martedì 27 dicembre 2016

Il Mio Setup parte 4

Mi sembra doveroso fare ancora una volta il punto della situazione sul mio setup attuale, siamo a marzo/aprile 2013, l'ultimo setup che ho esposto è questo... direi che sono cambiate delle cose.
Parto con una figura...
schema del mio setup 2013
Pessima direi ma utile per illustrare il mio nuovo setup e purtroppo di meglio non so fare, ma tant'è...

La mia ascia è ancora la Jackson slsmg, inizia ad avere i suoi anni, ma non la cambierei facilmente con altre anche più blasonate... ha un ottimo suono distorto e comunque spesso un suono pulito accettabile lo trovo (qui la mia recensione).
Il primo pedale della catena è il BOSS AB Switch che mi permette di scegliere tra i 2 preamplificatori successivi (in pratica offro due strade possibili al segnale, ma sono alternative l'una all'altra): il primo è l'AMT B1 (il pedale dalla distorsione bella e devastante più economico che c'è in circolazione, mia recensione), il secondo è il SansAmp Tri AC... di cui ho appena scritto...
Dopo i due pre riunisco i due percorsi con il BOSS LS2 (qui la mia recensione) nel quale all'occorenza posso anche regolare i volumi, poi ho da poco inserito un ISP Decimator, un pedale che, come dice la parola, serve a ridurre i rumori di fondo... non l'ho recensito perchè non c'era motivo... l'ho acquistato per quel problema di rumore della pedaliera di cui ho parlato qui... ed ogni tanto sui distorti lo inserisco, ma il meno possibile.
Successivamente ci sono i due favolosi Eventide Pitch Factor (recensito qui e qui) ed Electro Harmonics Hall of Fame (recensito qui)... che mi sdoppiano il segnale in stereo...
Non trovo una fotografia della pedaliera, da qualche parte l'avevo, ma non la trovo (non era un granchè visualmente, in qualche video che vedete nelle recensioni si intravede qualcosa) e non ho mai registrato nulla da mostrare, ma comunque...

Dopo questa catena, la cosa è facile, si va al finale Marshall 20/20 ed alle due casse Mesa Boogie con coni Black Shadow da 200 watt che facevano (e fanno) ottimamente il loro dovere...

giovedì 22 dicembre 2016

SansAmp Tri A.C.

A qualche settimana di distanza dall'acquisto del Marshall EL84 mi rimetto a caccia del Santo Graal... sul mercatinomusicale... dove se no?
Trovo questo pedale SansAmp Tri A.C. che si presenta con caratteristiche veramente interessanti... è un preamp analogico (a transistor) programmabile con 3 switch per altrettante memorie a disposizione ed il suo obiettivo è quello di simulare alcuni tra i più famosi ampli in giro da anni: Mesa Boogie, Marshall, Fender... valvolari... Se ci sono riusciti l'ha progettato e realizzato Mandrake.
Ovviamente, vista la presentazione, mi fiondo a provarlo...

Partiamo da una descrizione estetica...
Ci sono i 3 switch (pedali) per scegliere i suoni in memoria; ci sono i controlli di:
  • alti, 
  • medi,
  • bassi, 
  • drive,
  • volume. 
Poi c'è una levetta a 3 posizioni che dovrebbe permetterci di fare la magia: scegliere tra Tweed, British e Californian la timbrica che vogliamo di volta in volta.
Tech 21 SansAmp TRI-A.C. dalla rete
L'ho comprato quasi subito, dopo una breve prova, convinto che non me ne sarei pentito (purtroppo certe impressioni a caldo non sempre sono durature) con l'intenzione di utilizzarlo per i soliti 3 suoni diversi di cui sento il bisogno per suonare come voglio, senza fare cose complicate:
  1. pulito, 
  2. distorto ritmico, 
  3. distorto solistico.
In posizione British, smanettando un po', si ottengono i classici suoni Marshall-style ma anche i Vox-style vengono benissimo, a detta di qualcuno, ma io questi ultimi non li ho mai studiati. I suoni marshall-style, per come li conosco io, direi che ci sono... siamo sufficientemente vicini a quelli da jcm 900, forse anche da jcm 800, per altri non so... devo confessare la mia ignoranza ancora una volta!
Con la mia Jackson slsmg ed impostazioni di tono quasi neutre si ottengono suoni troppo mediosi (come da un jcm 900 vero), le distorsioni vanno proprio nel solco tracciato dal suddetto che io conosco benissimo: si va da un suono un po' freddino ma pulito (non bello per il pulito anche da Rock/Metal secondo me) ad un suono distorto ed acido da solista veramente cattivella (distorsione quasi al massimo, alti e bassi a circa ore 14, medi ad ore 10)... non ho trovato impostazioni che mi piacessero proprio per la ritmica, anche scavando molto i medi: con la solita impostazione a V estrema si ottiene un suono si durissimo, ma freddo e troppo compresso come con un jcm 900 con davanti un distorsore... non male direi!

