Cominciamo il discorso... e vediamo dove riusciamo ad arrivare...
Per fare un'analisi dei costi degli strumenti musicali, in particolare chitarre elettriche, dobbiamo valutare cosa è cambiato nel tempo e quindi:
- stipendio medio di quando ho cominciato io,
- costo di uno strumento entry level di quei tempi,
- costo di uno strumento di qualità di allora,
- stipendio medio oggi,
- costo di uno strumento entry level oggi,
- costo di uno strumento di qualità oggi,
- considerazioni sugli altri aspetti: produzione, legni usati...
Assodato il primo punto posso affermare senza fallo che, come ho scritto in un vecchio post, una chitarra entry level come la mia vecchia Applause costava 250.000 lire. Era una chitarra realizzata in multistrato di non so quale legno, tastiera in palissandro, manico in acero e ricordo poco altro... di sicuro poi non era un granchè sotto molti profili ma ci potevo suonare. Molte chitarre dello stesso livello di allora a mala pena reggevano l'accordatura e qualcuna non lo faceva proprio, ricordo vagamente disavventure del genere di qualche conoscente.
Punto 3: a quei tempi una chitarra elettrica di buona qualità poteva costare dal 1.200.000 (una Yamaha per esempio) in su, ed era buona. Inoltre non conoscevo (e non conosco) elettriche di buona qualità che nuove superassero i 5.000.000 di lire. Con 1.400.000 / 1.500.000 ti potevi far realizzare una chitarra su misura da un buon liutaio ma te lo dovevi cercare o in Emilia Romagna o forse a Napoli o Roma, comunque in poche altre città d'Italia e non li trovavi su internet... ed i liutai di allora erano un po' scettici nel cimentarsi su una elettrica, preferivano le classiche.
Da allora è cambiata moltissimo, per cominciare proprio l'unità di misura... siamo passati dalla lira all'euro...
Oggi lo stipendio di un insegnante o di un operaio si aggira sui 1200 euro.
Una chitarra entry level la si trova anche a 80 / 100 euro, è di fabbricazione cinese o indonesiana; non l'ho mai provata; sembra non sia fatta in legno, ma ne parlano molto bene, devo supporre che suona e mantiene l'accordatura... oggi non ne sento più di chitarre elettriche veramente difettose con le quali non si può suonare.
Punto 6: uno strumento di qualità oggi deve essere almeno di produzione giapponese e a guardare i listini non può costare meno di 1200 euro, ma si può salire di moltissimo, alcune private stock superano facilmente i 10.000 euro, sono made in USA, ma ci sono centinaia di marchi/liuterie costosini e di qualità in ogni paese (Francia, Italia, GB, Polonia, Russia). Trovi liutai, meno schizzinosi, quasi in ogni città italiana ed in molti piccoli centri, ma i loro strumenti costano quasi sempre almeno 2000 euro.
C'è da dire però che il confine tra chitarra di qualità e non, oggi, è assolutamente labile, per qualcuno può non esistere affatto ma io preferisco tenermelo.
Ora per fortuna l'euro equivale a 1936,37 lire... quindi si può fare una conversione e bisogna anche fare una valutazione di come è cambiato il costo della vita nel tempo da allora ad oggi.
Brevemente possiamo affermare che con la lira oggi uno stipendio sarebbe 2.323.644 lire e sarebbero tanti, ma a quei tempi un litro di benzina costava 1984 lire circa, oggi costa 1,58 euro (3059 lire); una semplice automobile come la FIAT UNO costava 8.000.000 (cioè 5 stipendi interi); oggi una semplice automobile come la FIAT PANDA costa a listino 10.500 euro (cioè 8,75 stipendi interi)... in poche parole, senza voler tediare troppo, il costo della vita per noi poveri mortali è aumentato molto più degli stipendi.
A questo punto (voce numero 7) devo fare delle considerazione sulla produzione.
I legni di oggi sono molto meno qualitativi di quelli di 30 anni fa, ma ho motivi per pensare che i processi produttivi sono migliorati molto in questi anni... probbabilmente sono state introdotte varianti che hanno permesso risparmi e di evitare certi orrori del passato, sono state aperte fabbriche efficienti ed economicissime in Cina, Indonesia, Vietnam, Corea del Sud... 30 anni fa esistevano solo in USA, Giappone e marginalmente Italia, che io sappia... e ci si scandalizzava per le produzioni giapponesi che erano più economiche di quelle americane...
Vediamo se arrivo a concludere: oggi c'è molta più scelta di una volta ci sono chitarre economiche che, facendo una proporzione con gli stipendi (16% allora - 7% almeno oggi), costano meno di quanto costavano ai miei inizi e con ogni probbabilità sono fatte egregiamente e sono in grado di suonare mantenendo l'accordatura per il tempo che ci serve, ma sono prodotte in paesi dove il rispetto dei diritti umani e dell'ambiente è una chimera.
Di contraltare la chitarre di qualità costano sicuramente di più oggi: uno stipendio intero può non bastare per acquistare una di queste, nuova (facendo il raggionamento di prima siamo a 75% dello stipendio allora - 100% almeno oggi).
Inoltre il mercato è così saturo di offerta che è quasi un caos, credo che l'offerta di prodotti chitarra elettrica sia anche 100 volte quella di trenta anni fa... per tutti i gusti...
Aggiungiamo che ci sono strane politiche commerciali da parte dei distributori italiani che non facilitano l'ingresso di nuovi marchi nel nostro paese... per cui, anche a fronte di un'offerta quasi illimitata di varianti, troppi chitarristi alla fine finiscono per acquistare, accontentandosi, gli stessi marchi di sempre, non avendo potuto reperire novità interessanti di altri.
Ultima cosa: la presenza di molti bravi liutai preparati anche in Italia, ma non solo, distribuiti con una certa capillarità sul territorio e le possibilità offerte da Internet sono un fatto molto positivo.
PS. Io contavo di dimostrare che era assolutamente meglio nel passato, invece mi sono trovato a concludere NI!