lunedì 31 marzo 2025

Headrush Gigboard...

Nel post qui si può leggere che a me quella pedaliera era piaciuta... ma costicchiava... così è passato del tempo ma non me ne sono dimenticato. Ho studiato le Headrush... per capirne differenze e funzionalità dei vari prodotti. Ho tenuto sotto controllo il mercatino delle pedaliere multieffetto... così un giorno ho trovato la Headrush Gigboard... Mi sono detto è MIDI, 4 tasti pigiabili basteranno... costa la metà ed ha le stesse funzionalità di quella grande... perchè no!

Ho trovato una Gigboard usata a 350 euro e mi ci sono fiondato... non fa niente che è lontanuccio e non la posso provare prima tanto ho provato la Pedalboard, propongo pagamento anticipato con paypal, se il venditore accetta l'affare si fa ed io ho tutto il tempo per provare l'oggetto. Il venditore accetta. L'oggetto arriva in pochi giorni. Parlo di 5 o 6 mesi fa...

Comincio a smanettarla, chiaramente da subito, per vedere se è tutto a posto... ci saranno stati circa 300 scene (li avrei chiamati suoni in passato, ma sui sistemi headrush si devono chiamare scene perchè ogni scena può contenere più suoni diversi). In 4 o 5 giorni ritengo di aver raggiunto il mio primo obiettivo di capire se il multieffetto fosse senza difetti... poi ho un po' trascurato l'oggetto.

In generale nelle settimane successive ho rigirato 2 o 3 volte tutte le scene disponibili, provando poi i singoli suoni cercando quelli di mio gradimento... 

  • un suono pulito per accompagnamenti, povero di effetti;
  • un suono pulito più cristallino e con un po' di delay e riverbero per arpeggi; 
  • un suono distorto high gain, povero di effetti per le ritmiche granitiche; 
  • un suono overdriveoso con un po' di delay e riverbero per la solista.

Dopo il secondo giro, visto il gran numero di suoni (ogni suono è contenuto in una scena ovviamente) che mi sono piaciuti in un primo giro, mi sono fatto una tabella a PC suddivisa in 4 colonne come nell'elenco precedente. Così facendo ho ridotto a quasi 90 scene ed ho pensato di cancellare le scene che proprio non m'interessavano. Così ho rimosso dal multieffetto tutti i suoni bluesy, acid, rockettari, o puliti ma senza interesse per me allo scopo di velocizzare la ricerca/navigazione di quelli che invece mi potevano interessare o meritavano comunque un ascolto ulteriore. Inavvertitamente ho cancellato anche qualche scena che avrei preferito tenere... a questo punto ho fatto questo video...

Ci sono alcuni suoni di test fatti dal precedente proprietario, che non vi faccio ascoltare. e negli ultimi secondi c'è un suono che mi sono fatto io... al momento è solo un suono, non ancora una scena. 

Poi ho fatto un altro giro ed ho sfoltito le caselle della tabella... continuo nel prossimo post.

lunedì 24 febbraio 2025

Martin GPC-X2E Ziricote

Ancora alla ricerca della mia chitarra acustica ideale trovo, sul mercatinomusicale, un privato, C, che vende un'altra acustica succulenta: la Martin GPC-X2E Ziricote.

Vediamo le specifiche:

  • Body: Grand Performance 14 Fret Cutaway;
  • Top: solid Spruce;
  • Fondo: Ziricote HPL (laminato ad alta pressione);
  • Fasce: Ziricote HPL;
  • Incatenatura: X-Brace;
  • Scala: 25.4;
  • Capotasto: 44,5 mm;
  • Numero tasti: 20;
  • Manico: e legno duro... ma quale?;
  • Tastiera: legno duro... probbabilmente ebano;
  • Finitura Top: strofinato a mano... ma che cavolo vuol dire?;
  • Finitura Manico: strofinata a mano... ancora...;
  • Materiale Ponte: legno duro, sempre, direi, ebano;
  • Finitura Fasce e fondo: None;
  • Elettronica: Martin E-1;
  • Meccaniche: cromate e satinate; 
  • Battipenna: che secondo me sarebbe meglio togliere... tartarugato...
  • Custodia Gigbag inclusa.

