella non poteva proprio essere una mia futura elettrica. 

Ripeto ancora, sono assolutamente convinto che non era un grave problema tale da inpedire allo strumento di suonare per lungo tempo o richiedere un intervento di riparazione costoso... chissà magari il PCB Toma Systems (di cui non ho mai sentito nulla) non è collegato in maniera perfetta o qualche volta, come può succedere a certi pickup solderless, si stacca un cavetto da qualche parte. 

 Tempo dopo sono ripassato vicino allo stand c'era qualcuno che aveva aperto il vano elettronica della chitarra (non conosco visivamente il liutaio, penso fosse lui)...

venerdì 29 agosto 2025

Bologna Guitar Show 2025... la Mia Prima Volta

Finalmente, dopo 8 anni, ho l'occasione di riandare ad una fiera di chitarre... il Bologna Guitar Show. Quando lavoravo in Piemonte andavo al SHG a Milano, e lì sono stato l'ultima volta nel 2016, mi sembra... poi mi sono trasferito a casa mia in Campania e non ho sentito più il bisogno di andare a fiere simili per un po'. Da qualche anno ci pensavo di nuovo, sentivo di nuovo il bisogno... avevo sentito parlare del Guitar Show che si faceva a Padova ma non mi sconfinferava fino in fondo... pigrizia, pessimi collegamenti, mezzi insufficienti, assenza di compagnia... 

Poi molti mesi fa ho scoperto che questo GS si spostava a Bologna e mi sono detto devo andare!. Ero anche disposto ad andare da solo, in treno, ma mia moglie ha voluto accompagnarmi... abbiamo pensato verso gennaio 2025 di andare in treno o in macchina il venerdì, stare a Bologna fino alla domenica/lunedì, a seconda degli impegni, ed io sarei andato da solo al GS per un giorno intero il sabato.

Abbiamo prenotato un alberghetto nel centro storico di Bologna con posto auto interno e tra febbraio e marzo abbiamo optato per la macchina, visti i costi dei treni già a febbraio... almeno decidiamo tutto noi e non rischiamo i ritardi che si setono quasi giornalmente in questo periodo anche sull'alta velocità

E così Sabato mattina 10 maggio sono per la prima volta al GS, entro ed inizio il giro degli ambienti... ho scattato delle foto e realizzato un video molto semplice, senza audio...


 Ho potuto vedere diverse cose... l'ho girato tutto due volte per esser sicuro di non perdermi niente... dalle dieci del mattino alle 17 circa... ed ho provato qualche strumento, hehehe.

Nel primo ambiente, il silent ho beccato molto vintage... all'ingresso c'erano strumenti da museo e poi il mitico Giulio Negrini di GNG. Subito dopo la storica casa Manne (peccato che non ne ho mai avuto una). Poi decine di Fender e Gibson vintage ma che a me non piacciono molto... successivamente Mojentale ed amplificatori storici, per finire in bellezza con le bellissime e costosissime Tyler. Ho pure visitato lo stand di corde Drago, un giovane che produce corde per musica barocca, oh in budello, tra l'altro procedimento di produzione appreso a Napoli, mi ha detto il tipo che aveva voglia di parlare...

Nel secondo e terzo ambiente, quiet e play, ho apprezzato in particolare: 

  • Dea guitars;
  • Boone;
  • BRBS amplificatori; 
  • Demiurge;
  • Marco Fanton: il mitico chitarrista divulgatore di supertecnologie per chitarra;
  • Reference, Angelo Tordini, con cui ho scambiato due parole;
  • Ceccarini guitars;
  • Giacomo Berti, belle chitarre molto particolari;
  • Aviator guitars, dalla repubblica ceca;
  • Mogar, il grande distributore;
  • BHI;
  • Lodato
  • Ronciswall, chitarre spettacolari;
  • Cult;
  • Consolini pickup
  • Aulos audio;
  • Sail guitar, chitarre acustiche splendide;
  • Vitruvian production.

lunedì 28 luglio 2025

Headrush Gigboard parte 3: Hardware not Connected

Da un po' di tempo ho scoperto che la porta usb della Headrush Gigboard non funziona: tutto è cominciato quando ho provato ad aggiornare il firmware... ad un controllo sul web ho notato che avevo il 2.4 e che sul web era disponibili il 2.7... e sono un informatico... quindi mi sembrava opportuno aggiornare: 

