lunedì 24 ottobre 2016

Autocostruzione Cassa per Chitarra

Circa 2012... prima dell'evento profetizzato da quei burloni dei Maya...

Poi un giorno ha cominciato a frullarmi in testa l'idea che forse dovevo acquistare tutte e due quelle belle casse Mesa Boogie con cono Electro Voice da 200 watt che non si producevano più...
Chissà come sarebbe l'impatto sonoro del mio sound con 2 casse invece che con una mi dicevo... (di nuovo preda della GAS)
Inoltre queste casse si trovano ancora sul mercatinomusicale al solito prezzo di 300 euro cadauna ma tutti le vendono a coppia ed una io ce l'ho già...
Ed intanto mi prudevano le mani che non vedevano l'ora di mettersi a lavoro su qualcosa di fattibile... la chitarra è ancora in fase di progettazione con i soliti problemi che ha un principiante... per giunta senza attrezzi... e mi è venuta la fregola di menare le mani... in qualche modo. 
Mi dico: E' più facile una cassa!
  1. Incollo insieme un po' di legno, 
  2. metto il tolex o vernicio in qualche modo, 
  3. installo il cono sulla faccia frontale, 
  4. faccio quattro saldature ed il gioco è fatto... 
per sommi capi il progetto è questo!
la mia cassa è moooolto simile a questa Mesa

Il primo problema sono le misure del mobiletto! Non ci vuole niente! Le prendo dalla mia cassa!
Guarda un po', a meno di millimetri, 47 cm di larghezza, 37 cm di altezza, 27 cm di profondità. La regola del 7?

Il secondo problema è sapere quale legno è stato usato! Ho provato ad investigare su internet ma non ho trovato informazioni sicure e tanti affermano che il materiale scelto, che sia multistrato o MDF, non conta poi molto se non sul peso. Misuro anche qui lo spessore della cassa che voglio copiare e scelgo 15 mm (è anche più facile mantenere le misure facendo cifra tonda). Ma quale? Ho pensato al multistrato marino, ma nei brico si trova solo abete... il marino è costoso, bello da vedere ma nessuno ne garantisce la resa sonora. Alla fine mi decido per il multistrato di betulla. Lo ordino online e me lo faccio mandare già tagliato a misura: quattro pezzi per il mobiletto con un piccolo pezzo per il retro (mi interessa half-open) su cui mettere la presa jack più altri 2 pezzi uguali (uno per ospitare il cono ed uno per mettere la retina davanti) per la parte frontale.

Il terzo problema è: quale cono? Non è una cosa tanto banale, gli Electro Voice Black Shadow da 200 watt non si vendono. Trovo però un po' di informazioni ed il diagramma che ne descrive la risposta in frequenza; scopro che in realtà questi coni erano stati personalizzati per la Mesa e che non esisteva un vero modello Black Shadow, probabilmente sono dei coni che normalmente vengono venduti con altro nome. Il catalogo EV offre pochi coni da 12 pollici con una potenza di 200 watt... uno... EVM12L Classic. Ed infatti su qualche forum trovo che EVM12L Classic e Black Shadow sono quasi certamente lo stesso cono; provo anche a confrontare con la massima attenzione le due risposte in frequenza (scarico il data sheet del Classic) e secondo me sono identiche... Decido di acquistarlo.
cono EV Black Shadow
Il matriale ligneo, come ho scritto, l'ho ordinato online, da un tizio che realizza casse esclusivamente in multistrato di betulla.
Il restante su Thomann (mitico negozio per musicisti fornitissimo di ogni cosa) :
  • cono EVM12L Classic: 200 euro di cono, cazzo! Ecco perchè costano tanto quelle casse!
  • piastra jack,
  • jack femmina,
  • tolex nero (questo costicchia al metro eh!),
  • 8 angoli di plastica per casse, 
  • piedini di gomma, 
  • maniglia.
Mi sono serviti anche dei listelli in abete 2cm X 2cm, tagliati a misura come il multistrato al brico, che servono per rafforzare la struttura del mobiletto creando un intelaiatura interna. Serviranno anche per appoggiare ed avvitare il multistrato anteriore con il cono ed il telo ed il pezzo di multistrato posteriore.
Il tutto mi è costato circa 330 euro... e la precisione e la puntualità di Thomann meritano un encomio (ho già scritto che Thomann merita un post celebrativo?)...
cono Electro Voice EVM12L Classic
Devo ammettere che a comprarla usata avrei risparmiato (bastava convincere una dei venditori a mollarne una sola) ma vuoi mettere la soddisfazione?
... continua...