Questa chitarra ha corde di altezza molto buona, si vede che è usata... secondo la mia sinistra stiamo parlando di 4 mm, le sensazioni della mano pigiatasti sono buone, la destra invece mi sembra non riuscire a pizzicare le corde con la giusta forza, come se mancasse, sopratutto con il pollice il volume del suono delle corde basse cala rispetto a quello prodotto da indice e medio. Il timbro di questa Martin mi è piaciuto, mi ricorda quell'altra che ho provato tempo fa al Centro Chitarre. Provo arpeggi ed accompagnamenti ed in generale sento di esserci più vicino, sensazioni buonissime, ma manca ancora qualcosa per dire E' lei la mia prossima chitarra! 

Continuo ad essere ottimista... la ricerca continua.

sabato 11 gennaio 2025

Martin GPC-X2E Palissandro

Continuo dal post precedente... come scritto, lì lo stesso giorno al Centro Chitarre ho chiesto due acustiche da provare, della prima ho già parlato da poco quindi passo alla seconda: la Martin GPC-X2E Palissandro.

Vediamo le specifiche:

  • Body: Grand Performance 14 Fret Cutaway;
  • Costruzione: Mortise & Tenon Neck Joint;
  • Top: Abete Sitka;
  • Fondo: HPL (palissandro laminato ad alta pressione);
  • Fasce: HPL;
  • Incatenatura: X-Brace Scalloped;
  • Scala: 25.4;
  • Capotasto: 1 3/4";
  • Manico: Performing Artist High-Performance Taper;
  • Tastiera: Richlite;
  • Finitura Top: Hand Rubber;
  • Finitura Fasce e fondo: None;
  • Elettronica: Fishman MX;
  • Custodia Gigbag inclusa.

Anche questa chitarra ha corde sensibilmente alte... diciamo non estremamente alte come la Taylor del post precedente, circa 10 mm, ma comunque troppo per trovarla comoda oltre il settimo tasto e farsi una bella suonata. Il volume mi è sembrato adeguato, il timbro mi è piaciuto più che della Taylor, più profondo e caldo, ma non riesco a suonarla molto ed a dire E' lei la mia prossima chitarra! Non so se è colpa della mia ciucciaggine acustica, ma sono ottimista... le corde alte si beccheranno la colpa, per questa volta.

domenica 22 dicembre 2024

Taylor 210CE Palissandro

Finalmente cala il caldo e riesco a farmi un giretto a Napoli; meta delle mete per me il Centro Chitarre Ceruti a via San Sebastiano, non solo perchè sono ancora alla ricerca di una nuova acustica.

Ma approfitto della loro diponibilità di strumenti di qualità e sparo la richiesta, ho bisogno di chiarirmi, o cominciare a chiarirmi, il dilemma tra Taylor e Martin per capire, dopo aver letto molto online, io da che parte mi posiziono a riguardo?... Sono anche fiducioso di avvicinarmi molto alla chitarra da eleggere.

Così chiedo direttamente una chitarra per marca... mi chiedono più o meno qual'è il mio budget, rispondo circa 1000 euro. Molto gentilmente mi presentano una Taylor 210CE Rosewood.

Descrizione della chitarra:

  • Corpo: Dreadnought,
  • Tavola Armonica: Abete Sitka Massello,
  • Catenatura: Forward Shifted Pattern,
  • Fondo e Fasce: Palissandro Indiano,
  • Tastiera: Ebano,
  • Manico: Sapele,
  • Ponte: Ebano,
  • Scala: 25.5",
  • Meccaniche: Die-Cast Cromate,
  • Elettronica: Expression System,
  • Finitura: lucida,
  • Intarsi: 4mm dot italian acrylic,
  • Colore: natural,
  • Custodia: Taylor gig bag.

La custodia compresa è un plus.

Qui devo segnalare un problema ai ragazzi di CCC: la chitarra aveva il manico concavissimo... a fine tastiera le corde erano alte sicuramente più di 1 cm, insuonabile!!! Aiuto! Cosa incredibile, scusate, forse le chitarre arrivano in queste condizioni e non fate il setup, non dico un qualcosa di personalizzato (per chi? senza compratore?), ma qualcosa che renda lo strumento suonabile dai più direi che si deve fare. Altrimenti un povero cristo qualsiasi come deve fare quando ne prova una? E' la mia prima lamentela per il CCC...