  • ho scaricato ed installato i driver sul mio portatile Asus Zenbook con Windows 11
  • ho provato a connettere la gigboard ad una porta usb type C, con adattatore, e niente, secondo il driver: Hardware not connected
  • ho provato su una porta USB 2.0 e niente; 
  • ho cambiato cavo USB e riprovato sulle due porte di prima, che sono sicuramente funzionanti, ma nessun miglioramento; 
  • per scrupolo ho provato su un secondo PC, il fisso, la mia DAW: ho installato i driver, ancora provo con i due cavi USB di prima ma non funziona in entrambi i casi... il driver dice sempre e comunque Hardware not connected.

Non mi perdo d'animo, contatto il mio tecnico di fiducia, Legend Amp di Avellino, sicuro che con una piccola spesa si potrà riparare il problema, ma A. mi risponde che lui non ripara prodotti digitali per politica aziendale... fregato!

Cerco sul web...
Scopro che il problema è molto frequente, penso che Headrush deve utilizzare componenti scadenti.

Poi decido di rivolgermi all'assistenza Headrush. In Italia è fornita da Soundwave e li contatto per telefono. Dopo che ho illustrato il problema e spiegato i tentativi che ho fatto mi rispondono, purtroppo, che è probbabile che il prodotto richieda una sostituzione dell'intera scheda madre. Obietto che mi sembra eccessivo sostituire tutta la scheda madre per una porta USB non funzionante, dovrebbe bastare sostituire quella o controllare saldature e contatti, ma mi rispondono che se la porta non presenta danni esterni è molto probbabile che il problema sia nella scheda madre che potrebbe essere dovuto al microcontroller che non va più e/o non gestisce correttamente la porta, del resto è quello che succede di solito nella fattispecie, per cui sarebbe necessaria la sostituzione della MB. Ma c'è di peggio: attualmente il pezzo di ricambio non è disponibile e non si sa quando tornerà disponibile di nuovo, dopo di che mi dicono che la spesa potrebbe arrivare a circa 200 euro spese di spedizione incluse...

Sono soddisfatto dell'assistenza offerta da Soundwave e della gentilezza della persona con cui ho parlato, ma sono tremendamente deluso da Headrush... è inaccettabile che si rompa un componente tanto spesso; è inaccettabile che non sia disponibile un ricambio... 

Non comprerò mai più Headrush.

lunedì 14 luglio 2025

Martin SC10e parte 2... Video

 L'ultimo post è stato un... inciso... Ora riprendo a parlare della mia nuova Martin SC10e.

La acustica e' arrivata a casa mia più o meno a metà gennaio 2025 e ci ho strimpellato per un mesetto con le corde di fabbrica con sensazioni molto buone e e soddisfazione.

Quando, dopo circa un mese, è giunto il tempo di cambiare le corde montate non mi sono domandato che modello (ovvvio che fossero Martin) e che scanalatura fossero, avevo delle Martin 11-50 ed ho montato quelle... è stato un disastro... si è alzata l'action ad almeno 5 millimetri ed è diventata insuonabile dal quinto tasto in poi. Ho tentato un paio di volte di regolare l'action e sono riuscito a guadagnare un millimetro, credo... Dopo alcune settimane, preoccupato, ho mantato le mie abituali Richard Cocco 11-50 e la situazione non è migliorata affatto. Ho tentato di regolare il trusrod diverse volte ma non migliorava quasi di nulla, mi sono deciso a portarla dal liutaio... ci voleva uno più esperto di me che non so nulla di acustiche.

Ho valutato tre opzioni ed alla fine ho scelto Pino D'Elia di Mirabella Eclano. E' stata una scelta fortunatissima, Pino ha visto la chitarra, ha studiato 5 minuti la sua particolare costruzione, che non conosceva, e mi ha risolto il problema in mezz'ora ad un ottimo prezzo. Mi ha regolato un action da sogno, rasoterra, da elettrica shred... poi certo... io non so fare shred sull'elettrica, figuriamoci sulla acustica, ma ora è qualcosa che nemmeno immaginavo. 

Il video l'ho girato con su le Richard Cocco, vecchie di un mese e mezzo... per me suonano ancora molto bene...