La posizione Tweed serve invece per ricreare le sonorità Fenderiane tipo Bassman e simili... anche su questo argomento sono impreparato... non so dire quanto ci sono andati vicini!
Questo non è un timbro che permette di avere distorsioni per me accettabili, ma si ottengono le cose migliori in assoluto, secondo me, dai puliti: puliti quasi cristallini anche con l'EMG 81. Diciamo che con gain basso non è un granchè, un po' fermo, ma con gain da ore 12 in poi le cose migliorano sensibilmente... suono bello pulito e chiaro ma anche abbastanza pastoso... non ha una dinamica da valvolare ed è un po' freddino: si vede che è un transistor!
Altra immagine dalla rete... non trovo qualcuna delle mie
In posizione Californian il nostro pedale, stando a quanto dice il manuale, dovrebbe tirar fuori suoni tipo Mesa Boogie o Fender Twin Reverb ed, a dire il vero, rispetto al British è certamente più medio/bassi oriented e la distorsione risulta essere più compressa, un po' meno adatta alla solista (sempre abbinato alla mia ascia particolare), secondo me, ma buona per la ritmica... ed infatti io mi sono creato il suono per la ritmica... e per un po' ne sono stato soddisfatto.

Ho collegato la chitarra al Tri AC e poi quest ultimo agli effetti successivi... mi pare che in questo periodo la catena prevedeva l'AMT B1, il Boss LS-2 (quindi subito dopo la chitarra c'era il Boss AB Switch per scegliere tra il B1 ed il Tri A.C.), poi il Pitch Factor, l'Hall of Fame e il finale della testata o il Marshall 20/20... ma scriverò più avanti...

Mi dicono che lavora bene anche con pedali overdrive o booster ma io non ho avuto modo di provare questa eventualità finchè l'ho avuto...

Essendo un preamp-simulatore può essere collegato in diretta ad un impianto ed i controlli di toni, volume e drive sono attivi: quando li si muove, la variazione non si sente immediatamente, anche facendo un movimento brusco, il suono cambia gradualmente consentendo, così, di correggere prima di provocare eventuali inneschi e feedback.
il mio Tri A.C.
In generale secondo me le simulazioni degli ampli sono, direi, accettabili... oggi è un prodotto in tutto e per tutto superato, ma... nel complesso per 100/120 euro (usato, che ormai nuovo non si trova) la spesa si può anche fare... è piccolo e leggero e ti da tre suoni che possono certamente piacere ed, in fondo, se vuoi tutti e tre gli ampli originali, prima devi trovarli, ti costeranno non meno di 3000 e poi devi vedere come usarli contemporaneamente... ma attenzione a cosa si sta cercando ed alle aspettative, non si può pretendere tanto da questo Tri A.C... Infatti dopo qualche mese il suo suono transistoroso mi ha stancato, non sono riuscito a farmelo piacere ne nel Marshall EL84 ne nella testatina Pandora... ho preferito tenermi l'AMT B1 (che usavo per la solista) e continuare la ricerca degli altri suoni... la rivendita non è stata difficile...

giovedì 15 dicembre 2016

Eventide Pitch Factor parte 2: i Miei Preferiti

A questo punto posso introdurre il prossimo video fatto con il favoloso Eventide Pitch Factor.
L'ho ottenuto dopo aver girato un paio di volte i preset di fabbrica (in questi casi sono meticoloso: li esploro un paio di volte segnandomi su carta quelli che mi sono piaciuti ed, a distanza di tempo, li riprovo per vedere se comfermo le impressioni precedenti: cerco di farmi un'idea di cosa ci potrei mai fare, se possono servire nel mio sound... ci ho voluto un paio di settimane ma suonicchio circa un ora al giorno, se non meno, non certo a tempo pieno). Alla fine delle due prove ho scelto dei suoni che mi piacevano molto e, per comodità, li ho spostati tutti nelle prime locazioni di memoria dell'aggeggio...
Ed ecco praticamente il video...
Ovviamente ho usato la mia ascia preferita, la Jackson slsmg, prima del PF non ricordo quale preamp ho usato... uno totalmente pulito, mi pare che per le parti distorte ho usato l'AMT B1, ma non ne sono sicuro... sono entrato in mono nel pedale per uscire stereo al Hall of Fame (semplicemente perchè è l'elemento successivo nella catena della mia pedaliera di allora, non vi era motivo per staccarlo, ma non è attivo mai durante questo video) e poi ancora in stereo al Marshall EL84 e poi da lì alle due casse (una è autocostruita, ma non è da meno dell'originale) Mesa Boogie...