Comunque inizio ugualmente a suonarla, in acustico, ma le corde sono troppo alte, all'ultimo tasto sono ben più di 10 mm (più vicino ai 20), uno sporposito, insuonabile. Riesco a suonare solo sui primi 4 o 5 tasti... che dire?... non so parlare del feeling delle dita sulla tastiera... e delle note più acute... posso solo affermare che il timbro di questa chitarra mi risulta un po freddo acuto, il volume è molto buono secondo me ma, per quel poco che ho potuto capire questa non è la chitarra che vorrei.
 

domenica 8 dicembre 2024

Hotone Vulcan Five-O

Ho acquistato questa testatina perchè molto economica... semplice, leggera, piccolissima... l'ho presa online su Music Cash (rivenditore online un po' atipico ma figo che ho recensito nel post precedente) perchè mi incuriosiva molto e costava poco.

La testata fa parte della serie Nano Legacy, ed ogni modello della serie è ispirato ad amplificatori storici, famosi e boutique. Il Vulcan Five-O è realizzato sul modello della Peavey 5150 del grande Eddy Van Halen, testata che io purtroppo non ho ancora mai provato. Quindi non posso affermare se sia simile a quanto...

L'oggetto è minuscolo, per essere una testata per chitarra elettrica, è grande quanto un pedale BOSS singolo oppure un AMT B1, o un MXR ZW44, si vede anche nel video il rapporto con i due pedali e la ValveKing Royal8: sul frontale sono presenti cinque potenziometri:

  • bassi,
  • medi,
  • alti,
  • guadagno,
  • volume.

Oltre i 5 potenziometri sono presenti un ingresso e il selettore di accensione.

Sulla parte posteriore sono visibili:

  • ingresso di alimentazione (cavo incluso),
  • line output,
  • aux in,
  • send (del loop effetti), 
  • return (del loop effetti),
  • uscita per cassa esterna (probbabilmente accetta impedenza ad 8 e 16 ohm).

E' leggerissima, ovviamente.

Passiamo al video che ho realizzato...

GNG Morgoth 7 diretta nella testata e poi mia cassa autocostruita 1 x 12 con Celestion V30.
Parto con equalizzazione ad ore 12, guadagno molto basso e volume ad ore 10... selezionando le varie configurazioni di pickup della mia Morgoth, si sente benissimo che il suono è sempre overdrive-oso, molto con gli humbucker, poco con i single coil. Intorno ad 1:35 abbasso ancora un po' il gain... non si pulisce mai completamente.
Porto il gain ad ore 9...e siamo su lidi da Rock aggressivo in tutte le possibili configurazioni di pickup che ho. Qualcuno ci farebe anche Hard Rock.
Poi vado sempre di humbucker al ponte...
Gain ad ore 12: Hard Rock e Metal spinti, compresi generi confinanti.
Gain ad ore 15: ancora più distorto, da Metal ecc
A 5:55 equalizzazione a V con medi ad ore 9: grande distorsione ritmica per generi del Metal estremi e moderni.
Da 6:35 continuo con varie soluzioni di equalizzazione da ritmica Metal moderno, veramente buone non c'è che dire.
Per le soliste non mi ha convinto, non sono riuscito a trovare suoni caldi overdrive-osi come piacciono a me (sono convinto che ci vogliano ampli meno spinti vintage e magari valvolari)... ma per qualsiasi ritmica si... anche le stoppate sono interessanti.

Concludiamo: la testata costa pochissimo... meno di 100 euro, per cui il raporto qualità prezzo è pressochè insuperabile, la consiglio vivamente, io me la tengo come backup per un setup leggero. Mi piacerebbe provarne qualcun altra di queste testatine... ma non so... al momento sono impegnato pure in altri progetti.

giovedì 14 novembre 2024

Esperienze di un Cliente Chitarraio: 28 - MusicCash

 Music Cash è un negozio online particolare: raccoglie strumenti musicali ed accessori usati da privati pagandoli in contanti subito... credo tramite valutazione a distanza e spedizione dell'oggetto con successivo bonifico a favore del privato... non ho esperienza di vendite a questo negozio perchè penso che per venderli a prezzi molto buoni e guadagnarci deve per forza valutare gli acquisti poco, almeno la metà del loro valore effettivo, anche perchè finchè non li vende ma li ha pagati sono costi.