 Posso paragonare questa chitarra, date le condizioni, soltanto alla vecchia Ovation CE44 e ritengo suoni meglio, ha più volume, bellissimo timbro in arpeggio ed in accompagnamento, sono proprio contento dell'acquisto... ed è anche più comoda da suonare inpiedi; di questi tempi sarà capitato già una decina di volte che l'ho suonata a tarda sera sul terrazzo (causa eccessivo caldo in studio)  con grande soddisfazione e senza fastidi passeggiando avanti ed indietro in lungo ed in largo. Per il resto penso che ogniuno possa farsi la sua opinione in merito, poi certo 3 minuti ascoltati su youtube non sono niente e la prova diretta dello strumento è insostituibile. 

martedì 10 giugno 2025

Esperienze di un Cliente Chitarraio: 29 - che sta Succedendo?... uno Sfogo

ANTEFATTO
Da mesi cercavo una chitarra acustica nuova e migliore di quella che posseggo... ho letto un po' e ne ho provate una decina in giro. C'è anche qualche post a riguardo su questo blog.
Provare strumenti musicali è diventato difficilissimo per chi abita in certe zone d'Italia: nel raggio di 100 km da casa mia, e le strade non sono neanche un granchè, sono rimasti in due ad esporre abitualmente chitarre che costino più di 500 euro (Centro Chitarre e Acustica, entrambi siti a Napoli).
Comunque ho individuato la chitarra che, quando l'ho provata, mi ha fatto pensare questa è giusta! La vende un ottimo rivenditore ben fornito che ho visitato di persona fuori dalla mia zona abituale, preferisco non dire di chi si tratta: la chitarra è la Martin SC10E, ho avuto modo di provarla proprio presso il rivenditore e mi ha dato le sensazioni che cercavo sia per l'orecchio che per le mani.

L'oggetto costicchia, per le mie finanze e per l'uso non professionale che ne faccio, ma ho deciso che è questa. 

La trovo online al prezzo più basso proprio da un rivenditore in Italia (Your Music di Roma), udite e udite, ma cerco di evitare per favorire l'economia locale, quando posso.
Faccio così: dato che ho diverse cose per me importanti (economicamente parlando) da vendere che stanno sul mercatino ma non si vendono da un bel po'... non ci posso fare niente, non sono un collezionista: stanno lì, prendono polvere, non le uso, non le pulisco, mi da fastidio che siano inutilizzate! e comunque pure lo spazio ad un certo punto è limitato! ... se qualcuno dei locali vende l'acustica in questione ad un prezzo non superiore al 120% del prezzo trovato online e lo stesso qualcuno prende l'oggetto più costoso tra i miei inutilizzati, l'elettrica che non uso più, in conto vendita (per una richiesta di 700 euro) acquisterò la Martin SC10E da questo qualcuno.   

Comincio quindi a cercare il qualcuno... 

1 - Pochi giorni prima di Natale chiedo ad un genio delle mie parti, il negozio più vicino, 18 km di strada... mi reco in negozio di persona e la prendo un po' larga, gli chiedo della Martin SC10E, risponde che il suo distributore ce l'ha a catalogo e disponibile ma per il prezzo mi farà sapere dopo Natale; gli lascio nome e numero di telefono fiducioso di avere presto notizia... dopo due settimane niente!... Come si dice: il cliente ha sempre ragione! Si è scordato? Boh! Ma si può?  

2 - Dopo qualche giorno scrivo un whatsapp ad un secondo rivenditore (uno degli ottimi) chiedendo... Se vengo a comprare tale chitarra mi prendete una elettrica in conto vendita?(allego foto della elettrica) Mi risponde gentilmente di no. Poi mi chiama pure per dirmi Mi spiace tanto, ma io la tua chitarra Metal non la prendo perchè non le tratto (è vero in tanti anni lì in quel negozio una chitarra proprio metallara non l'ho vista, ci sono spesso le Vai, le Satriani, le Petrucci, ecc... chitarre rockettare, ma non prettamente Metal come la mia), inoltre quando vendo io devo dare assistenza per un anno... se si rompe un pezzo dove si recuperano i ricambi... e pure io mi ricordo che un tizio di un altro negozio non più tardi di 2 anni fa mi disse che su una certa chitarra che aveva in conto vendita lui non c'entrava: la teneva lì per fare un favore ad un cliente che aveva acquistato, la poteva far provare ai clienti, il prezzo l'aveva fissato il cliente, ma una volta che fosse uscita dal negozio non sarebbe stata affare suo... Apprezzo la chiamata diretta di questo signore, si vede che parliamo di altro spessore professionale e umano, ma ci sono rimasto comunque male, ero convinto che per loro non fosse niente, io prendo la Martin e la pago tutta... gli lascio una chitarra in conto vendita, che occupa uno spazio minimo, se anche non si vende per 6 mesi (ed io ne dubito), in mezzo a 50 e più chitarre di cui decine mooolto blasonate e costose, che soldi hanno perso?  