I suoni di fabbrica che mi sono piaciuti sono quelli dal banco 1.1 al 16.1, l'ultimo, il 16.2 è uno che ho fatto io.
E' un po' difficile riuscire a leggere tutti i nomi dei suoni sul display del Factor, alcuni sono:
  • Storyteller,
  • H3000 Micro Pitch,
  • Echoes of 910,
  • Classic Crystals,
  • Banjo Strummer,
  • Good Morning Sun,
  • Vai Ballerina,
  • It's Baroque,
  • Wyld Stallion,
  • Nice Chorus,
  • 949 Chorus,
  • Reverse Detune,
  • vari harmonizer con una nota oltre alla tonica,
  • Dark Echo,
  • Reverse Low
a meno di spazi ed altre cosette e se vi serve posso farvene sapere qualcuno in particolare...

Per la maggior parte li utilzzerò sul pulito, per arpeggi, atmosfere o spazialità anche negli accompagnamenti... le armonizzazioni invece con il distorto, come si sente anche nel video... e mi manca ancora qualcosa...


P.S. 2022-12-19: Ho modificato il titolo del video... e l'ho messo sul mio canale ufficiale eliminando il vecchio che non usavo più da anni.

martedì 6 dicembre 2016

Marshall EL84: Finale Valvolare Stereo

Giuro che mi sentivo soddisfatto del mio setup... non era perfetto ma non avvertivo la necessità di un cambio radicale. D'altro canto sentivo parlare di quanto erano interessanti i sistemi a rack... ma erano anche complessi, ed ora non vanno più tanto di moda, ma non ci tenevo più di tanto ad averne uno...
Avevo però la curiosità di provare e sapere come fosse suonare la chitarra in stereo... Italo De Angelis mi ha messo la pulce nell'orecchio tempo fà...  ma io ci ho rimuginato sopra per tanto tempo :)... è un'idea che è maturata dopo lungo tempo.
Girando spesso sul mercatinomusicale alla ricerca del Santo Graal che vuoi, certi finalini si trovano veramente a buon mercato... (GAS) con circa 100 euro ti prendi un finale valvestate, con 150/200 trovi già qualche valvolare... questi Marshall EL84 (il più piccolo della famiglia di finali Marshall) , usati, li trovi a partire da 250 euro fino ai 400... a seconda dell'età e dello stato di conservazione, mentre nuovi li troveresti quasi a 900... una bella differenza. E poi trovi i Mesa ma quelli costano sensibilmente di più, come al solito.
In particolare sul mercatino sono sempre abbastanza numerosi certi Peavey, i Marshall EL84, e qualche altro... si sa i chitarristi sono volubili!
EL84 quasi frontale
E guarda oggi... Però questo è ad un ottimo prezzo!
... guarda domani... Waaoo è qui vicino, potrei andare a vederlo di persona!
... uno ad un certo punto il pensiero se lo fa... Provare non costa nulla!

E' proprio vero l'appetito vien mangiando e la GAS vien guardando... e qualche volta anche ascoltando...

In più io mi sono appena costruito una cassa per accoppiarla alla Mesa Boogie che avevo già da un paio di anni, per cui le due casse che servono per un marchingegno simile le ho già... ho anche il Pitch Factor che in stereo dovrebbe mostrare tutto il suo valore... perchè non provare?

Dopo uno o due tentativi di abboccamento con qualche utente che ne vendeva uno, a marzo 2013 vado a vederne uno a Volpiano... vicino Torino...
EL84, il didietro
Brevemente questo finale ha le seguenti caratteristiche principali:
  • è stereo, con 20 watt per canale, ed è impossibile usarlo in mono;
  • ha 4 valvole finali EL84 (non so di che marca, è difficili da vedere perchè bisognerebbe aprirlo);
  • utilizza anche 3 valvole 12AX7, ma non so in un finale a cosa servono;
  • ha potenziometri di Level e Presence;
  • ha due ingressi: il segnale deve provenire da un pre stereo;
  • presenta due uscite per le casse ad 8 o da 16 ohm.
Io non avevo un pre adatto, l'ho provato lì dal tizio, con la sua attrezzatura e la mia chitarra per poco più di 20 minuti, credo, poi, valutando che il suono stereo era una bella figata (immaginando cosa si può fare con vari multieffetto!), che era piccolo e leggero, aveva un'ottima potenza (sufficientemente bassa) ed il prezzo era interessante, ho deciso di prenderlo senza troppi patemi (in questi casi i sensi di colpa possono essere un'ostacolo).