Music Cash è un negozio di Telese Terme, abbastanza vicino per me da poterlo raggiungere in macchina e dare un occhio... e poi spesso ha oggetti interessanti, sarebbe bello provarne qualcuno... Per cui un giorno, ormai qualche anno fa, ho pensato bene di presentarmi all'indirizzo indicato dal sito come sede operativa ed ho scoperto che la sede in realtà non esiste, ho telefonato e mi ha risposto gentilmente un signore, il padrone direi, dicendomi che è propio il suo business non gestire un negozio fisico, ha tutti gli oggetti da vendere già in deposito dallo spedizioniere ed appena riceve ordine e pagamento manda i dati di spedizione e la merce viene inviata.

Non rimango soddisfatto chiaramente della spiegazione ma oggi mi so dire che non è scorretto: è il suo piccolo business e tiene i costi bassi in questo unico modo.

Ho acquistato due o tre oggettini nel tempo... non riesco a ricordarmeli i primi, l'ultimo è stato l'Hotone Vulcan Five-o che presto recensirò. A questo punto posso affermare che questo piccolo atipico negozio di strumenti musicali è certamente da apprezzare: offre un ottimo servizio complessivo, ottimi prezzi, transazioni veloci, tempi di spedizione ottimi. Inoltre l'oggetto acquistato si può liberamente provare a casa e restituire nei tempi tipici di qualsiasi altro rivenditore professionale. Non sarebbe il massimo se ne nascessero molti altri... anche se con la professionalità di certi rivenditori tradizionali che ci sono oggigiorno...


venerdì 11 ottobre 2024

Corde DR HiBeam... Doppia Prova

 In questo post ho parlato brevemente dell'acquisto delle corde DR... insieme alle Black Beauties ho preso anche le HiBeam che pure volevo provare da tanto tempo.

Non ho fatto un video di queste corde perchè non l'ho ritenuto necessario, dico brevemente le mie impressioni su questo prodotto.

Ho montato due cordiere DR HiBeam da 7 corde 010 - 056, sulla GNG Morgoth a distanza di un mese e mezzo circa l'una dall'altra, come per le BB... giusto per scartare la possibilità di un singolo set di corde difettoso, certo può essere che sia difettosa la partita... le ho ordinate insieme non so se vengono da una partita singola, è molto probbabile, ma sono propenso a scartare problemi particolari alle cordiere.

Ricordo che avevo individuato queste HiBeam anni fa come potenziali corde sostitutive per le DR Tite-Fit, dovevano essere più brillanti sul pulito ed altrettanto buone in distorto... ma in Italia non si trovavano a nessun costo e ho fatto altre scelte...

Impressioni: le HiBeam suonano bene, sia sul pulito che sul distorto, posso affermare con certezza che sono sicuramente meglio delle vecchie Tite-Fit; ritengo che sul pulito in resa sonora siano un pelino meno buone delle Richard Cocco, meno squillanti e vibranti ma nettamente meglio delle BB, le HiBeam dopo una settimana hanno avuto un primo calo sonoro, ma è accettabile; sul distorto direi che HiBeam e RC somo praticamente lì o molto molto vicine. Come durata le HiBeam durano molto meno delle RC... io ho notato un calo prestazionale importante già dopo 3 settimane di utilizzo, in base al mio utilizzo giornaliero... le RC si fanno anche 5 o 6 settimane sull'elettrica ad un livello più alto. Quindi in prestazioni e resa sono meglio le RC.

Foto originale

Inoltre io considero che le RC le posso ottenere fresche di fabbrica, prodotte da pochi giorni, quasi appositamente per me, ne posso acquistare 2 o 3 cordiere per volta visto che me le procuro da Cled Art ad Avellino: telefono in negozio, quando sono pronte mi richiamano e le vado a ritirare... invece le HiBeam le dovrei ordinare ogni tanto, ovviamente un buon numero di cordiere (5 o più, direi) per abbatere i costi di spedizione in qualche negozio USA, arriverebbero a casa in un mese... vista l'esperienza... e sono sicuramente prodotte da ben più che pochi giorni... mesi, forse anni... potrebbero già aver iniziato il periodo di calo prestazionale... A pensarici bene, tenendo conto che le corde DR che ho provato potevano esser state prodotte da un tempo qualsiasi, chissà se ho avuto sotto le dita un prodotto in condizioni ottimali o meno... Non lo saprò mai...

Già si capiva, ma ribadisco, le HiBeam non sono male ma le Richard Cocco sono migliori per me.