FISSAGGIO:
Anche a questo bisogna pensarci in fase di progettazione... si rischia di far saltare tutto...
Realizzati i supporti di legno (e deciso come far fronte al trasporto) vediamo come si può fissare un pedale alla pedaliera/tavola... Questa è una parte difficile se si hanno diversi stomp box di dimensione diversa. Vediamo le possibilità che conosco...
Metodo 1
Non pochi li fissano con viti, come nella figura sottostante, magari utilizzando altri supporti in metallo (piccole staffe) per non rovinare i pedali, ma funzionalmente è un metodo pessimo, se si decide di cambiare disposizione dei pedali è un vero casino svitare ogni pedale e riavvitarlo.
fissaggio con staffa |
Io fino ad ora ho sempre utilizzato il velcro in quantità, sia maschio che femmina, mi ci trovo bene e non si stacca tanto facilmente dal pedale... sono riuscito pure a ripulire i pedali dalla colla che rimane attaccata dopo la rimozione del velcro (quando tolgo i pedali magari per venderli) e farli tornare come nuovi... per me è una soluzione ottima e non mi posso lamentare. Una seconda possibilità per evitare la colla: si prende un foglio di plastica (tipo quello delle cartellette da disegno), lo si ritaglia delle dimensioni del pedale, si smonta il retro del pedale, lo si rimonta avvitando assieme anche lo strato di plastica a cui si attaccherà il velcro, così niente colla sotto il pedale... ma è superfluo.
Metodo 3
Ultimamente ho scoperto che il metodo migliore, nonché “esteticamente vincente”, è rivestire un lato della tavola di moquette, tipo quella per gli interni delle auto (estremamente economica, la trovate in una qualsiasi ditta di tappezzerie). Per fissarla basta stendere una mano di colla vinilica sulla tavola, incollare la moquette e infine, a colla asciugata, fissare i bordi con dei punti metallici. A questo punto fissate al fondo dei pedali delle strisce di velcro maschio (quello con gli uncini, per capirci).
fissaggio con moquette e velcro maschio |
Qualcun altro utilizza del nastro bi-adesivo (non quello misero da cancelleria, ma quello professionale spesso, spugnoso e collosissssimo!) a detta di qualcuno di loro la tenuta è perfetta, i pedali si staccano solo con una forte tensione e, soprattutto, se si decide di cambiare la loro disposizione non è questione di un attimo ma si può fare. Non è una soluzione che preferisco!
Metodo 5
Qualcun'altro usa ancora le fascette: realizza dei fori nella pedaliera (ovviamente 4 per pedale, opportunamente posizionati in corrispondenza degli stessi, stando attenti a non disturbare poi il pedale da piagiare, il movimento dei potenziometri ecc) e fissa i pedali alla pedaliera con quelle, ma è un metodo brutto da vedere, sicuramente economico ma poco efficiente.
Segnalo anche il Fastner...ed il sollevapedali ... della StageTrix.
Fastener della Stagetrix |
Quello dell'alimentatore è uno dei problemi maggiori. Da esso dipende il buon funzionamento dell’impianto nonché (cosa fondamentale) la qualità del suono. Un alimentatore dev’essere debitamente schermato perché produca la minor quantità di rumori e fruscii. La scelta va fatta in primo luogo considerando la tensione di alimentazione dei pedali, solitamente di 9, 12 o 18 Volt a corrente continua. In secondo luogo, la tensione che genera l’alimentatore deve uguagliare quella di tutti i pedali (e quindi il trasformatore va scelto a seconda di quanti pedali si possiedono).
Esistono alimentatori creati apposta per gli effetti a pedale, mi vengono in mente Bespeco, Dunlop, Voodoo Lab, Fuel Tank, Vinteck,... Ho posseduto l'alimentatore Bespeco e lo sconsiglio per via della scarsa qualità. Consiglio sicuramente il DC-BRICK della Dunlop (qui la mia recensione): è un’unità da collegare alla corrente ed è in grado di alimentare una decina di pedali a vari voltaggi, non mi ha mai dato problemi.
In certi casi, ma solo se si sa quel che si fa, l’alimentatore conviene costruirselo: con una presa a ciabatta si possono montare più trasformatori che possono alimentare molti pedali, ben più di 10, si perde in qualità ma si risparmia. Io non l'ho mai fatto, non ho mai avuto la necessità... ho solo letto qualcosa a riguardo... e continuo ad avere dei dubbi...
CAVI:
Per i cavi di collegamento tra i vari pedali potete comperare cavetti già pronti o prendete uno stagnatore e iniziare a lavorare con cavi e jack per autocostruirli, dipende dalle prestazioni e dalla spesa che potete sostenere. La cosa fondamentale è cercare di avere cavi della lunghezza giusta, troppo lunghi possono creare inutili spire che, oltre a rovinare l’estetica, danneggiano pure il segnale; ricordare che anche un solo cavetto scadente peggiora il segnale di tutto il sistema senza rimedio...
Spesso i cavetti li si compra a caso quando servono, lo abbiamo fatto tutti... e così ad un tratto ci si trova con N cavetti di M marche e qualità... poi si scopre che conviene prendere tutti i cavetti che servono dello stesso modello e marca preferibilmente della stessa qualità dei jack per strumento che utilizziamo. Io per esempio ad un certo punto ho preso dei Quiklok vitamina C per chitarra e poi, quando è venuto il turno dei cavetti, non trovando gli stessi, ho preso i Quiklok Unicore che mi sembravano di buona qualità... avendo avuto per anni cavetti assortiti di vario genere anche scadenti mi sono accorto subito della differenza.
una pedaliera (a valigetta) quasi professionale finita |
Rifiniture? Si!
Una bella mano di vernice su tutto...mmm... il non rivestito (a parte i pedali eh!) e sulle parti esterne sicuramente ci vuole... per dare omogeneità o un tocco di colore a seconda dei gusti.
E poi spazio alla fantasia...
Scritte o disegno sul coperchio?
Adesivi?
Scanalature o bombature?
Altro?
Tutte idee di abbellimento che dipendono dal gusto personale... io, a parte mani di vernice spray, non ho ancora fatto niente del genere a dirla tutta...