Quindi faccio una ricerca su internet per vedere come è questa Yamaha...
- costruzione: bolt on;
- corpo: Ontano con top in Acero fiammato;
- manico: Acero;
- tastiera: Palissandro;
- capotasto: Graph Tech TUSQ (moderno);
- meccaniche alla paletta: Grover con sistema locking;
- scala: 25 1/2" (648mm);
- raggio di curvatura: 13 3/4" (350mm);
- tremolo: Wilkinson VS-50 a sei viti, compatibile con i ponti Fender vintage a 6 viti, aggiungo io;
- pickup: Seymour Duncan SP90-1n al manico (vintage) e humbucker TB-14 (o Custom 5) al ponte (altro aspetto moderno) con comando di split-coil sulla manopola del tono;
- battipenna in alluminio e una splendida finitura nero satinata (Translucent Black), moderna ed unica per questo modello.
La chitarra è un'edizione limitata, appunto, è moderna, in perfetto stile Yamaha, ma strizza l'occhio anche al passato (come si evince dalla mia descrizione iniziale), tecnicamente perfetta ed economica come da filosofia aziendale... infatti io comincio a pensare che servirà un conguaglio a mio favore, anche se la mia chitarra ha più anni e qualche graffio mentre quella di G è del 2017 ed è intonsa.
Yamaha Pacifica 611 VFMX presa dalla rete |
Viste le sue caratteristiche ed anche l'aspetto economico da chiarire, decido che questa chitarra la vado a provare... ci sentiamo con G e decidiamo che faremo una prova dei rispettivi strumenti senza impegno nella sua sala prove casalinga: in sostanza io vado con la Ibanez a casa sua così che lui possa provare la mia chitarra con la sua strumentazione, intanto, io vedo la sua Yamaha e la provo da spenta per sentirne il feeling, se mi sembra interessante ci metteremo d'accordo per un secondo incontro, questa volta a casa mia, per provare definitivamente la Yamaha con la mia strumentazione. Lo so che è una procedura alquanto farraginosa ma, ora come ora, spostare il mio rack e le casse è un po' scomodo, inoltre sono convinto che se la chitarra mi dovesse piacere sul serio potrei anche riuscire a farla suonare bene con la mia attrezzatura: mi basta preparare dei suoni ad hoc... nelle memorie della pedaliera MIDI, dell ADA MP1 e del Pitch Factor c'è ancora un sacco di spazio.
G ha una discreta pedaliera composta da alcuni booster/overdrive, dal Eventide H9 (per delay, riverberi ed altro) che pilota un amplificatore DV Mark e cassa DV Mark 1 X 12 leggera e discretamente potente, molto funzionale, e qualche altra roba. Comunque lui imbraccia la mia RG 2570 Prestige e suona intanto io provo il feeling sulla sua Yamaha.
Mi accorgo subito che il manico è cicciotto, lui dice stile Telecaster, ma io ricordo nitidamente le Schecter avute e o provate (visto che fino ad ora ho provato una sola Telecaster); noto anche che ha tasti più piccoli di quelli a cui sono abituato... ma non è un problema.
In una ventina di minuti mi convinco che questa chitarra non mi potrà esser utile, io non amo manici così ciciotti, ho avuto due o tre chitarre così, ormai lo so... ed inoltre se voglio affiancarla alla Jackson slsmg il passaggio tra le due deve essere il meno drastico possibile, a mio modo di vedere...
Poi, giusto per completezza, attacco la Yamaha alla strumentazione di G per farmi un giro... noto subito che ha un suono pulito molto vintage e più pieno, in ogni posizione dei pickup. La Ibanez, a differenza, ha un suono con più alti ed ha quei meravigliosi suoni ibaneziani in posizione 2 e 4... la yamaha quei due non li ha e non ha neanche la stessa saturazione del humbucker al ponte, a parità di configurazione sulla pedaliera di G. Splittando il Custom 5 si ottiene un suono più telecasteriano.
Non ho potuto provare una vera distorsione, come piace a me, perchè G non la usa ed a me non andava di stravolgergli le manopole sulla pedaliera... infondo abbiamo già convenuto che non procederemo con la transazione, sarebbe solo una perdita di tempo per entrambi... e credo che anche lui abbia altro da fare...