venerdì 19 maggio 2023

PRS SE Mark Holcomb SVN 7 Corde... Certe Volte Basta Poco.

Un pomeriggio libero. L'ultimo che ho avuto è stato una disgrazia... 26 mila passi e nulla di fatto... 

Stavolta vado al Mama's di Telese Terme

Il tempo di arrivare... butto un occhio al reparto che preferisco... ci sono diverse cose che proverei volentieri, senza troppi tentennamenti opto per la PRS Mark Holcomb SVN 7, mi può interessare davvero. Detta chitarra è l'elettrica 7 corde signature di tale Mark Holcomb, chitarrista dei Periphery (gruppo che conosco poco e non apprezzo, in verità, ma questo non vuol dire che questa chitarra non sia valida).

Vediamo le caratteristiche: finitura satinata naturale, presenta un top in Acero e un'impiallacciatura in Acero figurato; il manico realizzato in Acero presenta una finitura satinata con profilo wide thine, mentre la tastiera è in Ebano 24 tasti con radius da 20 pollici, e la scala da 26.5", baritona. I pickup sono signature di Holcomb i Seymour Duncan Alpha and Omega 7-strings... forniscono la giusta quantità di output e definizione quando suoni accordi sofisticati o assoli... dicono! Tra le altre caratteristiche troviamo un hardware nero, un selettore pickup a 3 vie con manopola del tono push/pull. E' disponibile in questa versione ed in colorazione Holcomb Burst. Il ponte plate-style, tipico delle PRS, con sistema string-through completano le specifiche di questo strumento.

Mi siedo sullo sgabello ed imbraccio la chitarra, si presenta bene, le rifiniture sono ottime, bel colore, il manico mi da una bella sensazione al tatto; ottima costruzione ed assemblaggio: ricordo chitarre bolt-on con minuscoli interstizi, per esempio nell'attacco del manico, tali che ci entrava un foglio di carta di spessore normale, qui non entra niente; non ho notato sbavature di colla o altro... nessuna botta/ammaccatura, è indubbiamente nuova! è anche molto leggera, secondo me è a camere tonali, altrimenti non potrebbe essere così leggera (Si è a camere tonali!). Unica pecca estetica: la plastica coprivano dell'elettronica posteriore non è a filo body che cavolo, bastava fresare 2 o 3 millimetri intorno? 

Mi hanno collegato la chitarra ad un ampli non trascendentale (non mi sembra importante dire di quale si tratti...) ma non avevo nessuna richiesta particolare, avrei voluto provarla, come mio solito, con un amplificatore che già conoscevo ma di quelli presenti in negozio nessuno rientrava nella categoria, sigh!
Comunque mi è piaciuto il fatto che i pickup fossero splittabili, non l'avrei provata altrimenti... 

I suoni puliti sembrano di tutto rispetto... e mi fermo qui, sapete che il pulito non è mai un grande problema quando provo una chitarra.
Sulle distorsioni... i pickup sono ad alta uscita, sento che la chitarra satura e distorce egregiamente anche uscendo da questo ampli a transistor piccolino, ma non so dire altro a causa dell'ampli a me sconosciuto.
Purtroppo mi è sembrato che la tastiera fosse troppo piatta rispetto alle mie chitarre (e sopratutto alla Morgoth 7, perchè questa PRS nella mia mente doveva andare ad integrare la GNG citata e sostituire la Jackson 6 corde). 

Io non penso di ritornare a provare la chitarra con uno dei miei setup (e meno male che ne ho uno di backup più trasportabile) perchè comunque non potrei possedere la Morgoth e questa PRS Mark Holcomb perchè le due tastiere sotto le mie dita farebbero a pugni costantemente... e chiaramente mi trovo meglio con la mia... ed urgono chitarre con caratteristiche tattili uguali.

mercoledì 10 maggio 2023

Budda Superdrive 18, Combo, Seconda Serie in Prova

Ho fatto un tentativo per questo amplificatore che si preannuncia interessante. Un signore lo vende, quindi vado a provarlo...

E' un combo valvolare: 

  • 18 Watt di potenza; 
  • valvole di preamplificazione di alta qualità 12AX7 ed una 5U4 come rettificatrice; 
  • amplificatore di potenza cablato a mano che monta le rinomate EL84, 2;
  • classe AB, si avvale del sistema proprietario Dual-class Hot-Bias per donare le qualità della classe A a un ampli in classe AB;
  • 2 canali, Rhythm e Hi Gain;
  • controlli per alti, medi e bassi in comune;
  • sulla funzione Mid ha uno switch push/pull per il modo "Modern" sull'equalizzazione;
  • sul volume ha uno switch push/pull per il canale Rhythm che aggiunge il bright;
  • volume ritmico e master;
  • controllo del drive;
  • loop effetti;
  • uscita slave per cassa secondaria;
  • footswitch incluso;
  • cosa molto figa, è Made in USA.

Ha un box realizzato in pino rivestito in tolex nero, è aperto posteriormente per circa un terzo; ospita un cono Budda Phat (chi è costui?) da 12 pollici. 

Il peso dell'oggetto è contenuto in circa 18 kg.

Mi sono portato la solita Morgoth 7 di Giulio Negrini.

Colleghiamo la chitarra direttamente nell'ampli, lasciamo riscaldare 5 minuti le valvole (lo so che non è abbastanza, ma in questi frangenti c'è poco tempo per queste cose, o almeno questa é la mia impressione.

Comincio con il canale pulito che è molto godibile, un gran bel suono con la mia posizione centrale ad humbucker splittati, me lo aspettavo, si può fare parecchio su varie sfumature di pulizia, dal medioso al cristallino, ottimo per tutte mie aspettative sia per arpeggi, magari con un pelo di delay e riverbero, che per gli accompagnamenti in cui servirebbe un suono un po' meno deciso e più scuro, si trova anche questa impostazione alzando un po' i medi ed abbassando discretamente gli alti. Provo a sporcare il suono e viene fuori un suonaccio Rock cattivello ma scarso per me, anche con l'humbucker al ponte pieno... ma è quello che capita sempre con ogni amplificatore valvolare o non. In generale è caldo come piace a me.

Passo al canale distorto: ho subito l'impressione di esser di fronte ad un ampli americano, mi ricorda la mia vecchia Mesa Boogie Nomad 45... ma non è il suono High Gain che cerchiamo noi metallari: sa esser molto cattivo, ma proprio come la Nomad gli manca un pelino di distorsione per ragiuingere le vette Thrash Metal ed oltre che vorrei per le mie ritmiche metallare. Il suono è molto presente, spesso fuzzoso, dinamico, ottimo per Blues e Rock di stampo USA, per molti impareggiabile, lo so. Cerco lead al fulmicotone ma non si può fare, così com'è, manca tale cattiveria... non trovo neanche le lead che piacciono a me alla Steve Vai che avevo trovato con un Fender un po' di tempo fa.

Ammettendo di volerlo prendere dovrei procurare uno o due overdrive/distorsori... non ho portato i miei, ma la cosa diventerebbe complicata... e se poi non riesco ad ottenere quei suoni? Dopo di che ci devo mettere un delay, un reverbero ed un compressore o qualcosa del genere davanti... diventa un setup più complesso di quanto preventivato... e sarebbe solo per il setup di backup... Inoltre non mi sono letteralmente innamorato neanche del canale pulito, decido che non lo prendo... ringrazio e saluto gentilmente il signore.