3 - Allora interpello un altro negozio nella zona, ad Avellino (27 km da casa mia e, in certi orari, traffico come se si fosse a Napoli), negozio del quale sono comunque cliente, non proprio assiduo, da diversi anni; telefono per partire veloce ma mi rispondono che anche solo per chiedere il prezzo di una Martin SC10E devo andare lì in negozio di persona... fastidio... grr grrrr

4 - Un quarto rivenditore che ho raggiunto fisicamente prenderebbe la chitarra elettrica in conto vendita ma, a fronte di una valutazione massima di 750 euro (che è quello che intende chiedere al compratore), è disposto a darmi solo 450 euro... lo pago due volte... per l'acquisto della Martin e per vendere questa elettrica... cioè vuol farmi cornuto e mazziato... grr grr grrrrrr...

SFOGO
Ma vaffan*ulo, la compro online così intanto risparmio tanti euro... e chiudete una buona volta che ormai molti di voi piccoli rivenditori di provincia non possono nemmeno competere con quello che ho in casa (ed io non sono chissàchi) per le  Merd3 che avete in vendita! Ormai esponete sottomarche di sottomarche che valgono niente o quasi.

Fino a qualche anno fa non era così, i negozi prendevano in conto vendita senza problemi, non mettevano certo un loro guadagno, erano più disponibili per queste cose... a dirla tutta ancora prima erano anche più competenti (in generale) in fatto di chitarre o amplificatori, potevi chiedere un'opinione o un consiglio e ricevevi risposte molto valide.

giovedì 29 maggio 2025

Martin SC10E... parte 1

Qualche settimana dopo la SC13E ho provato la Martin SC10E in negozio, come volevo... 

Vediamo brevemente le caratteristiche di questa bella acustica, che secondo me sono identiche all'altra:

  • Costruzione: Sure Align Linear Dovetail neck joint;
  • Top: Abete;
  • Fondo e fasce: Koa impiallacciato, con venature;
  • Tastiera: Ebano, direi pure bianco;
  • Scala: 25.4" (645mm);
  • Capotasto: 44,45mm;
  • Finitura: Naturale satinata, moolto bella;
  • Manico: Low Profile Velocity High Performance Taper;
  • Ponte: Ebano e osso;
  • Bracing: Tone Tension X-Brace - Treble Side Scalloped X con Tone Bars Non-Scalloped;
  • Meccaniche: Aperte bronzate direi;
  • Pin: Plastica nera;
  • Electronica: Fishman MX-T;
  • Custodia: Gigbag morbida ben imbottita.

La chitarra aveva un action buona, mi ci sono trovato da subito abbastanza bene, fino all'8vo tasto non ho avuto particolari problemi sulle note e su altro, le corde erano anche abbastanza morbide. Ho provato accompagnamenti ed arpeggi in varie posizioni sulla tastiera ed il feeling era molto buono, idem per brevi lick, assoli, come per la 13e. In generale il timbro per me è indistinguibile da quello della chitarra leggermente più costosa della stessa famiglia, mi è piaciuto molto e come supponevo, in venti minuti, ho deciso che doveva essere la mia prossima chitarra acustica.

A questo punto ho fatto alcune considerazioni pre acquisto... negozio fisico o web? 
Da alcuni anni, quando posso, tendo sempre a favorire l'economia reale e locale, almeno finchè si tratta di differenza per le mie finanze non significativa o non oltre una certa percentuale. Quindi decido di provare a comperare presso un negozio, magari, vicino... poi però c'è stato un disguido... a gennaio 2025... racconterò nel prossimo post quest'inciso...