martedì 18 ottobre 2016

ModTone MiniMod Delay

A seguito della inaspettata dipartita del Memory Toy mi sono trovato senza delay...

E' un periodo in cui ho ancora delle velleità di entrare in una band composta da altri esseri umani... tenendo conto che ho cambiato da pochi mesi ambiente e che sono in provincia di Alessandria ho diverse aspettative... e le occasioni in realtà si presentano con discreta frequenza... per cui non voglio restare a lungo senza questo tipo di pedale. Mi serve un pedale analogico simile al defunto con un buon rapporto qualità prezzo... al disotto dei 100 euro.

Dopo una breve ricerca su internet (onnipresente mercatinomusicale compreso) individuo un paio di loro... ed uno dei due si vende a Torino da GuitarShop a circa 55 euro.

Il ModTone Mini-Mod Delay!

Un pedale veramente interessante: circuito analogico e chip digitale, di precisione svizzera a detta dell'azienda produttrice... dicono certi best of both worlds... ma fino ad un certo punto vedremo...
mio ex minimod delay
L'aspetto del pedale è talmente compatto da stare in una mano (facile trovagli spazio in una pedaliera anche se molto congestionata), lo chassis è totalmente in metallo di colorazione nero ed arancio, carino direi ed originalissimo nella forma (può non piacere ovviamente), presenta i soliti ingresso/uscita mono ai lati e la presa per l'alimentazione (sempre rigorosamente 9 volt)... nemmeno ho visto se c'era lo spazio per una batteria in quel pedalino... ma mi dicono che c'è... poi ci sono tre semplici knob per gestire le funzionalità dello stesso... I suddetti tre sono: level, timerepeat... dall'ovvio significato e funzione (riferiti ad un delay).

Farà piacere a tanti sapere che il MiniMod Delay è true bypass!

Il massimo ritardo applicabile con questo pedale è di circa 500 millisecondi... quindi per qualcuno può non essere abbastanza, visto che è facile trovare pedali che possono arrivare almeno ai 2 secondi, ma per me va più che bene. Ricordare anche che, essendo analogico, mano mano che ripete i suoni perde qualcosa sulle alte frequenze...

Secondo me il meglio di se lo da con il level al massimo e poi si gioca sulle ripetizioni ed il tempo chiaramente se uno vuol fare un uso massiccio di delay... io, per la verità, durante l'utilizzo, il level l'ho tenuto a circa la metà se ricordo bene, ma nel mio suono il delay non ha mai fatto da padrone.
Al minimo di tempo e ripetizioni è già molto più di un riverbero (per ottenere una specie di riverbero bisogna tenere il volume molto basso), ed è possibile arrivare a ripetizioni infinite mettendo il potenziometro repeat al massimo.
Comunque il pedale può spaziare dai delay leggeri ed eterei allo slap-back delay tipico del rockabilly, agli echi discretamente spaziali, costruiti con ritardi non molto lunghi però, sempre conservando un suono caldo e vintage. Può creare atmosfere sufficientemente intense a mio avviso.

Io usavo settare il level a circa la metà, il time ad ore 9 ed il repear appena appena accennato per gli assoli che volevo più pieni, poi per alcuni arpeggi alzavo il time a circa ore 12 ritoccavo le ripetizioni ad ore 9 o un pelino sotto e lasciavo l'altro invariato... un uso molto semplice come si può vedere... infatti io oggi non sento il bisogno di un effetto delay dedicato nel mio setup... ma questa è un'altra storia.
mio ex minimod delay
In definitiva questo pedale ha comunque molti pro... ed ovvi contro... I pro sono il prezzo, la costruzione ed il fatto che è analogico. I contro sono che è analogico (può essere sia un pregio che un difetto) ed il tempo di ritardo che per alcuni può essere corto.