Ormai è parte integrante di quello che considero essere il mio setup per eccellenza... ho anche altro nel mio setup ed ho diverse cose di cui disfarmi o di cui mi sono già liberato (ho acquistato e venduto altro materiale nel frattempo, ed altro materiale è diventato inutile), ma questo EL84 è ancora oggi il cuore del mio rack (ne parlerò in dettaglio più in la in qualche altro post di questo blog, ci vorrà ancora un po'...).

Videotest?
Non ho dei veri e propri videotest, secondo me non si possono realizzare dei videotest di un finale perchè ci sono altre variabili troppo importanti, quale pre ci metti davanti? Di suo il finale contribuisce in minima parte ad un suono... però avete già sentito questo Marshall nel breve video del TC Electronic Hall of Fame (visibile qui) e da ora in avanti lo sentirete spesso nei miei videotest casalinghi... e comunque specificherò sempre l'attrezzatura utilizzata di volta in volta.

giovedì 1 dicembre 2016

Autocostruzione Chitarra Elettrica parte 4?

Consideriamo che siamo a Gennaio 2013 , a più di un anno dal mio trasferimento forzato di base operativa, e facciamo il punto della situazione sul progetto FaiDaTe che mi sta più a cuore dell'autocostruzione di una bella chitarra elettrica come piace a me:
  1. Ho un blank di mogano khaya veramente splendido di 50 X 35 X 4,6 cm... dimensioni più che sufficiente per realizzare un body per una bolt-on.
  2. Ho acquistato un manico di una vecchia Ibanez RG 550 che è realizzato in acero (scarf jont) e palissandro.
il mio pezzo di mogano
Come ho scritto con l'acquisto del manico pensavo di aver risolto quello che secondo me era il problema più complesso che mi si presentava: il manico stesso. Ma questo acquisto crea un nuovo problema: la mia slsmg non ha il manico così fatto, il manico dovrebbe essere in mogano (continuazione del corpo) con la tastiera in ebano... quindi esco fuori dalle specifiche di progetto. Inoltre, secondo le considerazioni sull'abbinamento dei legni (che si possono trovare qui), un trio simile dovrebbe rendere la chitarra spaventosamente orientata ad enfatizzare i medi... per i Bassi e gli Alti prevedo giorni difficili!... e sul mercato non esistono chitarre con monoblocco in mogano e tastiera in palissandro... qualcuna ha si il body in mogano e la tastiera in palissandro ma ha un top di acero di spessore che va da 1 a 2 cm sul corpo.
Queste considerazioni mi convincono sempre più che quel body e quel manico non possono andare insieme! Ho speso 70 euro per niente?

Inoltre per realizzare una chitarra con ponte fisso devo modificare il manico in modo tale da tappare i fori per le viti del bloccacorde (la RG 550 aveva il ponte lo pro edge dell'Ibanez che è un ponte mobile stile floyd rose e quindi richiede il bloccacorde al capotasto) e mettere un capotasto normale. E questa è una modifica invasiva che altererà irreversibilmente (o quasi) il manico.
particolare manico da modificare
Altro problema, che ho già accennato, non ho più il liutaio-tutor che, bene o male, avevo trovato a Benevento: ho provato a parlare con uno dei liutai che ho conosciuto qui ad Alessandria, V, ed ha detto che non voleva fare questo lavoro per me!

E poi c'è un'altro problema... non ho un luogo adatto al lavoro, ed ho pochi attrezzi, ho:
  • un trapano avvitatore a batteria,
  • una levigatrice abbastanza scadente ma adatta,
  • il Dremel Trio...
Posso certamente comprare carta vetrata, pennelli, colla, lime e raspe.
Mentre servirebbero in più:
  • un luogo ed un piano di lavoro,
  • dei morsetti per gli incollaggi,
  • un trapano a colonna per fare certi fori verticali... costo almeno 150 euro, ma è ingombrante, poi dove lo metto?
  • una fresa manuale buona (il Dremel Trio non è sufficiente)... costo circa 100 euro...
Poi ancora devo scegliere i pickup ed il ponte...

Dopo queste considerazioni ho cominciato a pensare di cambiare progetto non più autocostruzione ma autoassemblaggio... Conservo il pezzo di mogano khaya per tempi migliori e, per ora, compro un body già pronto e poi i restanti pezzi per montarmi una chitarra... e vedere come va! Magari mi faccio un minimo di esperienza.