Questo buon pedale non è più stato nel mio suono dalla metà del 2013 e purtroppo, prima di venderlo, non avevo pensato di fare un video... quindi questo è quanto! Provarlo in prima persona è sempre il miglior consiglio che si può dare!

giovedì 13 ottobre 2016

In Morte di un Piccolo Pedale

Ed avvenne un fattaccio.... :)...
Un bel giorno senza nessun preavviso il mio pedale delay EH Memory Toy mi ha abbandonato...

Ne danno il triste annunzio il mitico TC Electronic Hall of Fame che lo seguiva nella serie di effetti ed il BOSS PS-5 che lo precedeva... :)

A parte gli scherzi, una sera accendo la mia strumentazione ed inizio a strimpellare, appena attivo il Memory Toy in pochi secondi mi accorgo che il pedale non fa più il suo dovere... sento distintamente solo il segnale pulito, non l'effetto, come se non fosse inserito... Provo a smanettare con i controlli ma la situazione non cambia... mi rendo subito conto che qualcosa non va nello stesso: il fatto che il segnale diretto si sente ma non ci sia effetto mi fa pensare che sia una sciocchezza, sarà saltata una saldatura da qualche parte penso...
Purtroppo da quando sono ad Alessandria non ho ancora trovato contatti di riferimento come un tecnico per l'amplificatore, ed esperti di elettronica che possano essermi utili in un caso come questo... però penso che se riesco a smontare il pedale forse un intervento (a cuore aperto...) risolutore del problema posso metterlo in pratica io con il mio saldatore e le mie scarse competenze... Basta che il danno sia visibile ad occhio nudo...

Apro... E' una cosa proprio nuova per me...
Mai tentato nulla del genere prima...
Ed infatti sono costretto a fermarmi al primo ostacolo: tolte le viti della base e la base stessa (in solidissimo metallo) svito anche le viti che tengono il circuito integrato allo chassis ma non si muove ancora nulla, pensavo che a questo punto il circuito dovesse estrarsi quasi da solo, ma non è così, c'è ancora qualcosa che lo trattiene per bene... provo e riprovo... sono costretto ad ammettere una cosa: non ho la più pallida idea di come si smonti questo pedale! E non vorrei fare ulteriori danni agendo con troppa disinvoltura... Ci vuole un esperto!

Dopo qualche giorno, su consiglio di T di TuttoMusica di Alessandria ho faticosamente trovato un tecnico elettronico! Normalmente costui tratta televisori, sterei e cose simili ma gli affido il mio Toy perchè mi dica che problema è sorto... non ricordo la diagnosi ma alla fine il responso fu che non c'era nulla da fare, sarebbe stato davvero antieconomico... e questi non era un esperto in materia... altri tecnici da consultare non li ho trovati...
Se fossi stato ancora dalle mie parti lo avrei certamente salvato... ma alla fine l'ho venduto sul mercatino, come pedale morto (a pochi euro)...

Mi piace pensare che la persona che lo ha comprato lo abbia riportato in vita (mi aveva assicurato che era questo il suo obiettivo) ed ora il Toy canti ancora in un'altra catena di pedali... lontano da me.

domenica 9 ottobre 2016

The G.A.S. Dilemma

The GAS Dilemma.... :)
This is for all... not only for italians...

 


 I think it could be modified but this is another story....

martedì 4 ottobre 2016

Home Recording & Amp Modelling: PodFarm parte 2

Ora questa seconda parte non può essere proprio una recensione... si basa solo sulle mie reminiscenze, anche scarse per qualcuno, per cui espongo i miei ricordi e le mie impressioni ma rimando un lettore realmente interessato a recensioni più precise ed aggiornate... che un giorno forse potrei anche fare...

Precisazione: mi baso sulle versioni 1.01, 1,12 e 2.0... non ho mai avuto l'ultima versione 2.5...

Ho cominciato con la versione 1.01... L'interfaccia del programma e del plugin è semplice ed esteticamente è fatta discretamente:
  • ogni oggetto è rappresentato graficamente, 
  • si può navigare tra gli elementi facilmente e la costruzione dei suoni è abbastanza intuitiva,
  • permette di disegnare il percorso del segnale con dovizia di particolari, 
  • si possono modificare tutti i parametri di ogni effetto, ampli o altro trascinando la manopola col mouse (come per girare realmente il pot del elemento fisico).
Una funzione molto interessante introdotta per la prima volta da PF, che io sappia, il dual mode è ottima: aumenta la dinamica di un suono e permette di creare due percorsi di segnale separati (ampli, effetti, ecc) per combinarli bilanciandoli e panpottandoli nell'uscita (una mixata...)... spesso ne risulta un suono più corposo rispetto a quanto ottenibile con un solo suono su una linea. E' inoltre possibile utilizzare l'accordatore interno al programma e navigare tra un buon numero di presets pronti per chitarra, basso o voce.

Io ricordo che avevo già trovato dei suoni (tra i presets di fabbrica) che mi andassero bene: qualche pulito ed uno o due distorti prettamente ritmici, poi come ho detto li combinavo con il dual mode, ma non sono mai riuscito a trovarne uno che mi soddisfacesse a pieno per la chitarra solista (questo suono è sempre stato il mio cruccio anche con sistemi reali): non ho trovato un suono ne tra i presets di fabbrica, ne tra qualcuno che avevo scaricato, ne sono riuscito a farmene uno da zero o modificando qualcuno pronto: in realtà non sapevo nemmeno come convenisse agire per costruire da zero un suono con filtri, ampli, effetti... come combinare gli elementi, in che ordine metterli, ecc... per cui i miei pochi tentativi non sono mai giunti a qualcosa di concreto.

Sinceramente oggi non ricordo precisamente come fosse usarlo...  quali fossero i passaggi da compiere per selezionare un preset, modificare un preset ed altro e non mi va di andare a rubare quest'informazione sulla rete... Ricordo che sono passato alla versione successiva, la 1.12 che non era poi molto diversa... e alla 2.0 ma la soddisfazione non è cambiata di molto.

Ricordo che l'ho usato, senza troppa convinzione oltre che a causa del suono solista mancante anche a causa delle simulazioni non sufficientemente naturali per le mie orecchie... poi mi sono deciso a provare qualcos'altro.
Un giorno ho provato Guitar Rig 4 e OVERLOUD TH2... entrambi questi due software erano, a mio avviso, superiori al PodFarm e così ho deciso di passare a Guitar Rig... ed ho disinstallato il programma in questione, per questo ora non posso verificare alcune cose che non ricordo o pubblicare stampe o test sonori...

Comunque questi software di simulazione hanno tutti un pregio/difetto in comune: annullano la chitarra!!! Cioè il suono viene costruito via software e la componente chitarra elettrica sulla quale suoniamo, alla base della catena, diventa molto poco importante, cioè se utilizziamo una chitarra da 200 euro o una da 4000 euro non si sente quasi nessuna differenza, suoneranno quasi uguali in cuffia o nelle casse... questo direi che per chi possiede chitarre di qualità medio/bassa (la maggior parte degli utilizzatori, secondo me) è un pregio ed è un ottimo incentivo ad utilizzarlo; per chi invece ha una chitarra di gran qualità è certamente un difetto ma non è impattante perchè probabilmente può fare a meno di utilizzare questo prodotto, sarà certamente attrezzato per utilizzare i suoi sistemi reali e microfonarli in modo almeno semiprofessionale, oppure potrà utilizzare preamplificatori e filtri con altri prodotti hardware/software un po' più realistici.

Ho visto video sul tubo che mi fanno pensare che la versione 2.5 sia di buon livello... quando avrò tempo, forse lo riprovo, anche se adesso come adesso ho già molti progetti in cantiere...